giovedì 31 marzo 2011

"La Regina Taitù ...


... Menelik non la vuole più!"

Così recitava un adagio popolare abruzzese quando indicava in una donna, la tendenza a non accontentarsi mai e ad essere sempre alla rincorsa di beni più pregiati ma che una volta ottenuti non riescono a donarle la soddisfazione tanto attesa.

Tale Taytu Betul, scopro con meraviglia, era niente di meno che un Imperatrice Etiope, che dopo ben 4 matrimoni sposò l’Imperatore Menelik II.
Di lei si narra che fosse una donna altezzosa e tremendamente pretenziosa. Inseguì, leggenda narra, l’amore perfetto della sua vita che trovò proprio in Menelik II … senza però rendersene conto; fino a quando lo perse per sempre.

Premetto che questa dovrebbe essere una lezione di vita un po’ per tutti, ci mancherebbe, ma vista la quantità di bile che sgorga incessantemente dal mio dotto, quando vedo la vanità e le superficialità femminili, e visto che sono un bastardo, voglio lumeggiare su questa inclinazione delle donne che sebbene evidente è sovente oscurata da alcuni comportamenti direi … impulsivi.

Avevo un amico con il quale condividevo la mia passione per il buon cibo, pesce nello specifico. Così decidemmo che ogni qualvolta io fossi tornato in città, insieme avremmo fatto visita culinaria ad un ristorante diverso. Era come crearsi una sorta di vera e propria guida personale al miglior ristorante della città (città di mare naturalmente!)
La cadenza di queste “missioni” era quasi sempre mensile.
Così, giunti sul posto, dopo aver dato una rapida ma attenta valutazione del locale, ci si accomodava al tavolo. Lui era solito poggiare accanto a se, sul tavolo, telefonino, portafogli, chiavi e (per chi se le ricorda ancora) l’autoradio “estraibile” … oggi vero pezzo da museo, ieri oggetto di tendenza!
OGNI volta notavo che possedeva un nuovo telefonino! Glielo facevo notare e lui incominciava a descrivere minuziosamente le rare, innovative, nonché inedite virtù, del suo nuovo apparecchio! Ma non solo, si impegnava anche a screditare, senza mezzi termini, il modello precedente quasi a volersi giustificare del nuovo acquisto. Come dire: “… il vecchio non andava più ed allora…!”
Ogni mese la stessa solfa! Fino a quando io gli dissi: “Guarda che se ogni mese cambi telefonino ritenendo che il vecchio non valeva niente … o sei un pallonaro, oppure non sai fare bene i tuoi acquisti!”
Per lui era così ogni cosa, dalla ragazza all’auto, dal lavoro agli interessi, dalle amicizie alle conoscenze e via di questo passo.
Oggi è un uomo piegato su se stesso, stanco d’aver perso i suoi migliori anni alla rincorsa di un bene migliore, confuso per aver abbandonato cose e situazioni che oggi, paradossalmente, avrebbero potuto renderlo appagato.
Peccato.

Questo era un esempio, un caso. Ma nel mondo femminile, anche se ovviamente non è un discorso assolutista, questa attitudine è innegabilmente preponderante.

Lo possiamo notare da cosa mette nel carrello della spesa la donna di oggi!

Oggi le donne non spolverano casa se non hanno il prodotto antistatico; il panno inumidito usato per secoli non va’ più bene!
Oggi le donne non cucinano ma si nutrono con surrogati di cibo che fanno tanto moda.
Oggi le donne vivono vite parallele incollate a serie televisive di successo e rimangono deluse dopo aver pigiato “power off” sul telecomando.
Se a una donna moderna suggerisci di fare il punto & croce, lei pensa che tu stia delirando. Non esiste più l’arte del ricamo, del rammendare, del tessere. Si è perso il senso del riciclo, cioè di quella incredibile inventiva che le donne possedevano, che le vedeva trasformare cose destinate al disuso o addirittura alla pattumiera, in nuovi e diversi oggetti!

Oggi si butta via di tutto, le cose non hanno più alcun valore, il sistema viaggia alla velocità della luce e se oggi acquisti una borsa, domani indossandola sarai etichettata come una “vecchia”!
Tutti, la donna in primis, è costantemente tentata da cosa superflue e proprio non riesce a resistere.

Nella vita invece, ci sono cose che riescono, senza troppa fatica, a farci sorridere l’anima.

Questa mattina, di buon ora, sono uscito di casa e sono andato nel mio fioritissimo giardino (attenzione … non ho il pollice verde, io una pianta la incenerisco solo con lo sguardo … non so’ perché!) … il sole era basso, c’era una considerevole brina, un leggero tepore sul viso fresco di rasatura con lamette dell’800, un inconfondibile profumo d’inizio primavera e … così … ho sorriso.
Non ho pensato che se fossi stato sulla terrazza di un Hotel a 5 stelle a Taormina sarebbe stato meglio … me lo sono goduto ed è questo ciò che molte donne dovrebbero fare … cercare di accontentarsi di quel che si possiede, la salute prima fra tutte!

