domenica 31 luglio 2011

Donne impiccione!


L’undicesimo comandamento recita: “Non impicciarti dei fatti degli altri!”

Evidentemente le donne non sanno contare oltre il dieci … non che i precedenti comandamenti li abbiano mai rispettati, ma questo lo hanno proprio ignorato completamente; un po’ come ha fatto l’uomo con: “non desiderare la donna d’altri!” Infatti lui non desidera solo le donne di altri, ma tutte, indistintamente fino ad arrivare al: “basta che respiri!”
Ma non tergiversiamo.

Perché la donna ha il mesencefalo inzuppato di meschina curiosità?

Nulla le sfugge, ogni sordido particolare, ogni sudicio dettaglio genera in lei un appagamento simile all’orgasmo!
E non è un’esagerazione!

Provate a sfogliare un settimanale di gossip (l’estate è il momento migliore) troverete centinaia di fotografie di personaggi noti intenti nelle loro vacanze, che di fatto sono solo altre occasioni per apparire. I commenti poi, hanno proprio il piglio di una conversazione tra acide pettegole!
Ci sono foto ingrandite per mettere in luce che Valeria Marini si sta disfacendo come un cono gelato sotto al sole. Altre che immortalano le natiche di altre “famosissime” per evidenziare … OH MIO DIO: “””LA CELLULITE!!!!!”””.
E chi è il lettore tipo di questi giornali? La donna!!!

Ma c’è una riflessione da fare; la curiosità femminile è ben selettiva, non è il sano desiderio di sapere e di spaziare il proprio interesse in vari campi, no! La donna infatti si interessa quasi unicamente di pettegolezzi, fatti e fattacci, dicerie, storie e storielle ed altre cose prettamente femminili e quindi “vuote”.
Se mi capita di incontrare per strada un amico insieme a sua moglie (che non conosco), non appena presentati lei fa: “Sei sposato Sam?” Non importa cosa io risponda, alla prima seguiranno altre domande ancora più personali e certamente poco delicate, tipo: “No, non sono sposato” lei: “sei fidanzato allora” io: “no, sono single” lei: “dai non starci male, troverai quella giusta vedrai” e via di questo atroce passo.
Se invece rispondo si, lei: “Chi è lei, la conosco? Avete figli? Possiamo fare un’uscita tutti insieme una volta, ti va’?”
E dite che non è vero!!!

Nei posti di lavoro, in famiglia, tra amici ed in ogni contesto sociale la donna manifesta questa sua inopportuna tendenza ad impicciarsi di fatti che non la riguardano!

Talvolta sono invadenti oltremodo, se ne escono con delle domande ben preparate, a effetto, a cui è difficilissimo rispondere e che lasciano noi uomini sbalorditi!
Ficcano il naso ovunque, si fanno del lungometraggi in testa che nemmeno la fantasia più sbrigliata può concepire.

Ella si nutre di inciuci, pettegolezzi, chiacchiericci, voci, dicerie, ciance, indiscrezioni e maldicenze!

Fate caso anche a questo “fenomeno” che si sta manifestando su questo blog.
Abbiamo una assidua lettrice, simpatica e che è riuscita a catturare la curiosità di molti. Avete capito LO.
Ma le donne del blog non ci stanno a condividere con lei opinioni, qualche risata o anche, perché no, qualche disaccordo, NO, non basta, loro devono infarcire la cosa con sottili allusioni, con il brusio delle loro insinuanti parole e con le loro domande zeppe di meschinità e arguzia.
Era solo un esempio, per carità, ma dubito che qualche lettrice possa obbiettare il tema di questo post, perché basta leggere i più recenti commenti per poter capire!
Cito “spessissimo” Norm, ma su di lui nessuna voce (finora), forse perché vedermi felicemente ammogliato è un quadretto irresistibile … non è così?

Provate ad entrare da un parrucchiere femminile, o in un centro benessere, oppure in ufficio a maggioranza rosa, o anche in un bar (infatti), o semplicemente in famiglia, tra suocere e nuore, sorelle e amiche, mamme e zitelle … cari miei … non crederete alle vostre orecchie!

In Italia il pranzo domenicale è, ahimè, un’istituzione!

Tutta e dico: TUTTA la famiglia si raduna, ci sono donne di tutte le età, fidanzatine, mogli, single, sorelle, madri, suocere, nonne, nuore (oddio ciò l’asma!!!) etc. e gli argomenti di conversazione spaziano da liti su ricette tradizionali o moderne, nuovi tagli di capello, nuovi abiti o accessori, pettegolezzi vari, confidenze più o meno volgari, l’ultima love story di … fate voi tanto è uguale, trame fitte di “fatti” NON esistenti, qualche frecciatina a mariti, fidanzati etc. i primi peli che spuntano sul petto del figlio adolescente, il fatto che lui si stia chiudendo in se’ stesso e svariate analisi pseudo-psicoanalitiche che tutte possiedono, c’è pure chi se ne esce e fa’: “date retta a me, in filosofia avevo il massimo dei voti!”, poi dopo pranzo si ricomincia senza sosta e i maschi presenti si chiedono all’unisono: “ma non la smettono mai???”

Le donne non sanno stare zitte, devono sempre dire qualcosa in più del necessario, sempre fare domande fuori luogo e fuori questione, non resistono è più forte di loro!!!

Riescono a modificare equilibri, ambienti e tendenze … impicciandosi sempre di fatti altrui rimpinzandoli di sordidi particolari!

Ma perché sono così impiccione?

Sarà un difetto di fabbrica o una conseguenza della loro innata insicurezza e debolezza?

Perché la donna non riesce a tenere il becco chiuso ed interessarsi solo alle cose opportune?

Perché il vedere vacillare l’altro/a da’ loro un senso di soddisfazione? Perché riconoscono i propri limiti ma finché questi limiti sono di “dominio pubblico” si sente più forte?

