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mercoledì 20 marzo 2013

19 Marzo, festa del Papà!

Immagino che non vi sia sfuggito il fatto che, di questa ennesima ricorrenza, io ne parli solo oggi. Il perché è presto detto: nulla ha riportato alla mia mente tale festività se non prima di questa mattina (tarda mattinata) quando ho visto la scritta “festa del papà” campeggiare sulla vetrina del forno del paese! Per prima cosa, penso che questa sciocca ricorrenza sia molto crudele nei confronti dei piccoli cuccioli d'uomo che per qualsiasi ragioni un papà non lo hanno! La ritengo “crudele” perché, cresciuto senza padre, conosco bene quanto sia imbarazzante e triste questo giorno! Ma voi provate a mettervi nei panni di un bimbetto di sei, sette o otto anni che ha perso il papà per malattia, per separazione o per qualunque altro motivo, essere in mezzo ad altri bimbetti festanti che magari possono abbracciare teneramente il loro babbo quando vogliono! Le maestre poi sono le più stronze (badate, “stronze” è un complimento e una grossa lusinga) perché quando notano che Giovannino all'ultima fila (nome di fantasia) non partecipa alla scrittura di un augurio per il proprio papà, se ne escono: “Giovannino, tu non scrivi niente?” E Giovannino col cuore in gola e terribilmente imbarazzato risponde: “Io il papà non ce l'ho!” e che fa' la genia??? Chiede: “Perché???” Ma voi vi rendete conto dei dolori che si procurano a 'sti figli in questi contesti? Ma al di la' di questo, che poi si supera egregiamente, ho notato che alla festa della donna è sceso in campo perfino il Presidente della Repubblica per sottolineare ancora una volta (manco ce ne servisse ancora) il fenomeno della violenza sulle donne … ma guarda caso … alla festa del papà manco una parola!!! Avrebbe potuto anche sforzarsi un po' per ricordare le innumerevoli morti sul lavoro degli uomini di una quasi totale superiorità rispetto alle donne! Oppure ricordare per una strafottuta volta l'inferno che passano i padri separati e costretti al più grosso dei dolori a causa di una sentenza sessista e discriminatoria … macché!!! Ancora … spendere due righe per tutti quei papà che GRAZIE ALLA POLITICA TUTTA hanno perduto il proprio lavoro e che si ritrovano a piangere e a soffrire come bestie nel vedere la propria famiglia che non riesce ad arrivare a fine mese … e chissene frega di 'sti papà, basta che festeggiamo la donna!!! Ma c'è un'altra differenza che mi da' un brutto colpo allo stomaco (e se fa male a me …) fate caso a quanto le istituzioni siano soggiogate dalle donne … tutto il mese di marzo viene dedicato alla donna, musei, teatri, cinema e locali che applicano sconti o addirittura non fanno pagare nulla alle donne; manifestazioni in piazza, i media a loro totale servizio ed ai papà (manco agli “uomini” più in generale ma ai padri) manco una loffa d'asina stitica!!! Ma perché verrebbe giù l'universo se il 19 marzo venisse IMPOSTO PER LEGGE A TUTTE LE MADRI BASTARDE SEPARATE DI FAR PASSARE L'INTERA GIORNATA AI LORO FIGLI INSIEME AL LORO PAPA' SENZA IL RISCHIO DI RITORSIONI, DENUNCE E CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA??? Alle femministe dico: non vi scomodate a replicare nemmeno una parola, ma considerate attentamente quel che vi consiglio: una bella pietra pesante al collo e poi un bel salto nel più attivo dei crateri dell'Etna … tanto all'inferno ci andrete comunque! A tutti i padri separati, a quelli che ci sono e a quelli che non ci sono più … un grosso abbraccio da me! Sam.

lunedì 19 marzo 2012

Festa del papà.