Poi ho la malaugurata idea di sfogliare un settimanale che compro per avere la guida dei programmi in tv e leggo: “gli uomini guadagnano ben 10 punti in più, rispetto a 20 anni fa’, nelle collaborazioni domestiche”. Leggo meglio e trovo le statistiche che evidenziano che la donna oggi non fa’ più una beata favazza in casa! Poi: “Rallenta il tempo e i segni dell’invecchiamento” … con una pillola che racchiude in sé ben 45kg di uva! Mangiarla no??? Io le manderei tutte a pestarla l’uva, come si faceva una volta! Ancora: “Scuola di look!”, “Io donna … buccia di banana” … programma che insegna alle donne a vestire sempre all’altezza in ogni occasione … peccato che a condurlo ci sia Giusi Ferré che si è appena pettinata con un raudo! Continuo: vedo una vecchia che si arrampica su un alto mobile stile ragno dell’Arizona per pulire con l’obsoleto straccio per la polvere e, dall’altra metà della pagina, una snobbona che pulisce dal basso la polvere depositatasi negli angoli più alti del mobile stesso con un futuristico aggeggio.
Volto pagina e: “SPECIALE STIPSI!!!” Come se fosse l’annuncio di un nuovo grandissimo film Hollywoodiano! Vado avanti e mi imbatto ne: “Combattere la nausea oggi si può!” Certo, basta non soffermarsi troppo sulle donne moderne ed il gioco è fatto! Imperterrito proseguo e leggo: “Lo specialista dell’adipe che ti aiuta con la tua cellulite”, per poi imbattermi in: “Vampate? Insonnia? E’ la menopausa!”, “Piadina già pronta!”, “Beauty Collection! … il primo fascicolo!!!”, “Anticipa il futuro, combatti la cellulite con questa crema da 6mil. di dollari!”, “Dimagrisci con queste 14 pillole da prendere in momenti diversi della tua giornata … dai energia alla tua dieta!” … e mi fermo qui perché sennò!

Non posso fare a meno di chiedermi: “davvero oggi non si può fare a meno di tante stupidaggini???”

Dove sono finiti i rimedi antichi e naturali, dov’è finita la forza di sopportare qualche normalissimo dolorino senza ricorrere a milioni di medicinali, perché non riusciamo più a dire alle nostre mogli che certi prodotti sono delle vere e proprie fregature???

Non lo so’ ma cotanta frivolezza è proprio tutta rosa, anche se …!

Sono assolutamente certo che se la donna, in quanto solita fare la spesa, le provviste ed a curare la casa e la famiglia, “rispolverasse” usi, maniere e mestieri di una volta, si vivrebbe agiatamente con un solo stipendio.
Non si può delegare la propria vita a un prodotto, ad uno stile etc.
Fatevi un rapido conto su quanto costa un cibo precotto ed un sano piatto di pasta asciutta e vedrete!

Ora, tanto per restare in tema, vado in cucina a preparare la mia mitica carbonara, con le uova fresche dal pollaio del vicino, il guanciale fatto in casa dallo stesso e del buon pecorino umbro di quelli che ti spalancano la ghiandole salivari stile Wyoming! Poi seguirà una freschissima insalata appena raccolta dal mio orto, mista, con riccia, rucola, canasta e lattuga (chissà quante di queste varietà le donne di oggi conoscono … mah!) con ravanelli rossi come il culo di un babbuino, due o tre bicchieri di rosso fatto da Norm (‘sto alcolizzato!) e pane fatto in casa, anch’esso proveniente dalle sapienti mani di Norm (con gli impasti è un dio!). Alla fine, a suggellare cotanta genuinità, limoncello con ingrediente segreto, sempre del buon vecchio caro Normi!

Buon appetito a tutti!

Ikkia … ciò l’acquolina che esce a fiotti!

venerdì 25 marzo 2011

LE VELINEEE!!!

