sabato 21 agosto 2010

La frenesia d'esser donne.


"Frenesia": sostantivo "femminile"! Ovvio!
La frenesia è un atteggiamento legato all'isteria (altro sostantivo "femminile"),è una sorta di mania furiosa e qualche dizionario si spinge un po' oltre, incontrando il mio accordo, definendola una specie di "pazzia" (il RE dei sostantivi "femminili").
Ma evitando una analisi logica del termine, io credo che ci siano donne che manifestano questo o questi sintomi meglio di chiunque altro. Non c'è competizione!
Le vedi al supermercato che agitano "freneticamente" i carrelli e si destreggiano con irruenta pazzia tra peperoni e melanzane. Poi le osservi guidare sprezzanti del pericolo, ed anche delle regole in materia di circolazione. Quando giungono a casa le vedi correre, le porte vengono obbligatoriamente sbattute e se voi, mariti o compagni, vi trovate sulla poltrona spiccate un salto con paresi facciale aggiunta dallo spavento. E quando le chiedete: "che c'è amore???" Lei, come se avesse un dotto della bile supplementare, vi sommergerà di nevrosi e pazzia!

Ma si cambia pagina, ed ecco che vedi le stesse, sedute al tavolino di un bar a fumare con le loro annose amiche. Le vedi fare jogging, portare a spasso l'immancabile sacco di pulci/fabbrica escrementi/sfasciatimpani di cane! Le vedi passare decine di minuti o addirittura ore dal parrucchiere/estetista/remeis en forme!

Ma come faranno mai le donne ad avere così tante attività nell'arco di 24 ore?
Provateci voi maschietti.
Noi renderemo letterale il termine "Jogging" che proviene dal "procedere a balzi!"
Per adesso, ma solo per adesso, ode alle donne ed al loro spiccato senso organizzativo.
Ed anche, se mi è concesso, un suggerimento: prendetevela più comoda, cercate la serenità, e non prendetevela sempre con noi se percorriamo una strada a senso unico nel giusto senso ... e voi, ovviamente, no!

sabato 14 agosto 2010

Il "costo" di una donna ed i diritti che essa rivendica!


