
Politica in profondo turbamento, all’orizzonte il voto anticipato, il popolo che ha la faccia come un punto interrogativo, le tv e la stampa che impazzano dividendosi, ma non troppo, tra innocentisti e colpevolisti; ma alla fine si “misurano” i silenzi, le bugie, i botta e risposta stile bambina con le trecce ed i capelli rossi ed un mare di lentiggini con immancabile salopette, contro bimbo con capelli a caschetto e sguardo da infido maligno. Il subbuglio è nell’aria, l’agitazione presagisce crolli o ulteriori crisi, c’è fermento e scompiglio e sembra che un intero Paese abbia la testa girata verso una sequenza d’immagini interessanti ma pietose, verso sotterfugi clamorosi e menzogne poco credibili! Sembra che tutta l’attenzione sia data ad un appartamento di Montecarlo alle cui fondamenta si trovano frodi, inganni e furbetti. Immagino il nostro caro “Stivale” visto dall’alto, su di esso un colorito popolo di Italiani, hanno tutti la testa girata nella stessa direzione ed i loro volti sono preoccupati e tesi. Alcuni governi d’oltreoceano hanno usato simili “distrazioni” per distogliere l’attenzione del popolo da fatti ben più seri. Non so se questo è anche il nostro caso, non lo so.
Ma a cosa si deve tanto turbamento? Il caso attuale è quello che vede protagonista Gianfranco Fini e come co-protagonista, ma in lista per l’oscar alla migliore attrice non protagonista, Elisabetta Tulliani. Lei già ex compagna del Sig. Gaucci sembra aver dato il “la” a rivelazioni o situazioni che hanno destabilizzato la poltrona del Presidente della Camera. Questa è una osservazione personale: ma la Tulliani se li sceglie tutti brutti o tutti ricchi? Sembra infatti, che scartavetrando vecchie ruggini con la Signora Tulliani l’ex patron del Perugia calcio stia dicendo la sua con evidente sete di vendetta per essere stato “fregato” (parole sue) da una donna a cui lui aveva destinato un’immane patrimonio ed addirittura la metà di una vincita al “Superenalotto” di ben 2,4 miliardi del vecchio conio. I “benefici” derivanti dal Sig. Gaucci ebbero, a suo dire, un ampio spettro d’azione, coinvolgendo, arricchendoli, anche la famiglia della Sig. Tulliani. Tra i due, per la cronaca, ben 24 anni di differenza … come dire … trovarsi “un buon partito”! Ma le donne giovanissime che “gravitano” intorno al Sig. Gaucci ce ne sono davvero tante, tutte giovani, belle e “conseguentemente” ricche. Che caso!
Una donna può arrivare a costare davvero tantissimo, che se si trattasse solo e sempre di soldi e beni materiali, allora “chissene”, ma quando si va oltre e le privazioni sono figli, amore e famiglia, il costo s’innalza di molto e gli zeri si sprecano.
Un’altra poltrona illustre ha tremato a causa di una donna, anzi direi che ha sobbalzato; quella del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a causa degli intercorsi con la Sig.ra Patrizia D’Addario escort pugliese. Ricordate?
Che dire dell’ex Presidente degli Stati Uniti il Sig. Bill Clinton e la sua … come dire … “sotto” segretaria?
Ancora, tutta la Nazionale Francese di calcio destabilizzata da una puttanella minorenne in cerca di fama e successo, che prima s’è ripassata alcuni calciatori nascondendo la sua reale età, poi dopo averli ricattati ha spifferato tutto facendo rischiare addirittura il carcere a Franck Ribery. La bimbetta facile, di nome Zahia Dehar, ha anche ammesso di aver detto loro di avere 18 anni. Ed ora per lei, si sono aperte le porte del successo. Non importa come, ne a cosa s’è ricorso per raggiungerlo. State a vedere che tra qualche mese dice pure d’essere incinta e quindi, ancora una volta, “conseguentemente” ricca!
E Tiger Woods e le sue tante amanti? Dopo che ne è uscita una si sono affilate in ben 7, ed altre ce ne sono ancora a surgere il dolce nettare del successo, dello star business e dell’apparire.