A rispondere all’insopportabile richiamo, quasi fossimo nella giungla, due belle, formose, provocatrici, volgari e vuote donne.
Una bruna, l’altra bionda. Dalle file d’esse si sono materializzate figure di donna che di femminile hanno solo un bel corpo. Dopo questa esperienza alcune di esse hanno visto all’orizzonte ricche carriere, compagni affermati e famosi ed una salita al successo … come dire … molto in “discesa”!
Personalmente considero queste figure “carne da macello”, immagini bellissime al servizio del maschio più stupido della razza. Uno di quelli col rivolo di bava che le osserva ansimante mentre sgambettano come appena morse dalla vipera dei 7 passi.
Alla guida del seguitissimo programma abbiamo il regista Antonio Ricci che sta addirittura promuovendo una campagna “a favore” della donna e dell’immagine che molti media le riservano.
Accusa “Miss Italia”, “D” di Repubblica e “Velvet” di considerare la donna come un “attacapanni” … se non fosse che lui fa la stessa, medesima cosa.
Non ho mai considerato la figura di Ricci, mi è totalmente ininfluente, uno di quelli che proprio non riesco a considerare più di tanto … ma in questo specifico caso, ho modo di dare la mia opinione su un personaggio che usa il corpo delle donne in modo assolutamente sconveniente e lo fa’ forte di un inspiegabile successo ed un immotivato seguito. Sta' reagendo alle giustissime critiche proprio come fa un bambino che viene beccato dalla maestra a non aver fatto i compiti di scuola ribattendo: “nemmeno Mariolino li ha fatti!” Usa gli innegabili errori di altri per nascondere il suo.
Anziché approfittare per dare il buon esempio e praticare un netto taglio all’uso improprio della donna, anziché sfruttare l’occasione di essere il primo uomo del mondo dello spettacolo che rinuncia alla volgarità delle donne ed al loro straripante dimenarsi a pro di guardoni insaziabili e pazzi scatenati … lui difende, a modo suo (un modo incredibilmente immaturo) una posizione che non riesce neppure per finta a stare in piedi. Anzi, provoca, chiedendo la cancellazione di altrui programmi che a suo dire rendono la figura della donna indecente! E’ pazzesco!!! Faceva bene Bonolis a dirgli: “Vergognati!”
Lui mette il condizionale alla sua frivola provocazione, perché sa bene che nessuna delle manifestazioni da lui accusate, come Miss Italia e giornali vari, non smetteranno mai di mortificare l’immagine femminile, per cui è come dire: “non l’hanno fatto loro, perché dovrei farlo io!” ABOMINEVOLE!
E’ politica, è strumentalizzazione, è stupidità e frivola invettiva … ciò nonostante ad ingrassare le fila delle prossime fortunatissime “Veline” un’incredibile numero di ragazzine che vedono in tal “mestiere” una occasione per il loro futuro!
E’ patetico, è un controsenso che offende l’intelligenza degli spettatori e di tutte voi e di tutti noi.
Alla conduzione abbiamo Michelle … eroina indiscussa che combatte contro la violenza sulle donne e più in particolare contro lo stalking!
Per ora … ma solo per ora, ho finito le parole … almeno quelle educate e garbate!

mercoledì 23 marzo 2011

L'intestino pigro delle donne!


Dolori addominali, stitichezza, colon irritabile (come il carattere), gonfiori, pesantezza, inadeguatezza, pruriti, emorroidi, isteria, spossatezza, feci dure e difficili da espellere … ok, avete capito bene … è proprio un discorso di mer ………!

Ma è anche un discorso da donne!

Infatti, non ho potuto fare a meno, in questi giorni, di notare che in tutti i media, la stipsi della donna è un problema quanto mai sottovalutato … (?).

Non ho neppure mancato di notare che nelle pubblicità di oggi si “evidenzia” marcatamente il disagio del prurito vaginale.
C’è addirittura uno spot dove una bella donna in carriera, esce nevroticamente di casa, lamentando (ovvio) con le sue amiche di avere un fastidiosissimo prurito vaginale.

Voi ve lo immaginate un uomo che incontrando gli amici dice: “oggi non esco, perché mi pizzicano le pal……..!?” Non credo!!! Ma proprio, no!

Oggi la donna non va’ di corpo.

La donna fa’ cagare ma non riesce a farla!
Che tragedia!

Così vediamo la Marcuzzi e quella impedita della Cucciari svendere l’”Activia” per sgonfiare l’addome, poi vediamo proposti prodotti miracolosi che “aiutano” le donne a “liberarsi” della … come dire, zavorra in eccesso.
Zavorra che, stagnata da mesi in corpi poco mobili e poco forti, generano odori inqualificabili al genere umano. Le donne … tanto pudiche e sensibili, fanno delle cagate al napalm che potrebbero devastare una nazione … ma poi comprano l’”Ambi pur” ed il problemino è bello che risolto!
Essere “donne oggi” significa tante cose, una delle quali, imprescindibile, è l’evacuare regolarmente!

Il grande Robin Williams, rivolto ad uno stralunato e immenso Jeff Bridges ne “La leggenda del Re pescatore” (mio film migliore in assoluto) disse che tra le cose più importanti nella vita v’era “l’andar di corpo duro ma liscio e a intervalli regolari!”

Per le donne, ovviamente, questo non basta. Il top lo si deve raggiungere anche nell’atto della defecazione.

Così abbiamo il moccioso che suona al campanello di mamma, seguito da uno stuolo di mini-checche che si vergognano di cagare e di far puzza e che chiedono di “farla” a casa di lui perché possiede un profumo capace di nascondere ogni odore!!! Vi rendete conto oppure no???

La cacca puzza!!! C’era bisogno di fare campagne pubblicitarie per dircelo???
Certo … noi maschietti, soprattutto se insieme a fratellini o amici improvvisati, sganciavamo delle loffe sopraffine e poi, a letto, ci ficcavamo sotto le coperte per odorarle! (Confessatelo!) Tante risate, qualche ricovero, una bombola d’ossigeno ed il tutto finiva lì. Ma se ad un “pigiama party” ad una ragazzina, dopo aver mangiato bietole e fagioli, scappava una loffetta (lacrimogena, anestetica e col potere di tramortire Rambo), lo scandalo era inevitabile!