Perché una donna quando entra in un posto ne stravolge la fisionomia, gli equilibri, la sobrietà e le caratteristiche?

Fate un esperimento: capita a tutti di entrare in degli uffici. Osservate le scrivanie dove vi lavorano gli uomini e quelle dove vi sono le donne.
Sulla scrivania di lei abbiamo l’immancabile piantina o fiorellino, qualche foto, 8 milioni di post-it, agendine colorate, dai due agli otto telefonini, fogli di carta con su disegnati cuoricini e fiorellini, le iniziali sue e del suo lui, la foto di George Clooney incastonata in una cornice d’oro massiccio e la foto della Canalis con i denti anneriti, brufoloni bitorsoluti e la tetta destra trasformata in tavoletta per freccette, poi la bottiglietta d’acqua con easy-cup ed un elisir per depurare etc. etc. etc.

E’ vanità allo stato grezzo ragazzi! E questa vanità strabordante si riversa in tutto quello che dice e spesso fa!

Sono l’incubo dei capoufficio, perché stanno sempre lì a confrontarsi con le scarpe della collega, le sue indiscrezioni e via di questo marciume anziché pensare a lavorare.

E mi chiedo: perché questa curiosità smisurata, questo essere dannatamente impiccione non viene usato per scopi più nobili, produttivi e casti?

Che dirvi?

Non lo so’, ma intanto continuano a pretendere le quote rosa al governo!

Dove andremo a finire!!!

lunedì 25 luglio 2011

Le donne ... ci cambiano!

Le donne ci cambiano!

A volte in meglio, altre in peggio ma sempre come vogliono loro.

E’ un atto costante che non termina neppure dopo la morte.

Sin dall’annuncio dell’attesa di un figlio, la neo mamma inizia a “preparare” maniacalmente e smodatamente tutto ciò che il figlio, ancora solo un gruppetto di cellule, userà; cosa avrà intorno, che indosserà, che mangerà e perfino il suo nome … perché tanto il parere dell’uomo al riguardo conta men che meno!

E così eccoci venire al mondo, dove ad attenderci abbiamo una bella cameretta iper-accessoriata di un milione di giochini rigorosamente scelti da mamma, scorte di pannolini che sono frutto di ricerche mondiali e “sistemi di contenimento all’avanguardia”, un armadio pieno di vestitini molto cool e una valanga di manuali che la mamma legge da mesi senza sapere che tutto ciò che cerca fuori l’ha già dentro di se!

Ma si sa’, è comprensibile … è giustificabile ed è perfino naturale che sia così … voglio dire, d’altra parte il figlio è neonato e non potrebbe scegliere mai di testa sua tutto l’armamentario bellico a lui dedicato … quel che stona invece è l’esclusione a priori del potere decisionale che ha l’uomo, il padre, in tutto questo caos di latte in polvere, valori nutrizionali, ciucciotti, biberon, carrozzine più evolute di una Lamborghini e vestitini rigorosamente firmati!

La sola volta che prova a dire la sua, (insomma è anche figlio suo … quindi) viene tacciato, gelato e spaventato da un’orda di donne che lo reputa letteralmente incapace di prendere certe decisioni! Chi sono? Le sue cognate, sua sorella, le amiche di sua moglie, le amiche delle sue cognate, la “SUOCERA!!!” ed infine, la sua stessa mamma che gli molla pure una bella cinquina!

Poi il piccolo cresce, arriva l’adolescenza e con essa la solita frase: “odio mia madre!" E ci credo!!! T’ha trattato come un manichino per 14 anni è ovvio che un tantinello di snervatura c’è! E così si crea una cerchia di amici, con i quali passa molto tempo, ci si confronta, impara cose buone e cose meno buone, iniziano i primi interessamenti verso le donne ed i primi ormo-sentimenti e con essi l’irresistibile voglia di staccarsi da quel cordone ombelicale che l’ha fatto tanto sembrare un cagnolino legato alla sua fredda catena!!!

Arrivano i primi gusti, le prime passioni, i primi interessi, lo sport, il tempo libero, gli amici, lo scegliere da solo i propri abiti e … quello che rimarrà per sempre un bimbetto nella strana testa di sua madre, incomincia a diventare UOMO!
Arriva il primo lavoro, le prime responsabilità, i primi veri impegni, il confrontarsi con gli adulti, il senso di sacrificio, l’apprendimento di un mestiere e molto altro, ma … soprattutto, lui comincia a ragionare di testa sua … finalmente.
I mesi, forse anni, vedono l’uomo impegnato nella sua crescita lavorativa e a coltivare le solite amicizie, ci si ritrova “al solito posto”, si chiacchiera un po’, qualche tiro ad un pallone, qualche prima vacanza con gli amici e lui sembra aver raggiunto l’apice della felicità! Compra la sua prima auto che tiene maniacalmente e sembra pronto per conquistare il mondo!

Questo sarà l’unico assaggio di libertà che l’uomo avrà in un intera vita!
Perché poi, entra in scena la donna … brrrrrrrrrrrr che brividi!!!

Ed ecco che lui da lucido essere umano diventa di nuovo un cagnetto tenuto al guinzaglio da una donna!
Cambia look, abiti, atteggiamenti, interessi, passioni, itinerari e progetti … ora c’è lei ed è a lei che dovrà dedicarsi in modo ASSOLUTO!
Abbandona gli amici che dapprima lo irridono, ma poi capiranno ….. ahhh se capiranno!
Ed ecco che quel lavoro che stava incominciando ad appassionarlo, diventa uno strumento atto ad accontentare la sua lei. Il tempo passa e lui sembra un altro e si parla già di matrimonio; beh … da li in poi, il cappio al collo si fa sempre più stretto! Lei deciderà TUTTO della vita di questo sventurato uomo, cosa mangiare e come farlo, come tenere in ordine e come vestirsi, che postura avere e che auto usare, cosa dire e cosa non dire, cosa comprare e cosa invece no, cosa guardare in tv e di cosa appassionarsi, quanto tempo dedicare a se stesso e quanto “invece” a lei.