Politica in profondo turbamento, all’orizzonte il voto anticipato, il popolo che ha la faccia come un punto interrogativo, le tv e la stampa che impazzano dividendosi, ma non troppo, tra innocentisti e colpevolisti; ma alla fine si “misurano” i silenzi, le bugie, i botta e risposta stile bambina con le trecce ed i capelli rossi ed un mare di lentiggini con immancabile salopette, contro bimbo con capelli a caschetto e sguardo da infido maligno. Il subbuglio è nell’aria, l’agitazione presagisce crolli o ulteriori crisi, c’è fermento e scompiglio e sembra che un intero Paese abbia la testa girata verso una sequenza d’immagini interessanti ma pietose, verso sotterfugi clamorosi e menzogne poco credibili! Sembra che tutta l’attenzione sia data ad un appartamento di Montecarlo alle cui fondamenta si trovano frodi, inganni e furbetti. Immagino il nostro caro “Stivale” visto dall’alto, su di esso un colorito popolo di Italiani, hanno tutti la testa girata nella stessa direzione ed i loro volti sono preoccupati e tesi. Alcuni governi d’oltreoceano hanno usato simili “distrazioni” per distogliere l’attenzione del popolo da fatti ben più seri. Non so se questo è anche il nostro caso, non lo so.
Ma a cosa si deve tanto turbamento? Il caso attuale è quello che vede protagonista Gianfranco Fini e come co-protagonista, ma in lista per l’oscar alla migliore attrice non protagonista, Elisabetta Tulliani. Lei già ex compagna del Sig. Gaucci sembra aver dato il “la” a rivelazioni o situazioni che hanno destabilizzato la poltrona del Presidente della Camera. Questa è una osservazione personale: ma la Tulliani se li sceglie tutti brutti o tutti ricchi? Sembra infatti, che scartavetrando vecchie ruggini con la Signora Tulliani l’ex patron del Perugia calcio stia dicendo la sua con evidente sete di vendetta per essere stato “fregato” (parole sue) da una donna a cui lui aveva destinato un’immane patrimonio ed addirittura la metà di una vincita al “Superenalotto” di ben 2,4 miliardi del vecchio conio. I “benefici” derivanti dal Sig. Gaucci ebbero, a suo dire, un ampio spettro d’azione, coinvolgendo, arricchendoli, anche la famiglia della Sig. Tulliani. Tra i due, per la cronaca, ben 24 anni di differenza … come dire … trovarsi “un buon partito”! Ma le donne giovanissime che “gravitano” intorno al Sig. Gaucci ce ne sono davvero tante, tutte giovani, belle e “conseguentemente” ricche. Che caso!
Una donna può arrivare a costare davvero tantissimo, che se si trattasse solo e sempre di soldi e beni materiali, allora “chissene”, ma quando si va oltre e le privazioni sono figli, amore e famiglia, il costo s’innalza di molto e gli zeri si sprecano.
Un’altra poltrona illustre ha tremato a causa di una donna, anzi direi che ha sobbalzato; quella del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a causa degli intercorsi con la Sig.ra Patrizia D’Addario escort pugliese. Ricordate?
Che dire dell’ex Presidente degli Stati Uniti il Sig. Bill Clinton e la sua … come dire … “sotto” segretaria?
Ancora, tutta la Nazionale Francese di calcio destabilizzata da una puttanella minorenne in cerca di fama e successo, che prima s’è ripassata alcuni calciatori nascondendo la sua reale età, poi dopo averli ricattati ha spifferato tutto facendo rischiare addirittura il carcere a Franck Ribery. La bimbetta facile, di nome Zahia Dehar, ha anche ammesso di aver detto loro di avere 18 anni. Ed ora per lei, si sono aperte le porte del successo. Non importa come, ne a cosa s’è ricorso per raggiungerlo. State a vedere che tra qualche mese dice pure d’essere incinta e quindi, ancora una volta, “conseguentemente” ricca!
E Tiger Woods e le sue tante amanti? Dopo che ne è uscita una si sono affilate in ben 7, ed altre ce ne sono ancora a surgere il dolce nettare del successo, dello star business e dell’apparire.