In alcuni casi le donne fanno proprio cagare; anche gli uomini … solo che loro non se ne vergognano … anzi!

E’ questo incredibile controsenso che mi lascia innervosito e perplesso. L’opinione dei media punta quasi tutto sulle discontinue evacuazioni di lei, ma se un uomo, bimbo, ragazzo, adulto o anziano che sia … ne molla una … apriti cielo!
Piovono giudizi, offese, epiteti, parolacce ed altro.

Pillole, intrugli, medicinali, pseudo/yogurt/medicinali immaginifici/lactobacillus/fermenti lattici/fibre/fibre/fibre etc, etc, etc! Tutto per “aiutare” la donna ad avere un addome piatto, a “farla” più spesso e con più regolarità!

Poi abbiamo l’acqua che elimina l’acqua, una potente pozione capace di portare la donna a far pipì tante volte al giorno, a fare “plin plin” ed a essere “pulita dentro”!
Come dire … è facile come bere un bicchier d’acqua … avvelenata spero!

La pubblicità rivolta al pubblico femminile è quanto di più stupido ci sia nei media. Le agenzie pubblicitarie dipingono la donna come dominante in ogni aspetto, troviamo perfino quella cozza maleodorante della Littizzetto che dice che i mariti delle donne sono brutti ed altre offese gratuite solo per far pubblicità a un supermercato, abbiamo la Canalis che fa’ la diva perché guida una Lancia … null’altro che una frivola utilitaria, abbiamo la Ferrilli che esclama: “beato chi ‘so fa’ l’sofa’!”, abbiamo uno che sostiene che le mamme di Italia hanno contribuito a mettere la felicità in tavola con la Coca Cola … ma quando mai, semmai le mamme 50 anni fa’ ti davano un bel bicchiere di vino rosso Italianissimo e fatto in casa … altro che Coca Cola!!!!!!!!!!!! Abbiamo quell’altra che si imbarazza perché entrando in ascensore teme che gli altri sentano l’odore delle sue perdite. Abbiamo una mamma che sostiene che in pochi grammi del prodotto miracoloso in oggetto siano racchiusi centinaia di bicchieri di buon latte (chissà i bambini tanti anni fa’ cosa hanno mancato essendo allattati dalla mamma … poverini!) Abbiamo una caterba di guerre contro la cellulite, abbiamo la vecchia bavosa che invita l’anziano marito a bere l’acqua Lilia perché crede abbia un effetto “rivitalizzante” (vecchia vogliosa aggiungo!) Abbiamo un coacervo di immondizia mediatica atta a mostrarci la donna in aspetti contrastanti, diversi, odiosi o amabili, quasi sempre volgari, discostanti e poco reali … ma non importa … basta solo utilizzare il “veicolo” più rapido ed efficiente … la donna … e non importa se ce la fanno immaginare china su un water, con le vene della fronte inspessite e la faccia rossa ad espellere chissà quale cementifica creatura, l’importante che a farlo sia una donna!!!

A me … certe cose … mi fanno davvero cagare!

Care signore, la fate anche voi e non è che caghiate saponette!!!

domenica 20 marzo 2011

Le donne ed il perdono.


“… me la pagherai, me la pagherai cara!”

No, questa non è una frase di Ruby diretta al nostro Presidente del Consiglio… ma solo una minaccia, non troppo velata, verso chi si “macchia” di aver offeso o urtato una donna.

Capita che le donne dicano questa frase e capita che la mimano con una leggera e sinistra smorfia che da’ il preludio alla vendetta.

Dubito fortemente sulla capacità di perdonare di una donna. Figuratevi se non mi sia mai capitato di offenderle, è una delle mie più divertenti forme di svago. Che poi c’è da dire che nel 90% dei casi le donne si offendono per qualcosa che “loro e solo loro” considerano un offesa, ma che in realtà era ben altro.

Un esempio: serata in pizzeria con amici, un sabato sera, ci si vede nel parcheggio ed alla spicciolata arrivano tutti, quando giunge una mia amica fresca di parrucchiere! “Urge un complimento” … mi sono detto, “sennò mi si offende … uhm, vediamo cosa posso inventarmi …” Così le dissi: “carino quel taglio, è retrò!” Non l’avessi mai fatto! Un muso lungo come la De Filippi per tutta la sera.
La settimana dopo ci si rivede, vado per salutarla e lei: “… con te non ci parlo, mi hai dato della vecchia!”
Ed io: “mica solo vecchia, sei proprio brutta con quei capelli, sembri il fratello brutto degli Oasis!!!”

Ovvie le conseguenze.

Le donne se la legano al dito, sono capaci di portar rancore per l’eternità, a volte non ricordano bene nemmeno perché, ma rammentano senza ombra di dubbio che ve la devono far pagare … l’offesa!