Lui sarà solo una bambolina da vestire a seconda delle occasioni.

Poi arriva la pensione e dopo aver lavorato per 40anni lui CREDE di poter godere d’un meritato riposo.
Macché!!!

Poi muore!

Quell’uomo nella sua vita ha sempre detto di detestare le margherite che invece a lei piacciono tanto … sapete quali fiori orneranno la sua tomba?
Bravi! Tanto lui è morto!!!

Mi chiedo: ma la donna quando inizia una relazione con un uomo, cosa vede in lui, quel che è o quel che sarà dopo la sua "personalizzazione"?
Perché non ci viene concesso il diritto di vivere, di scegliere o di avere una nostra opinione?!
Come mai il nostro “io” dev’essere analizzato come in un laboratorio dei RIS e sottoposto a modifiche continue, snervanti e opprimenti?

Ci si dovrebbe solo venire incontro perché, accontentare una donna è un conto, ma esserne proprietà assoluta ne è un altro!

Ci sono cose che necessitano di cambiamenti in noi uomini e dovremmo essere capaci di riconoscerlo e migliorarci, ma ci sono cose che ci spettano di diritto ed a cui non è giusto rinunciarvi!

A me piacciono i ragni e ne ho una collezione completa? Bene, non me ne priverò perché a lei fanno schifo ma … li metterò in un posto dove lei bazzica poco … il garage ad esempio.

Ci si dovrebbe impuntare con determinazione!

Anche quest’anno, con sommo piacere, ho rispettato una deliziosa tradizione culinaria della mia terra d’origine: una sana abbuffata di fave fresche, pecorino e vino.
Il tutto rigorosamente fatto in casa!
E’ usanza infatti, radunare amici o parenti e ritrovarsi tutti insieme al tramonto, mangiando all’aperto.
Quest’anno ho invitato anche una coppia di neo sposi.
Io conosco lui ma non potevo dirgli di venire senza sua moglie, anche se avrei voluto, è una matta!
Insomma al loro arrivo si assiste all’immediata suddivisione dei sessi; le donne da una parte a spettegolare del vuoto assoluto e gli uomini ad argomentare di cose serie, profonde e intelligenti (non siete d’accordo? Bene ve lo dimostro subito: voi parlate della nuova segreta storia di Belen … noi di come smontare un cilindro usando la chiave del 16 … tutto è più intelligente delle vostre asmatiche chiacchiere!!!) … mentre io ed il mio amico preparavamo le fave pulendole io gli dico: “Ma che c’ha tua moglie oggi, a malapena m’ha salutato!” E lui: “si, abbiamo litigato perché dopo tre week end che la seguo dove vuole accontentandola, oggi ho preteso di venire qui, all’aria aperta e a mangiare con un vecchio amico … ma lei non voleva e sono giorni che cercava di farmi cambiare idea! Alla fine mi sono stufato ed ho insistito perché mi dicesse il vero motivo, sai quale era? LE FAVE MI GONFIANO!”

E io: “… e perché non l’hai gonfiata de …”

Insomma sono fave, ma poi a tavola degustandole le è tornato il buon umore … valle a capire.

Questo racconto è solo per farvi capire quanto le donne “rompano” … i nostri schemi, le nostre abitudini, i nostri piaceri e la vita in generale!

E non dite di no, iniziando a disquisire di pseudo libertà negate alla donna, soffermatevi per un attimo ad analizzare ciò che voi ci sottraete quotidianamente.

S’è sempre saputo chi è che porta davvero i pantaloni in casa … e non è l’uomo, ma ciò alle donne non basta, e si arriva all’età in cui ci si guarda dietro al percorso fatto e si scopre atrocemente che abbiamo sempre avuto addosso una pesantissima, lagnosa, ingombrante e urtante zavorra!

Liberatevene finché siete in tempo, ma non troncando un rapporto o addirittura un matrimonio, questo mai, ma cercando di stabilire regole ben precise, andando incontro alla vostra donna ma aspettandovi che lei faccia altrettanto.

La vita di coppia è anche questo, sopprimere vecchie abitudini allo scopo di costruire qualcosa di nuovo e più serio, ma a rimetterci non può essere sempre e solo l’uomo!

martedì 19 luglio 2011

Sesso ... istruzioni per l'uso!

Ok … reggetevi forte … parliamo di SESSO, questo sconosciuto!

Ho ripensato alla mia “prima volta” … e mi viene un sorriso, un po’ di tenerezza e l’orrenda sensazione che gli anni passano.

Già … gli anni passano e quelli che una volta erano momenti speciali, intimi, emotivi, privati e romantici, si sono trasformati unicamente in un freddo, anonimo e inanimato momento di piacere fisico … sia per lui che per lei.

Si è andati così tanto oltre la decenza, che fare sesso quasi non stimola più.

Oggi ci si conosce e poi subito si “consuma”, senza corteggiamento, senza passione, senza coinvolgimento e senza amore.
Il desiderio di compiacere l’altro/a non esiste più e sembra che i corpi siano semplici veicoli di piacere!
La pornografia ha assunto un mutamento sbalorditivo anche per i più disinibiti. I telefonini, Internet e la televisione sono vetrine in cui si espongono corpi di tutti i connotati!

Sembra di entrare in un negozio virtuale e “scegliere” l’oggetto (perché altro non è) che più ci aggrada!

Amo il mare e quando posso mi cerco sempre dei posti isolati. Questo perché, solitamente, negli stabilimenti mi sembra di stare in una di quelle vie di Amsterdam dove opti per “quella che fa più per te”.
C’è un tale strabordante e smisurato desiderio di apparire e mostrarsi quasi nude che mi sembra appunto di stare in un bordello a cielo aperto!
Micro costumini che sono studiati apposta per evidenziare forme e particolarità di lei e di lui. Se ne vanno in giro … lei con un costume dal quale fanno capolino i capezzoli e con un solo filo di stoffa che campeggia tra il fondoschiena; lui con slip strettissimi di una cafoneria da primato!