Le donne. Sotto i loro colpi ben assestati e zeppi di astuzia creano imbarazzo nei governi, distruggono gli uomini più potenti del mondo e fanno tremare e cadere intere giunte comunali, le amministrazioni regionali, nazionali di calcio, presidenti e tanto altro. Lo fanno per sete di protagonismo, di soldi, di vendetta e di desiderio di imporsi.
Certo, è deprecabile il comportamento maschile che cede sempre e comunque agli sguardi ammiccanti della tettona di turno, ma se loro poi si sentono violate, perché denunciano certi comportamenti SEMPRE dopo aver avuto rapporti con il potente da ridurre in rovina? Bella domanda vero? In fondo, con un pochino di cinismo, possiamo dire che l’uomo in realtà ci guadagna un orgasmo e pochi minuti di sesso; viceversa la donna ci guadagna in notorietà, in soldi, fama e successo. E ripeto, non importa se hai venduto il tuo corpo per svettare, basta che si parli di te e che per farlo fiocchino gli euro in abbondanza!
Guardate che io ho citato solo pochissimi esempi, quelli più “chiacchierati” degli ultimi tempi, ma la storia insegna che moltissime sono state le prede di belle donne ridotte all’osso in cambio di fugaci emozioni.
Ritengo che la prostituzione non sia soltanto l’atto di vendere il proprio corpo sui marciapiedi. Oggi, e da sempre, le donne danno il loro corpo in cambio di qualunque cosa. Un trasferimento, un aumento, una promozione, una macchina nuova, una casa nuova, una piscina, una vacanza, una lavatrice e tanto, tanto altro. Ci sono miliardi di donne che sono ferme, risolute e caste. Donne fedeli, che non si svenderebbero per nulla al mondo, ci sono donne che hanno una levatura morale da fare invidia ai più, ma purtroppo loro sono inevitabilmente “dietro le quinte” e giocoforza, ciò che salta all’occhio è lo smodato desiderio di arricchirsi senza neppure alzare un dito.
Quando incontro una donna che ostenta la sua classe, la sua ricchezza ed i suoi possedimenti, io, non posso fare a meno di chiedermi: “è tutta farina del suo sacco? Avrà mai lavorato un giorno per avere ciò che ha?”
Qui, ci tengo a precisarlo, non si parla di tutte le donne care signore, ma di quelle che vi rappresentano, di quelle che stanno seminude sulle copertine ad inneggiare a DIRITTI INSINDACABILI, quali il mostrarsi nude e “giocare a fare le sexy” (come dice Ilary Blasi), di quelle che non sanno stare sedute composte ma fanno di tutto per mostrarsi in tutto il loro splendore.
Ho parlato di diritti. Ce ne sono molti, alcuni di essi li abbiamo (spesso noi uomini a beneficio di tutti, donne comprese) ottenuti dopo spargimenti di sangue, battaglie e dolorosi percorsi. E’ bello avere dei diritti, ma essi, quasi sempre, terminano dove iniziano i diritti altrui. Un esempio: ho un vicino di casa che possiede un volpino. Lui ha il diritto di avere un cane. Ma lo lascia abbaiare come un demone incavolato a tutte le ore della notte, non pulisce mai i suoi escrementi e lo lascia tutto il giorno da solo. Io non ho più riposo e questo diritto mi è stato tolto. Vi è chiaro?
Le donne hanno preteso il diritto a mostrarsi come vogliono, ma la loro volgarità può offendere qualcuno. Ero all’Autogrill, pausa caffè, entra l’allegra famigliola con bimbo nel carrozzino ipertecnologico. Lei si china per accudirlo e tra i pantaloni a vita bassa ed una risicata magliettina, ecco apparire un tatuaggio con su scritto “FUCK ME” ed una freccia che indicava il sedere. Bene! Lei ha il diritto di tatuarsi ciò che vuole ed io ho il diritto a ritenerla una sporca e volgare sgualdrina. Certi diritti vanno assolutamente trattati con le dovute cautele, non trovate?
Se poi c’è lo squilibrato che allunga le mani, certo non ne ha diritto, ma di certo è un rischio che si corre e che si è tenuti a mettere in conto.