Sono pochissime le occasioni in cui una donna riesce davvero a perdonare. Lo vedo anche nell’ambiente di lavoro, tra colleghi. Se tra due colleghe scoppia la lite, non lo dimenticheranno mai. Alla sfuriata fa’ seguito il pettegolezzo, per annientare la figura dell’ingiusta collega, vanno avanti fino a formare due “squadre”. Si formano delle vere e proprie bande, gruppetti di sostenitrici e così via.
Tra due uomini ci si manda rapidamente a raccogliere il rosmarino dalla nonna, ma poi la sera a calcetto insieme!

Siamo troppo avanti, siamo così avanti che per starci dietro le donne devono abbattere il muro del suono, solo che nel farlo sbagliano direzione!

Perdonare veramente è un atto difficile un po’ per tutti, diciamolo. Significa letteralmente condonare un’offesa a qualcuno. Dimenticarla, passarci sopra, andare avanti senza alcun ripensamento.

E’ dura, ma per le donne lo è di più!

Infatti se un uomo non perdona e basta, la donna, oltre a legarsela al dito, cerca anche la vendetta e non importa se son passati giorni, mesi, anni o una vita intera … alla prima occasione riprenderanno l’argomento snocciolando particolari con precisione chirurgica e dimostrando una memoria infallibile!

Qui non parlo dell’entità dell’offesa, ci sono talvolta cose imperdonabili anche per Dio, parlo specificamente dell’atto del perdonare. Non fa differenza se l’offesa è indirizzata ad una amica, mamma, moglie, compagna, collega, fidanzata o conoscente o passante.

Loro hanno un cassetto della memoria specifico, ben oliato, dove conservano con cura tutte le cose che loro considerano offese. Un complimento negato, un’attenzione dimenticata, un torto, una cattiveria, una bugia, una frase capita o detta male e tanto altro.

Sarò sincero, questo aspetto delle donne mi ha portato a mano a mano ad evitare di considerarle troppo, o più del dovuto, perché non è possibile che si debba soppesare ogni parola, perché sua maestà coda di paglia se la prende per ogni cosa.

Anni fa mi trovai nella splendida Sicilia per lavoro, rividi così molte persone che collaboravano per me. Una di queste, una donna, mi salutò dicendomi: “Hei Sam, hai messo su’ qualche kg eh?!” Io le ho risposto che era vero, ma che notavo nuove rughe sul suo volto! Non me l’ha mai perdonata!

Anche nella pubblicità di una famosa marca di detersivi per lavastoviglie, c’è una che sottolinea la “trippetta” di un uomo ed il fatto che per il grasso sulle pentole c’è il prodotto in questione, ma per la panzetta di lui …..!

Perché una donna non si cura mai di offendere nessuno, invece un uomo preferisce la scena muta pur di non urtare la sensibilità di una donna? Perché la donna non lo dimenticherà mai e fintanto che non placherà la sua sete di vendetta, non conoscerà alcuna pietà verso nessuno, ecco perché!

Le donne hanno “sempre” un sassolino nella scarpa, un’unghia incarnita, un ricordo sinistro ed un occasione di vendetta pronta!

Cari maschietti, che lo vogliate o no, che siate colpevoli o no, che lo ricordiate o no … ci sarà sempre una donna che vi aspetta al varco e saranno delle beghe epocali.

E che dire dell’orgasmo psicologico che prova una donna quando un uomo le si inginocchia chiedendole perdono???
Nulla fa stare meglio una donna che scorgere la sofferenza di un uomo che le ha fatto qualche torto … proprio nulla!

E per dimostrarvi che noi maschi, o almeno una buona parte di noi, sappia perdonare davvero vi voglio comunicare (donne) che io vi perdono ogni giorno e spesso più volte al giorno.
Contente?

domenica 13 marzo 2011

Ma quanto sono complicate le donne!!!


Abbiamo più volte argomentato sulla variabilità dell’umore di una donna, lo abbiam fatto sotto diversi contesti, a volte scherzando, altre volte meno, ma ritengo sia un argomento che si presta molto a diverse sfaccettature ed interpretazioni.

L’umore di una donna è incostante; adesso ti sorride e mostra il suo piacere di stare in tua compagnia e tra un secondo la vedi oppressa da chissà qual peso!
In famiglia, a casa, sul lavoro, nel tempo libero ed in qualunque circostanza, noi uomini siamo sottoposti ad uno stress inutile, gratuito e sottile … ma perenne!

Nel percorso della sua vita, la donna deve fare sempre i conti con se stessa e … con il suo corpo! Peccato che dopo aver fatto i conti, a pagare siano gli uomini.