Tu vedi questi due manichini che sprizzano volgarità da tutti i pori e ti aspetti che “sotto le lenzuola” siano dei campioni di razza! Si, una razza rara di scemi di guerra!!!

Perché poi, queste nuove generazioni, te le ritrovi a confessare di avere poca libido, poco interesse e che magari, al posto di un vero, reale e autentico rapporto sessuale, scelgono la via più semplice … quella della pornografia internettiana.

Ma non basta … le donne lamentano spesso (sanno fare altro?) il loro stato di insoddisfatte e scontente del loro partner sessuale, perché?

Perché dopo … come dire … aver finito, dorme … invece lei è ancora … come dire … a mezza strada. Poi perché lui è veloce, non cura i dettagli, odia i preliminari, dopo è “distaccato” (… e beh, non dovrebbe essere molto comodo andare al lavoro al mattino seguente con una donna attaccata che si dimena per liberarsi!!!) … non si cura del piacere di lei … (io lo faccio sempre, dopo le dico: “piacere Sam!”) e molte altre cosette.

Ed allora la donna ricorre … udite udite, a marchingegni modernissimi che aiutano la stimolazione di lui e di lei; così … tanto per ravvivare un po’!

E allora mi imbatto su un articolo di Libero Donna, alla voce “sotto le lenzuola” (c’è il materasso, aggiungerei io!) dal titolo: “Ten sex toys” dove l’autrice, la Signora Valeria Roscioni – Nexta ci propone qualche “aiutino” per risvegliare il nostro uomo o per auto appagarsi, e leggo:
“Ha scoperto che nascondi qualche giocattolino sotto il letto ed è diventato geloso? No problem: proponigli un sex toy di coppia. Da sperimentare insieme…”
Ma che saranno ‘sti Toys (giocattoli)?
Semplice (?), “Il Pleasure Hunt Stamp”: un doppio timbro lavabile al profumo di cioccolato con cui tu puoi segnare con la parte rossa i punti del tuo corpo che vuoi esplorare e lui con quella nera il percorso che ha deciso di fare.
Oppure: “Il piumino per accarezzare il partner”. Bendatelo e poi fatevi bendare: le zone erogene vanno rispolverate!
Ancora: “I cofanetti Sex Play e Hot Sex Play” … per giocare sì ma con l’erotismo. Libri, dadi dell’amore, bustine sigillate dal contenuto misterioso e persino carte jolly tutte da sperimentare
Poi: “Boa” una coppia di nastri di seta. Al posto delle solite manette questi nastrini legano morbidamente polsi e caviglie, ma sono anche decisamente molto resistenti
Non basta, c’è anche: “Il gioiello intimo per il lato B”. Se usato in coppia durante il rapporto aumenterà il vostro piacere e intensificherà le sensazioni del vostro uomo. Da usare con il lubrificante!
Ancora: “Share xs”. Dildo in silicone per coppie a cui non dispiace l’idea di provare una sorta di scambio di ruoli. Permette la stimolazione contemporanea di lei e di lui; ma a patto la voglia di osare sia davvero molto, molto elevata
Ed ancora: “Cry Baby”: un ovulo vibrante con ben dieci modalità di vibrazione e un telecomando… provate ad affidarlo al vostro lui…
Non è finita: “Vibratore Pure Fantasy” … scatenate la fantasia!
Ed ancora … “L’anello vibrante”. Un giro su internet vi permetterà di scoprire che ne esistono molte variazioni: a voi la scelta. In ogni caso tutti, ma proprio tutti, migliorano, rafforzano e prolungano l’erezione, e stimolano il clitoride.
Manca poco … “We Vibe”. Il plurale non è casuale: è il primo sex toys da usare solo ed esclusivamente in coppia. Promette di fare miracoli… a patto che si sia in grado di comprenderne le istruzioni!

Eh si cari miei, oggi per fare sesso ci vogliono “gli accessori”.

Ma voi ve lo vedete un uomo che prima di fare sesso si cosparge di timbrini per indicare alla sua lei quale parte del corpo vuole “esplorare”? UNA! Ci vuole troppo per capirlo???

Oppure che gli vien dato un telecomando in mano … gli fate venire in mente la partita e la frittata è fatta!

“SCAMBIARSI I RUOLI???!!!”
Ma siamo diventati tutti pazzi???

Le “solite” manette??? Ma quando mai!!!

Ma tu figurati se io in camera da letto allestisco un magazzino di trastullini sessuali!!!

E’ questo il sesso oggi? Ma dov’è finito il romanticismo, lo champagne, le rose, Marvin Gaye, il raso, le carezze, i sospiri e l’AMORE???
Non ci voglio credere!

Ma voi vi rendete conto che se uno viene arrestato e esce di prigione deve fare un corso di aggiornamento prima di dare un bacio alla sua donna?????

Già me la vedo la coppia moderna:
Lei: “amore ci sei stasera?”
Lui: “no, vado a giocare a calcetto.)
Lei: “allora mi metti a ricaricare l’ovetto stimolante e me lo selezioni al minimo … stasera mi sento dolce!”
Wow che brivido ragazzi!!!

Le donne sono già complicate di suo figuriamoci se ad esse dobbiamo aggiungere certi aggeggini con tanto di libretto di istruzioni! Ma andiamo!
S’è catalogato uno degli aspetti della vita più profondi, dando nomi strani o tecnici a tutto; insomma, sei nel bel mezzo della “questione” quando lei ti dice: “OODDIIIO, hai trovato il mio punto G” E tu: “no, ciò la Multipla” e lei: “i n f a tttiiiiiiii!!!!” Ma che squallido!