Le donne. Sotto i loro colpi ben assestati e zeppi di astuzia creano imbarazzo nei governi, distruggono gli uomini più potenti del mondo e fanno tremare e cadere intere giunte comunali, le amministrazioni regionali, nazionali di calcio, presidenti e tanto altro. Lo fanno per sete di protagonismo, di soldi, di vendetta e di desiderio di imporsi.
Certo, è deprecabile il comportamento maschile che cede sempre e comunque agli sguardi ammiccanti della tettona di turno, ma se loro poi si sentono violate, perché denunciano certi comportamenti SEMPRE dopo aver avuto rapporti con il potente da ridurre in rovina? Bella domanda vero? In fondo, con un pochino di cinismo, possiamo dire che l’uomo in realtà ci guadagna un orgasmo e pochi minuti di sesso; viceversa la donna ci guadagna in notorietà, in soldi, fama e successo. E ripeto, non importa se hai venduto il tuo corpo per svettare, basta che si parli di te e che per farlo fiocchino gli euro in abbondanza!
Guardate che io ho citato solo pochissimi esempi, quelli più “chiacchierati” degli ultimi tempi, ma la storia insegna che moltissime sono state le prede di belle donne ridotte all’osso in cambio di fugaci emozioni.
Ritengo che la prostituzione non sia soltanto l’atto di vendere il proprio corpo sui marciapiedi. Oggi, e da sempre, le donne danno il loro corpo in cambio di qualunque cosa. Un trasferimento, un aumento, una promozione, una macchina nuova, una casa nuova, una piscina, una vacanza, una lavatrice e tanto, tanto altro. Ci sono miliardi di donne che sono ferme, risolute e caste. Donne fedeli, che non si svenderebbero per nulla al mondo, ci sono donne che hanno una levatura morale da fare invidia ai più, ma purtroppo loro sono inevitabilmente “dietro le quinte” e giocoforza, ciò che salta all’occhio è lo smodato desiderio di arricchirsi senza neppure alzare un dito.
Quando incontro una donna che ostenta la sua classe, la sua ricchezza ed i suoi possedimenti, io, non posso fare a meno di chiedermi: “è tutta farina del suo sacco? Avrà mai lavorato un giorno per avere ciò che ha?”
Qui, ci tengo a precisarlo, non si parla di tutte le donne care signore, ma di quelle che vi rappresentano, di quelle che stanno seminude sulle copertine ad inneggiare a DIRITTI INSINDACABILI, quali il mostrarsi nude e “giocare a fare le sexy” (come dice Ilary Blasi), di quelle che non sanno stare sedute composte ma fanno di tutto per mostrarsi in tutto il loro splendore.
Ho parlato di diritti. Ce ne sono molti, alcuni di essi li abbiamo (spesso noi uomini a beneficio di tutti, donne comprese) ottenuti dopo spargimenti di sangue, battaglie e dolorosi percorsi. E’ bello avere dei diritti, ma essi, quasi sempre, terminano dove iniziano i diritti altrui. Un esempio: ho un vicino di casa che possiede un volpino. Lui ha il diritto di avere un cane. Ma lo lascia abbaiare come un demone incavolato a tutte le ore della notte, non pulisce mai i suoi escrementi e lo lascia tutto il giorno da solo. Io non ho più riposo e questo diritto mi è stato tolto. Vi è chiaro?
Le donne hanno preteso il diritto a mostrarsi come vogliono, ma la loro volgarità può offendere qualcuno. Ero all’Autogrill, pausa caffè, entra l’allegra famigliola con bimbo nel carrozzino ipertecnologico. Lei si china per accudirlo e tra i pantaloni a vita bassa ed una risicata magliettina, ecco apparire un tatuaggio con su scritto “FUCK ME” ed una freccia che indicava il sedere. Bene! Lei ha il diritto di tatuarsi ciò che vuole ed io ho il diritto a ritenerla una sporca e volgare sgualdrina. Certi diritti vanno assolutamente trattati con le dovute cautele, non trovate?
Se poi c’è lo squilibrato che allunga le mani, certo non ne ha diritto, ma di certo è un rischio che si corre e che si è tenuti a mettere in conto.