Nella prima adolescenza la donna deve “scontrarsi” con le nuove “forme” che il suo corpo sta assumendo. Inizia così a manifestare un’incredibile fragilità mentale dovuta a continui confronti con altre ragazze, con altre “misure”, con altri tipi di abbigliamento etc. Così, se un padre premuroso le si avvicina curioso e preoccupato e desideroso di capire qual è la ragione della sua “strabordante” tristezza e irritabilità, lei lo scaccia con frasi tipo: “vattene via di qua, voi uomini non capite niente!” Il tutto ben accompagnato con copiosi pianti e canzoni strappalacrime dalla dubbia qualità artistica.
Poi, come se non bastasse, si ritrovano ad affrontare un disagio che le accompagnerà per molti anni: le mestruazioni! Un vero e proprio scombussolamento della vita di una donna che si ripresenta mensilmente, quasi a volerle ricordare qualcosa! Dolori, irritabilità, senso di inadeguatezza, spossatezza generale, nervosismo incontrollato e molto altro, si riversano su padri, nonni, mariti, figli, amici, conoscenti e praticamente tutti gli uomini! Quasi a voler ricordare anche a noi qualcosa!!!
Ma si sa’, la donna va capita, va compresa ed amata. Ci vuole molta pazienza in quei giorni, e non solo in quelli, perché molte di loro sono “accessoriate” anche di sindrome premestruale e post mestruale.
Gli anni passano (già, anche per le donne!!!) e si rimane incinte! Una calamità che durerà anni! Mille problemini di salute, nevrastenia, irritabilità continua, diventano brutte ed … OH MIO DIO: “LE VOGLIE”!
Senza stare a scendere nei dettagli, la donna in fase di gestazione è più complicata di ogni creatura che sia stata creata! Poi c’è il parto e l’uomo si trasforma in tutto fare per lei. Una sorta di assistente non pagato e maltrattato che ad ogni ora del giorno e della notte deve essere disponibile a QUALUNQUE richiesta, anche ridicola!
Poi, anche se molte lo negano, c’è la crisi post partum e un’altra bella diavoleria tutta rosa per fare ammattire gli uomini!
Ma non è finita cari miei, ad incombere sulle vostre nuche c’è LA MENOPAUSA! Finestre aperte a meno 8 gradi, un nervosismo spaventoso ed una altra bella miriade di atrocità femminili!

Beh, ormai siamo quasi alla fine, ci troviamo verso i cinquanta e dopo averla vista piangere per ogni sciocchezza, irritarsi come Funari o Sgarbi o la Mussolini per un non nulla, strapparsi i capelli per delle emerite sciocchezze e tanto, ma proprio tanto altro, ci illudiamo che sia finita.

NO!!!

Mettetevi comodi perché ora, fino alla vostra morte c’è: LA VECCHIAIA.

A mio parere quando un uomo invecchia diventa “anziano”, invece una donna diventa solo “VECCHIA”!
La “vecchia” appunto diventa menosa, chiacchierona oltre misura, pettegolissima, impicciona e si sente sempre la mamma di tutti!
Questo, cari miei che state pensando di chiedere alla vostra lei di sposarvi, vi aspetta.

In tutto questo barcamenarsi tra piagnistei, grida, tristezza immotivata, malumore, nervosismo, irritabilità etc, l’uomo deve anche improvvisarsi comprensivo e cercare di capire i sentimenti della sua donna. Lei chiede a lui molti pareri, ma matematicamente fa l’opposto di ciò che lui ha suggerito. Ti ci puoi veramente divertire. Vuoi che le pareti siano verniciate di bianco? Allora quando lei te lo chiede, basta che tu suggerisci un bel nero notte e vedrai!

Ma quanto sono complicate le donne!

Ma guai a non avercele, sarebbe proprio la fine … già dei problemi!

giovedì 10 marzo 2011

Donne ... copione!


La scuola per me è stata sempre un incubo, ma le medie credo abbiano rappresentato uno dei periodi più divertenti della mia vita.
Ovvio che non eccellevo in alcuna materia … è palese, ma con i miei compagni di banco ne abbiamo fatte di tutti i colori.

Spesso, quando ancora esisteva una cosa chiamata “disciplina”, venivo ripreso in vari modi; cacciato fuori dalla classe, via dal preside, una bella nota, un appunto sul diario da far leggere e firmare ai miei genitori (con conseguenti e sonori sganassoni e punizioni varie), dietro la lavagna ed una volta un professore mi diede anche un bel calcio in cu…! Ero un monello via … ma non c’era mai cattiveria in noi, solo genuina stupidità adolescenziale … oggi invece!

Bene, una delle punizioni che meno mi spaventavano era quella di essere messo a sedere vicino alla più brava della classe … una puzzona, tuttologa, brutta impestata; una di quelle che se le chiedevi di prestarti una penna ti faceva l’analisi logica della frase per deriderti e mettere in mostra la sua innegabile superiorità nello studio. Ero capace di architettare verso di lei dei dispetti spaventosi. Una volta l’ho fatta perfino cacciare dalla classe!!!

Ok, non voglio dilungarmi, ma ricordo di un occasione in cui, seduti al banco, un compagno dietro di me mi chiamò sottovoce ed io girandomi, diedi modo alla babbiona/musona di credere che stessi scopiazzando da lei. Non vi dico che bordello di insulti! Manco avessi copiato la Divina Commedia! Uno degli insulti era: “voi maschi siete buoni solo a copiare!”