Il sesso dovrebbe avere un solo ingrediente, l’AMORE! Nient’altro!

Si trasforma in statico anche uno degli atti più naturali!

Adamo non sapeva nemmeno parlare con Eva (lei si … figurati se poteva stare zitta!) eppure non credo che gli ci siano voluti mesi per “consumare”!

Insomma … ma davvero il mondo sta crollando implodendo su se stesso a questa maniera?

Molti di voi penseranno che io sia un “bacchettone”, retrogrado e “all’antica” … beh si, lo sono, e non me ne vergogno nella maniera più assoluta, io mi ostino a non adeguarmi a questi tempi, perché tutto quel che vedo è ‘monnezza allo stato puro!

Un consiglio finale alle donnine di oggi che ricorrono a simili ridicolaggini: lo spolverino usatelo per la polvere, che c’è bisogno di una rispolverata nelle vostre abbandonate e vuote menti!

sabato 9 luglio 2011

Lo spietato fascino femminile!


Il fascino di una donna potrebbe essere perfettamente equiparato, senza timore di eccessivi eufemismi, ad un polpo!

Il nome scientifico del polpo o piovra è:
Octopus “vulgaris” … e già qui non è che si debba faticare troppo per carpirne le affinità!

Ma siccome sono bastardo, andiamo avanti: la piovra ha ben tre cuori! Uno per essere così testardamente attaccata alla vita, un altro per un surplus di malvagità ed in ultimo, il cuore che pompa costantemente atroci inganni, sotterfugi e trappole.
Il polpo annovera tra le sue caratteristiche anche quella di cambiare colore molto velocemente e con grande precisione nel dettaglio. Qui i paragoni si sprecano!
Possiamo pensare alla quantità di abiti ed accessori che la donna indossa nell’arco di una sola giornata o della frequenza con la quale si tinge i capelli o ancora, al suo repentino ed efficacissimo cambio di “faccia”, comportamento e personalità!
E’ così efficace a sembrare quello che non è, che ci vivi accanto per anni senza mai comprenderne fino in fondo il reale pericolo!
Anche i suoi otto tentacoli sono un inganno, perché, il loro fluido modo di muoversi tra le acque è così affascinante che rasenta la pura bellezza, ma di fatto, il più delle volte sono armi micidiali per le povere prede.
Al centro di questi troviamo la bocca che termina, alla sua esterna estremità con un becco corneo capace di rompere senza troppi sforzi, anche i gusci più duri, come quelli di conchiglie o carapaci di crostacei etc.
Bocca “fatale” quindi!
E che dire dell’inchiostro che rilascia quando vuole accecare e disorientare qualcuno?
Arma utilissima e sempre sottovalutata anche questa.
Per concludere questa parentesi sulla natura marina, la piovra è un’animale bellissimo, affascinante e stupendo ma è molto scaltro, abile e … pericoloso … non per gli esseri umani certo, ma nel suo habitat è più che temuto!

Io ho avuto il “piacere” di ucciderne qualcuno con la mia potente fiocina da pesca subacquea e vi assicuro che con le patate, aceto di mele, prezzemolo, aglio e olio EVO è … come dire … “la morte sua”!

I tentacoli della donna invadono ogni anfratto della nostra società, dalla famiglia, alle comunità, dalle amicizie ai colleghi di lavoro, dalla bassa società all’alta fino ad arrivare alle vette più irraggiungibili del nostro mondo!

Che la donna sia una perfida ed abile manipolatrice è pura storia, la letteratura ne è satura, gli scritti sacri ne riportano emblematici esempi e nel più semplice quotidiano ne troviamo soffocanti casi!

Essa, la donna, non ha mai smesso di manifestare questa sua spiccata tendenza a distruggere tutto per semplici motivazioni tipicamente femminili. Oggi ne viviamo penosamente le vicende più chiassose, quelle più “gossippare”.

Dal “bunga bunga” della neo-ricca Ruby, al più recente scandalo che ha raso al suolo la testata del “News of the world”, giornale in auge da ben 168 anni, imploso su se stesso, ma con un solo superstite: una donna … tal “Rebekah la rossa, la regina dei media” che guarda caso non è neppure indagata; da Clinton e la sua “bocca di rosa” a Yoko Ono e la fine di un leggendario gruppo musicale, fino al caso di Dominique Strauss Khan e della neo-ricca giovane donzella … a ben più scandalosi (per l’epoca) casi che vedevano “nobildonne” intente a distruggere regni, papati, corti e poteri in generale, tutte esse non sono state altro che il raccapricciante “lascito” morale della donna, le odierne puttanelle che amano farsi chiamare “prostitute” o “squillo” o “accompagnatrici”, quasi questi sinonimi edulcorassero il significato blasfemo di tal mestiere, non sono altro che il “copia/incolla” di ben più vecchie figure femminili, come Dalila … che attraverso la sua sensualità è riuscita a carpire il segreto dell’uomo più forte del XIII secolo a.c. (presumibilmente) Sansone, come Rebecca che ingannò ripetutamente suo marito facendo andare a puttane dinastie, benedizioni e primogeniture con tutto ciò che esse rappresentavano per l’epoca; come Eva che ha giocato la carta del “mal comune mezzo gaudio”, etc. etc. etc.

E … come dicevo, anche nella nostra vita di comuni mortali, certe usanze sono più che mai di moda.
Io stesso, nella mia vita professionale, sono stato vittima indirettamente della meschinità femminile, delle bugie accessoriate da lacrime e piagnistei, delle maldicenze e dell’imperante gelosia di una donna … non speciale, anzi … comune, perché più o meno, tutte prima o poi, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, sfoderano dalla manica la carta ben oliata del fascino femminile per distruggere la povera, ingenua e sprovveduta preda.

Non c’è uomo capace di non cadere nelle grinfie di una donna.