Tu, uomo, vai in giro e baci sulla bocca il tuo compagno? Non ti lamentare se poi c’è il cretino che ti urla dietro appellativi offensivi. Tu, donna, vai in giro come una prostituta? Non ti lamentare se poi ti scambiano per una di loro. Noi ci presentiamo al mondo con ciò che siamo, lo facciamo attraverso “biglietti da visita” invisibili, sono il nostro linguaggio, il nostro camminare, il nostro rispetto delle regole, il nostro parlare, il nostro tono di voce e tanto, tanto altro ancora. E mi vengono in mente altri casi su cui si potrebbero aprire milioni di dissensi, ma non offendo nessuno ed utilizzo il diritto di dire ciò che penso. Il 20 luglio del 2001 a Genova, Carlo Giuliani ha perso la vita dopo esser stato colpito da un proiettile. Aveva ogni diritto di manifestare, ma non in quel modo. In quei giorni decine e decine di innocenti sono stati vittime di cretini armati che hanno terrorizzato la città in nome di ideali ai quali neppure credevano fino in fondo (vedi scarpe Nike e giacconi Monclair dei manifestanti). Negozi tirati su a forza di braccia e sacrifici, auto acquistate a rate, giardini, pali della luce e molto altro hanno visto la furia e sopperito alla violenza di chi non ha esercitato un diritto nel giusto modo. Ed aggiungo, non vuoi rischiare la vita? Non minacciare un Carabiniere armato con un estintore. Sarà cinico e freddo il mio commento, ma è assolutamente circoscritto agli atti ed alle loro conseguenze.
Ed il caso Sandri? Lo ricordate? Un tifoso, descritto come il classico ragazzo che non farebbe male ad una mosca, che però insieme ad altri, ha dato vita in un Autogrill ad una rissa che poi è sfociata con la disgrazia e la sua ingiusta uccisione. Ma anche qui, bisogna chiedersi, se chi va in giro con mazze, coltelli e sferrapugni abbia davvero tenuto conto dei pericoli che correva. Se te ne stai tranquillo, eviti le zone calde, non ti immischi nelle zuffe e tifi in modo civile, certo è davvero difficile che un poliziotto ti spari!
Tornando ai diritti ed ai suoi costi, le donne che sono sul palcoscenico e che rappresentano la categoria, stanno svilendo l’immagine femminile. Si svendono al miglior offerente e poi gridano che non vogliono essere trattate come “donne oggetto”, valle a capire!
C’è anche qui un evidente abuso di un diritto. Se ne vuole solo la parte più comoda e si pretende che semmai i propri diritti vadano a pestare i diritti di un altro, l’altro deve anche stare zitto!
Tutti questi esempi per mostrare ciò che troppo spesso non diciamo. Non ne abbiamo il coraggio. Ma sono molti che ascoltando le ultime, troppe, notizie del solito folle che violenta una donna, si chiedono: “cosa ha scatenato questa follia?” Si amplifica sempre e solo il folle e deprecabile gesto, ma non se ne studiano le cause, che invece potrebbero addirittura arginare i casi e ridurre i comportamenti a rischio. Ed aggiungo: se vai in una discoteca mezza nuda, esageri nel bere e forse qualcos’altro, ti “strusci” al primo che capita, te lo baci e lo tocchi e poi, dopo averne visto un altro lo molli come un due di picche, non devi aspettarti nient’altro che gesti di disappunto. Un ragazzo intelligente ti scanserà in malo modo considerandoti per ciò che sei e schifandoti per esserti presa gioco di lui, un ragazzo alticcio, fuori dall’alcool o da droghe, non regge e commette l’indicibile. Donne, il vostro mostrarvi nude e provocanti, non è un gioco, non lo è più!!! Non ascoltate articoli assurdi come quelli riportati da Vanity Fair dove la iena Ilary Blasi vi invita a ritenere un vostro diritto a spogliarvi ed a giocare a fare le sexy. Prima di tutto lei è sposata e dovrebbe “fare la sexy” solo con suo marito, e poi lei ha le guardie del corpo e voi no! Non è un gioco ed è un comportamento a rischio. Quanti casi devono ancora farci rabbrividire per convincervi che potete vestirvi come vi pare ma che questo comporta dei rischi???
Nel mondo ci sono persone che non riescono a controllarsi e che non sanno reagire ad un rifiuto dopo essere stati portati al limite del decente. Dovete realizzarlo e devo aggiungere che un minimo di contegno non guasterebbe affatto.
Riflettete donne, chiedetevi quanto valete davvero (e non come lo slogan delle creme) chiedetevelo davvero. E riflettete anche sui diritti che tanto rivendicate!