Tu, uomo, vai in giro e baci sulla bocca il tuo compagno? Non ti lamentare se poi c’è il cretino che ti urla dietro appellativi offensivi. Tu, donna, vai in giro come una prostituta? Non ti lamentare se poi ti scambiano per una di loro. Noi ci presentiamo al mondo con ciò che siamo, lo facciamo attraverso “biglietti da visita” invisibili, sono il nostro linguaggio, il nostro camminare, il nostro rispetto delle regole, il nostro parlare, il nostro tono di voce e tanto, tanto altro ancora. E mi vengono in mente altri casi su cui si potrebbero aprire milioni di dissensi, ma non offendo nessuno ed utilizzo il diritto di dire ciò che penso. Il 20 luglio del 2001 a Genova, Carlo Giuliani ha perso la vita dopo esser stato colpito da un proiettile. Aveva ogni diritto di manifestare, ma non in quel modo. In quei giorni decine e decine di innocenti sono stati vittime di cretini armati che hanno terrorizzato la città in nome di ideali ai quali neppure credevano fino in fondo (vedi scarpe Nike e giacconi Monclair dei manifestanti). Negozi tirati su a forza di braccia e sacrifici, auto acquistate a rate, giardini, pali della luce e molto altro hanno visto la furia e sopperito alla violenza di chi non ha esercitato un diritto nel giusto modo. Ed aggiungo, non vuoi rischiare la vita? Non minacciare un Carabiniere armato con un estintore. Sarà cinico e freddo il mio commento, ma è assolutamente circoscritto agli atti ed alle loro conseguenze.
Ed il caso Sandri? Lo ricordate? Un tifoso, descritto come il classico ragazzo che non farebbe male ad una mosca, che però insieme ad altri, ha dato vita in un Autogrill ad una rissa che poi è sfociata con la disgrazia e la sua ingiusta uccisione. Ma anche qui, bisogna chiedersi, se chi va in giro con mazze, coltelli e sferrapugni abbia davvero tenuto conto dei pericoli che correva. Se te ne stai tranquillo, eviti le zone calde, non ti immischi nelle zuffe e tifi in modo civile, certo è davvero difficile che un poliziotto ti spari!
Tornando ai diritti ed ai suoi costi, le donne che sono sul palcoscenico e che rappresentano la categoria, stanno svilendo l’immagine femminile. Si svendono al miglior offerente e poi gridano che non vogliono essere trattate come “donne oggetto”, valle a capire!
C’è anche qui un evidente abuso di un diritto. Se ne vuole solo la parte più comoda e si pretende che semmai i propri diritti vadano a pestare i diritti di un altro, l’altro deve anche stare zitto!
Tutti questi esempi per mostrare ciò che troppo spesso non diciamo. Non ne abbiamo il coraggio. Ma sono molti che ascoltando le ultime, troppe, notizie del solito folle che violenta una donna, si chiedono: “cosa ha scatenato questa follia?” Si amplifica sempre e solo il folle e deprecabile gesto, ma non se ne studiano le cause, che invece potrebbero addirittura arginare i casi e ridurre i comportamenti a rischio. Ed aggiungo: se vai in una discoteca mezza nuda, esageri nel bere e forse qualcos’altro, ti “strusci” al primo che capita, te lo baci e lo tocchi e poi, dopo averne visto un altro lo molli come un due di picche, non devi aspettarti nient’altro che gesti di disappunto. Un ragazzo intelligente ti scanserà in malo modo considerandoti per ciò che sei e schifandoti per esserti presa gioco di lui, un ragazzo alticcio, fuori dall’alcool o da droghe, non regge e commette l’indicibile. Donne, il vostro mostrarvi nude e provocanti, non è un gioco, non lo è più!!! Non ascoltate articoli assurdi come quelli riportati da Vanity Fair dove la iena Ilary Blasi vi invita a ritenere un vostro diritto a spogliarvi ed a giocare a fare le sexy. Prima di tutto lei è sposata e dovrebbe “fare la sexy” solo con suo marito, e poi lei ha le guardie del corpo e voi no! Non è un gioco ed è un comportamento a rischio. Quanti casi devono ancora farci rabbrividire per convincervi che potete vestirvi come vi pare ma che questo comporta dei rischi???
Nel mondo ci sono persone che non riescono a controllarsi e che non sanno reagire ad un rifiuto dopo essere stati portati al limite del decente. Dovete realizzarlo e devo aggiungere che un minimo di contegno non guasterebbe affatto.
Riflettete donne, chiedetevi quanto valete davvero (e non come lo slogan delle creme) chiedetevelo davvero. E riflettete anche sui diritti che tanto rivendicate!