Lei si difende bene, ci somministra frasi condite di lacrime, di sensazioni, di emozioni e di falsità travestite o mimetizzate da assolute verità.

Alla donna basta poco per far crollare imperi, governi, stati, palazzi reali e realtà ben consolidate nel tempo e, come una maledetta piovra, surge dall’uomo tutta la sua potenza e soprattutto tutta la sua ricchezza!

Questo lato della donna è diabolico, si cela dietro colori, forme, profumi e sensualità per poi rivelarsi in impietose armi di distruzione di massa!

Ci abbindolano e ci fanno credere di essere speciali fino a che non facciamo un passo falso, oggi doverosamente documentato da intercettazioni, video, audio etc.

Ed eccole lì, nell’impero, a svettare come civette ben vestite, consapevoli della loro potenza incontrastabile e contornate da ricchezza, popolarità e fama!
Uomini che sono stati capaci di fare la differenza in diversi e svariati ambiti li ritroviamo ammanettati, depredati, sviliti e “violentati” da donnette facili e con in mano … “il mestiere più vecchio del mondo”.

Le più comuni si limitano ad ingannare mariti, a persuaderli per ottenere l’ambito gioiello o cose del genere, le più spregiudicate arrivano perfino a sposare un vecchio demente, impotente e prossimo alla sepoltura ma … schifosamente ricco!

Oppure organizzano festini con l’intenzione di accaparrarsi il più potente e poi, dopo aver accontentato i suoi più bassi istinti, ricattarlo o denunciarlo.
E … cosa ancor più disgustosa (se possibile) il moderno “effetto emulazione” … e cioè, gruppetti di zoccolette che dopo che la prima di loro ha sporto denuncia si accodano con le mani aperte per ricevere anche loro la propria parte, perché … anche a loro è successa la stessa cosa(?)!!!

Sanguisughe, bugiarde, sconsiderate, donnacce senza scrupoli, delle vere mendicanti morali al sol scopo di arricchire!!!

Il copione non cambia mai, sembra un dannato cliché o una replica di “opere” dove la protagonista assoluta è sua maestà la donna!

Vi lascio, con una spietata intenzione di trafiggere un bel polpo e poi sbatterlo sugli scogli violentemente e senza pietà, cercando di intenerirne le carni perché … intenerirne il cuore, anzi i suoi tre cuori, è pura utopia … con qualche interessante citazione:

“Il fascino di un corpo di donna che infiamma i sensi è come l'odore della cucina … eccitante quando si ha fame, ripugnante quando si è sazi!!!”
M. Ageev.

“Le donne sarebbero più affascinanti se si potesse cadere tra le loro braccia senza cadere nelle loro mani!”
Ambrose Bierce

“La violenza della donna è nel suo fascino.”
Jean-Jacques Rousseau

martedì 5 luglio 2011

La donna e le sue stupide domande!


La donna pone innumerevoli domande perché è in costante ricerca di conferme.

Spesso pone l’uomo in evidente imbarazzo aspettandosi risposte che se date la infastidiscono.

OGNI uomo che ha avuto una relazione sa bene di cosa sto parlando!

Un maschio, quando fa una domanda, si aspetta come risposta una “vera” risposta … una femmina invece, non lo sa nemmeno lei cosa si aspetta.

Le domande delle donne sono quasi sempre stupide e quando non lo sono è perché sono dei sordidi tranelli.

Domande specifiche, mirate, diaboliche e subdole che scaturiscono risposte significative e mai disattese.

Hanno una sensibilità, un’arguzia, una furbizia, una scaltrezza, una malizia e una astuzia da fare arrossire satana in persona.

Non c’è modo di scampare, non si può tergiversare o procrastinare e la sua domanda diventerà una ghigliottina a due cm dal tuo collo!

La porti a cena fuori, paghi tu è ovvio (con felice riferimento alla parità … tze’!), passa il cinesino con la rosa e gliela comperi, le scosti la sedia, gli concedi il passo, fai in modo che sia servita prima lei e provvedi affinché la serata sia speciale … ma ad un certo punto, incombente come i tagli alle pensioni, arriva la temuta domanda: “… ma tu … mi ami???” – “NO! Florida!” S’è capita? Insomma, ti pare che un uomo si snaturi per omaggiarti tutta la sera se non ti a…spetta a letto???
Oppure: “Quanto mi ami?” – “… non lo so’ di preciso, domani vado da un commercialista, uno bravo, e mi faccio fare una valutazione!!!”
E quando ci chiedono … a bruciapelo: “Sono grassa???!” – “vedi … amore, se per vederti i piedi devi chiamare un fotografo forse qualche chiletto in più va’ eliminato!”
Ma andiamo, che razza di domande sono???!!!
Oppure, “e se io muoio?” –“brinderò alla tua salute e alla mia rinascita!”
Ma che ridicole mamma mia!!!

Una volta, in una brevissima relazione, una ragazza mi ha chiesto: “Sam, a me puoi dirlo, ti piacciono i film porno?” Io, candidamente: “Si” e lei si è imbufalita come una pazza demente e cretina senza freni! … per fortuna che a lei potevo dirlo!!!
Oppure: “a cosa stai pensando?” - “MA CHE TE NE FREGA???????????!!!!!!!!!!!!!
Se il tuo cervello è in sciopero per mancanza di neuroni perché vuoi copiare dal mio?”

Vedete, poi per loro, ‘ste genie, non è importante soltanto cosa rispondi, ma come, il tempo che utilizzi per formulare la risposta, il tono, il coinvolgimento etc. etc. etc.

Tipo: “mi ami?” … se tu immediatamente dici “si” loro ti rispondono che era una risposta automatica e forse premeditata, se aspetti mezzo secondo: “… ci hai messo troooppo tempo, perché dovevi pensarci?”
Questa è pura paranoia!