Oggi ricorre un'altra festa; per una volta non vede il festeggiato donna ma si rivolge ad omaggiare il papà ... l'uomo no ... mica vale qualcosa, ma al papà ... un non nulla bisognava pur riconoscerglielo.

Sa' tanto di contentino, come a dire: "Beh ... visto che gli altri 364 giorni dell'anno li ho presi tutti io per innalzare la mia ineffabile essenza di donna ... questo prenditelo tu, ma fai attenzione e sii discreto ... visto mai mi rubi la scena!"

Ma cosa significa essere padri oggi?

Nient'altro che dividere a metà un compito che una volta era, a buon ragione, esclusivo della donna.
Mi spiego meglio.

Un tempo il papà usciva di buon ora per recarsi al lavoro e rincasava tardi per ovvie ragioni. Al suo rientro, tra le altre cose, lo attendeva un impegno: "fare i conti" con i figli un po' biricchini.
Lui lavorava molto per garantire una vita dignitosa alla sua famiglia e per proteggerla. In lui c'era personalità, autorità e forza, coraggio e decisione, c'era risolutezza e responsabilità ... insomma, tutte caratteristiche assenti nella donna.
Le mogli e le madri, sentendolo rincasare si sentivano rasserenate, più protette ... la famiglia si stringeva assieme e c'era l'equilibrio giusto.
I bimbi gli correvano incontro abbracciandolo, chi dritto tra le braccia e chi si aggrappava ad una gamba pur di stringerlo.

Le mogli invece facevano il resoconto della loro "durissima" giornata (eh ... voi ci scherzate, ma rifare quattro letti e mescolare una zuppa, più 8 ore di pettegolezzi con amiche, vicine etc. è un bello sforzo ... mica da niente! (???)) ...

Questo per il papà aveva un sapore dolce-amaro, rivedere i suoi figli una vera gioia e risentire le prediche della babbiona un'allappamento agghiacciante!

La figura del papà veniva compresa dai figli solo quando anch'essi diventavano, a loro volta, dei padri.

La figura della mamma invece veniva compresa immediatamente ... rompiscatole, opprimente, pettegola, IMPICCIONA, spendacciona, lagnosa, fastidiosa e maldestra ... bastava conoscere una donna qualsiasi per rendersene penosamente conto.

Così ... si delineavano sin da subito le figure paterna e materna ... quella giusta e quella idiota ... nell'ordine.

Era più facile crescere e diventare adulti con un padre accanto pronto ad insegnarci un mestiere, a come comportarsi ed alle responsabilità della vita ... così come era più facile rimanere dementi se cresciuti accanto solo alla madre ... iper-protetiva, sconclusionata, che non riusciva a gestire la sua vita ma aveva la presunzione di gestire quella dei suoi figli etc. etc. etc.!

Oggi la figura paterna è mutata, non è più la stessa; il papà odierno stira, lava, cucina, rassetta etc. e la mamma invece fa la star in giro per il mondo a gambe larghe per accaparrarsi ciò che desidera senza troppe fatiche!

Ed ecco crescere i nostri figli senza una giusta dimensione, senza parametri ben funzionali e senza figure essenziali.

Il tutto naturalmente, voluto, frignato e preteso dalla donna.

In mezzo a questo insipido calderone di nefandezze femminili abbiamo l'ingrediente "madre" di una ricetta raccapricciante che inorridisce i palati di molti: il ricatto!
Già, proprio così, i padri separati sono costantemente messi sotto squallidi ricatti e l'"oggetto" di scambio sono i figli.

In questi giorni, in vista di questo nuovo post, mi sono documentato un po' sull'argomento.
Devo rilevare che il "fenomeno" è in crescita e che la malvagità delle donne è quanto più smisurata e Satanina!

Così, nella nostra "bella" società comandata dalle donne, vediamo ogni giorno trasformare padri coscienziosi in umili servi della loro ex consorte con la mano sempre aperta come una lurida mendicante a pretendere l'assegno di mantenimento e pronte a strappare innocenti creature dalle mani del loro papà!!!