Vediamo un po’, sarà vero?

Facciamo così, ripercorriamo ironicamente la storia dell’uomo e vediamo chi, tra maschi e femmine, copia di più.

Noi abbiamo Dio, voi vi siete fatte la Madonna, noi abbiamo fatto le piramidi e voi vi siete fatte costruire (da noi … ovvio) i castelli, noi abbiamo inventato l’automobile e voi l’utilitaria (perché non siete capaci a parcheggiare neppure in un campo di calcio vuoto … perché non capite le strisce bianche!), noi abbiamo inventato Big Jim e voi Barbie, noi Topolino e voi Minnie, noi abbiamo la moto e voi vi siete fatte costruire lo scooter, noi abbiamo fatto le leggi e voi le leggi per le donne, noi abbiamo l’ONU e voi ve ne siete fatte una specifica per donne, noi abbiamo Superman e voi Wonder Woman, noi Batman e voi Cat Woman, noi Dr. House e voi Nurse Jackie (che è la stessissima cosa della versione maschile appunto), noi abbiamo Colombo e voi quella carogna/porta sfiga della Signora in giallo, noi abbiamo fatto il telegiornale e voi il “TG rosa”, noi abbiamo inventato la tv e voi vi siete fatte canali solo per voi, noi abbiamo conquistato la luna e voi vi siete attribuite Venere (perché non ci andate?), noi abbiamo il calcio e voi il volley, noi abbiamo inventato i quotidiani e voi Novella 2000, noi abbiamo la Ferrari e voi la Lancia Musa e quella “musona” della Canalis, e potrei continuare all’infinito.

L’uomo ha sempre preceduto la donna in ogni cosa e lei, con fare stizzoso ha voluto dimostrare che era capace di fare la stessa cosa … già, ma intanto l’uomo l’aveva già inventata!

Voi donne sottoponete “ogni” cosa ad un processo di “femminilizzazione” (se mi passate il termine). Per voi è tutta una gara, solo che siete indietro di millenni!

Poi mi capita di assistere al TG più femminile della nostra insana tv (Studio Aperto), dove mandano in onda, il giorno più nefasto e buio dell’anno, l’8 Marzo, un servizio girato in Sardegna dove due donne lavorano in miniera! Wow, mi sono detto … per essere poi immediatamente deluso (ma anche no) nell’apprendere che si, lavorano in miniera, ma al controllo dei gas e della sicurezza! Ma vi rendete conto???

Care mie la storia la dice lunga sulle capacità della donna e di quanto essa sia propensa ad approfittare del lavoro altrui.

Finora … ironia, ma se ci pensate bene …

ps. in merito alla foto ... è così che vi immagino dopo aver letto uno dei miei post ... e rido da morire!

martedì 8 marzo 2011

L'8 Marzo!!!


Forse il mio corpo se ne era accorto già ieri sera, dando inizio ad una infezione che si è poi tramutata in febbre alta alle 24:00 in punto! Una nottataccia!

Ma fuori oggi c'è il sole, tira un gelido vento e la temperatura è di circa 5 gradi. Oggi, l'8 marzo appunto, dovrò ... giocoforza ... restarmene rintanato in casa al caldo del mio camino. E probabile che mangerò ... ok, non ve ne frega niente.

E' significativo che io abbia la febbre proprio oggi.

Ed allora mi sono chiesto come mai in questo 8 marzo Sam si sente così sgarrupato. Eh si! Oggi è un giorno importante ... non lo posso negare ... è proprio un giorno da ricordare bene!

Ricordo che anni addietro l'8 marzo morirono arsi vivi 17 UOMINI in un rogo spaventoso a New York; ricordo che 3500 Marines sbarcarono in Vietnam dando inizio ad una delle pagine della storia umana più raccapriccianti; ricordo che morì Joe Di Maggio, grandissimo campione del Baseball; ricordo che è il compleanno di Bruno Pizzul indimenticabile voce del nostro calcio; ricordo che un certo UOMO tal Giovanni Keplero scoprì la terza legge sul moto dei pianeti ... mica bruscolini; ricordo che nel 61 Max Conrad circumnavigò la terra piazzando un nuovo record; ricordo un tesissimo incontro di boxe del 71 dove Joe Frazier sconfisse il grande Muhammad Alì e ricordo, da grande appassionato di musica che nacque Bach!

Per il resto ... NULLA DI RILEVANTE!

Buon 8 marzo a tutti gli uomini del mondo!

domenica 6 marzo 2011

Le donne e la puntualità.


Alla domanda: “… ma dove sei stata, ti aspetto da 35 minuti!!!?” … le donne faticano a rispondere.

Qualcuna di loro, le più stupide, ritengono sia una nuova “nevrosi maschile”. Peccato che le nevrosi siano tutte femminili!

Alcune pensano (?) che gli uomini siano troppo impegnati a non far nulla e che, di conseguenza, ad un appuntamento sono puntualissimi … se non in anticipo.
Loro invece, superdonne, schiacciate dai mille impegni della quotidianità, e sempre impegnate a rifarsi il trucco … credono di avere il diritto di far attendere qualcuno per ore!