Ed è per questo che ho frequentato un corso rapido per imparare il linguaggio dei segni (quello che usano le persone mute) almeno posso dire che se ci ho messo troppo per rispondere era perché avevo un crampo alle mani!!!

La verità è che voi donne siete egoiste e che chiedete un parere esclusivamente per appagare voi stesse, come quando chiedete quale dei due abiti vi sta meglio, lui se ne sbatte la ciolla e ne dice uno a caso, perché tanto … poi farete di testa vostra!

Ed è proprio come in questo blog, tutti i post sono dedicati agli uomini con la
speranza di poter dar loro uno sfogo, un modo per disintossicarsi dalla donna, ma a rispondere e scrivere, sono quasi sempre le donne, con EVIDENTI problemi, noie, casi da spionaggio e quant’altro!

L’uomo sta in silenzio e apre bocca solo se costretto dalle stupide domande delle donne, la donna invece apre la bocca e gli da’ fiato.

“Nelle troppe parole c’è stoltezza” dicevano i nostri nonni (maschi)!

PS. Da oggi pubblicherò solo i commenti che hanno inerenza stretta con il tema e privi (soprattutto del vostro amato sarcasmo, donne) di offese, anche velate a chiunque!

Sam ... è ora di fare pulizie!!!

sabato 2 luglio 2011

La disciplina ... oggi ... 2

… che notte insonne e fastidiosa!

Miei cari, perché non ci soffermiamo sugli effetti, sui derivati e sui risultati che questo nuovo e moderno modo di “educare” sta portando?

Omettendo (forse) di specificare che qui si parla in generale e che in casi estremi bisogna essere più severi, più autoritari e più decisi e quindi tacciare la larga bocca della donna che continua a insistere di parlare senza agire, sono venuti fuori dolori e ricordi capaci si scurirci il volto e piegarci la schiena, alcuni addirittura ci hanno soffocato.
Molti commenti, per rispetto non li ho pubblicati ma eliminati, come vorrei fare con certi rimpianti ma …

“AGIRE” care signore, non significa picchiare selvaggiamente un piccolo, COME DIAVOLO AVETE SOLO POTUTO PENSARE CHE IO APPOGGIASSI LA VIOLENZA SUI BAMBINI???
LA COSA E’ MOLTO SIMILE AD UNA OFFESA!!!

Agire è un atto di negazione imperativo, dove NO non scema via via il suo significato. Privare un bimbo del suo gioco preferito può insegnare moltissime cose al piccolo.

Da un commento ricevuto ieri da un caro lettore estrapolo questo racconto per darvi il senso di ciò di cui si stava parlando.
A proposito, anche lui conosce il detto “usare la cinta” inteso come polso duro o irremovibile!

Ieri mattina, nel suo secondo giorno di ferie, ha accompagnato il suo piccolo al parco. Luca (nome di fantasia del bambino) ha appena tolto le rotelle alla sua nuova e fiammante bici. Il suo papà Gianni (idem) gli ha insegnato a guidarla bene e Luca sembra essere molto bravo e responsabile. Insieme si dirigono al parco e usciti dall’auto, scaricando la piccola bici, Luca incomincia a strillare come un ossesso perché il papà gli ha ordinato di indossare il casco. Luca sembrava impazzito dalla rabbia. Gianni gli ha chiesto di calmarsi e di dirgli perché non voleva assolutamente indossarlo! Luca risponde che se ne vergognava e che nessun’altro lo aveva!
Gianni ci parlò con calma, ma Luca non voleva sentire ragioni e tra crisi di pianto e nevrastenie tipiche dei bimbi di oggi la voce autoritaria del padre disse: scegli, o con il casco o immediatamente a casa e non usi più la bici se non con il casco!
Luca a malincuore accettò ed iniziò a scorrazzare tra i viali. Gianni lo seguiva a vista e si accorse che il suo Luca stava conoscendo un nuovo amichetto … che in realtà lo stava schernendo proprio per il casco.
Così Luca cambia strada e torna lacrimante dal papà deciso più che mai a levarsi l’odiato casco.
Senza pensarci più su, Gianni si prepara per tornare a casa cercando di coprire i lamentosi pianti del bimbo!
Ma d’un tratto delle grida di donna sferzano l’aria e Gianni voltandosi vede che il bambino che il suo Luca aveva appena conosciuto era caduto sullo spigolo di una panchina sbattendo la testa e perdendo addirittura i sensi! Gianni, insieme ad altri, vanno per prestare soccorso e malauguratamente Luca vede il sangue e “tocca con mano” il pericolo a cui suo padre, tanto tenacemente, voleva tenerlo lontano.
Gianni è stato risoluto, fermo, deciso e NO era NO, negazione, “puoi piangere quanto vuoi!”

Ma dov’era la madre del piccolo infortunato e che, per la cronaca, ora sta bene? Seduta al tavolino del bar/chiosco a fumare e chiacchierare con le amiche, ecco dov’era!

Qui abbiamo due figure: la prima molto cocciutamente e severamente ha fatto tutto ciò che era in suo potere per proteggere suo figlio; l’altra pur di non sentirlo piangere ha sottovalutato il pericolo.

Non so voi, ma io avrei voluto essere figlio di Gianni.

Il messaggio è che non c’è negoziazione per certe cose, il mondo dei nostri figli è pieno zeppo di pericoli e noi abbiamo l’obbligo di fare qualunque cosa pur di proteggerli.

E’ vero che ci sono genitori che non usano altro che le mani e a volte gli effetti sono opposti se non drammatici, ma qui si è passati da un estremo all’altro, s’è varcata la soglia del buon senso e i nostri figli vivono in un mondo ovattato, pieno di risorse, dove ogni conquista non è seguita da un sacrificio ma da una semplice lamentela ed i frutti sono catastrofici!