Gli avvocati divorzisti sembra conoscono una sola via ... che percorrono tutti insieme come mandrie di stronzi senza cuore ... ma ricchi!

La cecità istituzionale a tal riguardo è quanto di più offensivo ci sia.

Nemmeno la Chiesa si schiera a favore del padre ... manco Cristo un padre non cel'avesse!

L'opinione pubblica non si esprime e si incolonna dietro alle grandi folle di pensiero fuorviante che vedono la mamma come l'unica, dei due genitori, in grado di crescere un figlio.

Uomini ridotti sul lastrico, la cui vita è poco dignitosa, che hanno subìto sequestri di beni ed a cui è stato tolto il diritto alla paternità.
Le leggi tutte a dar voce alle nuove riforme del lavoro che vedono la donna avvantaggiata sotto ogni aspetto ... ma che ad un uomo negano il diritto di assistere perfino al primo giorno del suo cucciolo.
Un'ecatombe infame e vergognosa, l'uomo è vessato, discriminato ed indifeso ... e ... nulla può confortare un padre a cui è stata tolta la gioia d'esser tale.
Tutto coperto dalla cenere dei luoghi comuni e del femminismo più becero e dalla donna in generale.

Parlare con un padre separato è un'esperienza truce, difficile da mandar giù, difficile da comprendere e difficile da giustificare.

Che ormai il mondo è donna e da essa è comandato è un fatto ineluttabile ma ... questa lotta tra sessi, doveva per forza sfociare con la sofferenza dei figli?
Conosco personalmente ed aspramente l'argomento, quello che vedo, ascolto e "sento" pone certe madri/donne sotto una luce sinistra ... ricattano gli ex mariti ogni volta che possono, ogni pretesto è buono per mortificare, per ridicolizzare e per offendere a morte l'uomo che hanno "detto" d'amare.

Spezza famiglie! Egoiste in caccia di propri tornaconti, donne disposte a tutto pur di appagare i loro istinti malvagi e di vendetta, tirano in ballo gli averi, il denaro, i sentimenti, l'amore, i figli, l'auto, i possedimenti, le amicizie e quant'altro ... tutto allo stesso piano ... frivola merce di scambio o atta al ricatto più meschino.

Le ho viste fare inique preferenze tra figli e se qualcun d'essi sta dalla parte del padre "merita" indifferenza, rancore e stupidità.

Ma queste sono solo le mie esperienze di vita, indirette ma che comunque vivo, e per questo non farebbero testo ... peccato che a sentire gli altri, nelle medesime condizioni, l'argomento rimane sempre lo stesso!!!!!!!!!!

Ma tanto a noi che ce ne frega ... oggi ci hanno dedicato un giorno tutto per noi!

Fare i miei auguri ai papà?
No, noi uomini badiamo poco a queste sciocchezze tanto desiderate e pretese dalle donne, a noi basterebbe essere considerati capaci di amare un figlio, capaci di prendercene cura, capaci di essere attenti e capaci anche di imparare dai nostri errori.

Negare che le donne siano generalmente più portate al crescere ed educare i figli? E perchè dovrei negare l'evidenza ... è così, lo è anche nel mondo animale.
Attestare che l'uomo ha una parte vitale, essenziale, necessaria, indispensabile, doverosa, primario e insopprimibile nel crescere un figlio? E' quanto di meno io possa fare.

Come la donna festeggia la festa della mamma lo so bene ... (ridicolo) ... ma mi chiedo se anzichè in questo giorno organizzare frivole attività e falsi riconoscimenti, padri e madri ... insieme, si mettessero seduti ad analizzare come essere genitori migliori non sia un'idea costruttiva ... ahhh già! Ma noi dobbiamo correre al lavoro senno' chi celo paga il SUV, noi dobbiamo fare shopping perchè sennò come facciamo ad essere stupende ... intanto i figli crescono ed i problemi pure.

Mah.
Sam.