Personalmente non ho mai, MAI conosciuto una donna puntuale!

“Ho perso il bus, mi si è smagliata una calza, dal parrucchiere c’era fila, avevo ancora le unghia bagnate dallo smalto etc…”
Ogni scusa è buona!

Tanto per riallacciarmi al post precedente … non ho MAI conosciuto una donna puntuale sul lavoro … MAI!!!

La donna e la puntualità sono cose impossibili da unire.
Chissà quanti di voi, amici lettori, è costretto ad aspettare decine di minuti prima di poter uscire insieme alla propria donna per raggiungere qualcuno! Ci capita di consumare nervosamente il portachiavi dell’auto, aspettare ore in macchina, guardare disinteressati la tv … nella nervosissima attesa che “lady ritardo” non sia pronta a meravigliare il mondo con la sua bellezza … (??????????????!!!!!!!!!!!).

L’unico ritardo di cui una donna si preoccupa è quello delle proprie mestruazioni. La mia ex una volta mi disse: “Sono molto preoccupata …” Io: “Perché?” Lei: “Ho un ritardo!” Io: “Benedetto Iddio che te ne sei accorta!!!!!!”
Ci siamo lasciati … che fortuna ragazzi!!!

In ogni caso è innegabile che la donna spenda il suo tempo nel peggiore dei modi. Ore davanti allo specchio, giornate intere dall’estetista/parrucchiere/massaggiatore etc. Yoga, corsi multi-tema, palestra, passeggiate con il cane, shopping sfrenato, amiche e chi più ne ha più ne metta! Il suo è un continuo lamentare di aver poco tempo … poi però, dopo aver trascorso la mattina a spettegolare con le amiche sul tavolino di un bar … te le ritrovi a sbraitare perché il loro turno per una mammografia è in ritardo!

Mi capita spessissimo al supermercato di vederle nevrotiche in fila, con i modi di fare di chi deve scappare per salvarsi la vita, le vedo sgomitare, lagnarsi, sbuffare etc, ma se poi incontrano una amica, incominciano le loro inutili disquisizioni vuote e lunghissime!

Ed al bancomat??? Siete mai capitati dietro ad una donna intenta in un prelievo? Io si.
1. Non trovano il portafogli nella borsa.
2. Non si ricordano il codice … (ma il numero di cellulare delle loro 30mila amiche se le ricordano!)
3. Non infilano MAI la carta nel verso giusto.
4. Fanno SEMPRE prima il saldo.
5. Poi la stampa della lista delle ultime operazioni.
6. Poi dopo aver reinserito la carta per la terza volta (ed aver sbagliato di nuovo il verso ed il codice) … procedono al prelievo … pensano e ripensano su quanto prelevare, fanno i conti sulle spese e perdono altro inutilissimo tempo!
7. Al prelievo esce prima la carta e loro la buttano in borsa con non curanza, poi afferrano le banconote e le infilano nell’ingombrante, ma fashion, portafoglio D&G.
8. Contano con attenzione le banconote …
9. In ultimo, non sicure di aver ritirato il bancomat, ispezionano la borsa, con tutto il casino che c’è dentro … SENZA NEPPURE ACCENNARE A TOGLIERSI DALLE PA … RTI AGIBILI PER UN PROSSIMO PRELIEVO!!!
Insomma … un’operazione di routine martoriata dalla femminilità! Che strazio ragazzi, e questo … era solo un esempio!

Per poter essere puntuale ad un appuntamento alle 9 del mattino, una donna deve svegliarsi alle 3 del mattino. Avete una vaga idea di quanto tempo occorra per “assemblare” accessori, trucco e parrucco, abito etc?

Vi prego … non venite a dirmi che voi donne fate fatica ad essere puntuali perché avete più cose da fare di noi uomini … non in questa realtà, non in questa epoca, non in questa generazione! Vi sommergerei di analisi per tentare (senza riuscirci per ovvi limiti mentali) di farvi capire che non avete appigli né scuse!

Le donne sfoggiano orologi bellissimi, ne posseggono più d’uno per poterli, anche loro, abbinare all’abito dell’occasione … ma mai che ne vedi una che ne legge l’ora!

Infine voglio raccontarvi questo aneddoto. Dopo esser stato fidanzato con una ragazza per più di un anno, ed aver quindi esaurito la mia pochissima pazienza nei confronti delle donne, mi ritrovai una sera, ad inizio anni 90, ad aspettare la mia fidanzata sotto casa sua in macchina. Lei ritardava SEMPRE ed io le feci notare la cosa più volte … ma niente! Così, complice un dolce e fresco Martini bevuto nell’attesa della mia amata, misi in moto la mia auto e raggiunsi i miei amici in un pub. Non potete neppure immaginare il caos e le ripicche che seguirono a questo mio gesto … ma vi assicuro, che da quel giorno in poi non fece mai più ritardo … non con me … ovvio, l’ho lasciata!!!