Una volta a scuola TUTTI mettevamo il grembiulino e il fiocchettino, ora ci sono orde di mammine tutto pepe che ritengono poco salutare essere vestiti tutti allo stesso modo perché ricorda l’uso delle divise … e ditelo che non piace a voi perché volete fare dei vostri figli dei manichini ambulanti per sfoggiare abiti costosi e di marca come ad attestare uno status, brutte egoiste senza cuore!!! Una volta a scuola ci si alzava tutti in piedi all’ingresso in aula della maestra, ora le maestre vengono ricoperte di insulti di ogni genere! Una volta a scuola si insegnava il rispetto e c’era sempre il maestro/a che ci incuteva un sano timore di fare bene e anche meglio.
E non incominciate a parlare dell’atroce conseguenza che poteva portare una bacchettata sulle mani! Non parlo di questo, anche se quando si usava non è che abbia generato ragazzotti nazifascisti o orde di moderni Hitler, anzi!
Una volta il ruolo dell’insegnante (L.T. lo confermi per me la prego!) aveva tacitamente anche una sorte di delega all’educazione.
Oggi se un insegnante mette una nota al ragazzetto che ha toccato le poppe della compagna, si ritrova madre e padre dell’irrispettoso bimbo a chiedere urlanti delle spiegazioni!!!

Qualcuno di voi mi ha chiesto che diavolo c’entrano esempi di violenza di adulti con il nostro argomento … beh, c’entrano e ci escono pure!
Quello che volevo dire è che la stessa giustizia non disciplina gli orribili atti commessi da molti e che siamo tutti contro la linea dura ma se il male viene commesso a noi ci trasformiamo in implacabili giustizieri … ecco cosa volevo dire?

I fatti lo dimostrano senza alcun dubbio, essere accondiscendenti e permissivi come le mamme moderne usano E’ DELETERIO per i figli, per le famiglie, per gli altri e per la società in cui viviamo.

Quando vostro figlio fa una marachella, chiedetevi: di cosa in questo momento non può fare a meno? Dell’amica del cuore? Una settimana senza uscire! Del cellulare? Via il cellulare dalle mani! Della Play Station? Giù in cantina e sottochiave! Questa NON è mera violenza … ma disciplina!

Invece queste dementi e sceme di guerra delle mamme moderne pensano che anche privare qualcosa può essere un atto violento!

OOOOOooooooooooooooooooh ma tutti noi come minchia siamo cresciuti fino adesso?

Tra sberle e mattarellate, tra frustate e cinghiate, tra rimproveri e severe misure ed anche se (in casi estremi) è deleterio anche questo, non è che siamo cresciuti tutti con la fissa della violenza o la paura di vivere … mio dio, io non mi considero che uno sputo d’uomo ma non sono mica venuto su' poi così male e ringrazio le sberle di mia madre e le ciabattate di mia nonna perché anche sulla Bibbia c’è scritto: “Dio disciplina colui che ama!” Ficcatevelo in testa, la disciplina fa male sennò non è disciplina e il male di cui parlo NON E’ FISICO!!! Non sempre almeno, ad esempio una sana sculacciata sui glutei attesta fermamente qualcosa, fa un certo dolore fisico ma non può essere paragonato ad una cinghiata!

E chiaro adesso?

Non c’è giorno che passa che non si sentano certe storie: il papà mette in punizione sua figlia 14enne perché, sebbene lui le avesse vietato di andare in giro come una puttana, lei ha disobbedito più e più volte! Così le vieta di uscire per una settimana. Bene, ma poi al suo rientro inatteso il papà vede che sua figlia è in camera sua con le sue amichette a smessaggiare: “odio mio padre” a tutti gli amici di Facebook. Così, urtato chiede alla moglie che diavolo succede e lei: “tu le hai vietato di uscire mica di ricevere gli amici a casa!”

Ecco, questo sono le donne, lo sono sempre state e sempre lo saranno!

E questa è per gentile concessione di Sam, dritta dritta dal suo atroce album dei ricordi!

Da piccolo mi ero impuntato a non mangiare i fagioli. Non li avevo manco assaggiati e così, per stupido capriccio, incominciai a battere i pugnetti sul tavolo pretendendo di mangiare qualcos’altro. Con calma mia nonna mi disse: “Sam, almeno assaggiali, ci ho lavorato tutto il pomeriggio, fanno bene e sono buonissimi, guarda c’è anche il pane abbrustolito come piace a te …” Ma io, stronzetto, continuavo a PRETENDERE altro. Così mia nonna, stufa di certe cose, mi prese per la manina, mi accompagnò al letto, mi mise il pigiamino, mi rimboccò le coperte e … NON mi diede il solito bacio! Io ci rimasi così male che mi resi subito conto d’essermi comportato male! Ma poi, alla chetichella ecco la dolce mammina che mi viene a dare una fettina di pane con burro e marmellata!

QUESTO SECONDO VOI E’ EDUCATIVO???

NO!!! Perché l’ho spuntata io e alla fine ho avuto quel che volevo!

E credetemi, ve lo dico dal profondo del cuore, se mia nonna non mi avesse negato quel consueto bacino io non avrei capito nulla di quell’insegnamento!

Ma oggi, alla faccia delle donne moderne (e non mi riferisco assolutamente a chi su questo blog mi ha contrastato stile Gattuso sugli stinchi, ma a quella categoria di donne che vizia a sproposito i propri figli ghettizzando e boicottando il NO) mi faccio una bella pasta fatta in casa (da me), le “sagne”, così si chiamano e le cuocio a fuoco lento in una casseruola di coccio con un deliziosissimo sugo con fagioli borlotti e di quelli “con l’occhio”, due belle cotiche e un bel grazie alla nonna, che con la sua disciplina mi ha anche insegnato a mangiare tutto senza fare troppo lo schizzinoso.

Oggi invece voi donne moderne ai vostri figli gli date i “teneroni” con la faccia dell’orsetto raffigurata sopra … mah!