venerdì 13 agosto 2010

Spiaggia negata agli uomini!


Sulla scia del precedente post: ributtante, scandaloso, sessista, schifoso, infame, discriminatorio, femminista, presuntuoso, illegale, anticostituzionale, contro ogni sana forma di civiltà e di rispetto, irriverente e questa, è una minima parte di ciò che penso!
VERGOGNA DONNE, VERGOGNA!!!
E se fossero stati gli uomini a farlo?
Ogni tanto fatevele delle domande!

Che abominio!

Attacco all'uomo!


"Alla larga dall'uomo che ti dice "copriti"!(Vanity Fair), "Svegliati maschio"(Panorama),"L'uomo? Può nuocere gravemente alla salute!"(Grazia),"A letto con il nemico!"(Vanity Fair) ... e tanto altro sulla carta stampata; ma davvero MOLTO altro.
"Bastardi!", "La rivolta delle ex", "Sex and the city", "Desperated Housewife" etc. sulla tv.
Nei salotti bene, per le vie, tra amici ed ormai dappertutto, sembra che l'unico, appassionante e "caloroso" tema discusso sia un ferreo, indiscriminato e, spesso volgare, attacco alla figura del maschio.
Prima di dire che questa mia affermazione è esagerata o amplificata, fatevi un giro su internet nei vari blog "al femminile", leggete con più spirito d'osservazione tutti i giornali, anche i quotidiani, guardate i tg e scoprite nuovi programmi televisivi e vi assicuro che sarete d'accordo con me. Ma perchè tutte le donne, quando hanno modo di dire la loro, devono sempre sottolineare le bassezze maschili? Cosa ci guadagnano e quanto deve essere forte il disprezzo per noi? Perchè il femminismo filoamericano è stato accolto con tanta eccitazione dalle donne di tutto l'occidente? Ciò che volevano l'hanno ottenuto, ed anche di più direi! Perchè allora ci detestano tanto? E perchè l'uomo non contrattacca chiedendo di essere più realiste e riflessive? Perchè l'uomo fa "spalluccie" e se ne infischia? Io leggo moltissimo, tutto ciò che trovo, questo mi aiuta ad avere una discreta "visione d'insieme" e, certo di non scadere nell'esasperazione, trovo che esista una corrente invisibile, una scia di pensiero profondamente arroccata ad uno spirito di ribellione proprio della donna. Ricordate Eva?
Charles Baudelaire ebbe a dire: "Le donne ... si concentrano sul maschio con un impegno così totale da riuscire spesso a sconfiggerlo quando lui pensa ad altro"
In tutto cio che leggo, ascolto e seguo, saltano alla mia attenzione vocaboli davvero identificativi: "Sconfiggerlo", "indebolirlo", "tacciarlo", "isolarlo", "superiorità", "deficente", e mille altre assurde argomentazioni. Quindi, mi dico, la guerra tra sessi è più viva che mai! In contrasto con ciò che si vorrebbe affermare in merito all'uguaglianza!
Io vedo un ridicolo armeggiare atto ad esaltare la figura della donna, come se ce ne fosse altresì bisogno; vedo un mondo fatto su misura per le donne dove le è concesso tutto al minimo costo, vedo icone dello spettacolo che invitano altre donne a diffidare dell'uomo che le consiglia d'essere più coperte, perchè ... parole sue: "Abbiamo diritto di giocare a fare le sexy!", vedo il tg dove viene riportata la news che ci informa che la Polizia di Stato offre un nuovo servizio alle mamme che si recano in spiaggia con prole al seguito; servizio nobile da parte della Polizia di Stato, ma perchè "aiutare" le mamme in un compito che dovrebbe essere loro spontaneo come respirare? L'altro ieri ero in spiaggia, acqua fino ai fianchi e mani incrociate dietro come anziani depressi. Mi lasciavo coccolare dalle onde e nel frattempo osservavo un gruppo di quattro donne che si sono incontrate ed hanno inizato a parlare male del genero di una di loro, lo hanno infamato così tanto che la metà bastava ed avanzava. Un ora! Un ora intera, non hanno fatto altro che infangare l'identità di quell'uomo! In tutto questo, il figlioletto di una di loro s'è allontanato senza accorgersene per oltre 150mt! Quando alla madre è tornato uno straccio di barlume di luce nel cervello, s'è portata la mano al cuore ed ha iniziato a balbettare e piangere. Poi stanco di tanta schifezza gli ho indicato dov'era suo figlio. Lei le è corsa incontro e l'ha pure sculacciato! Tornando, rivolta alle sue compagne di diffamazione, dice: "Ca..o!!! Ci vogliono occhi da tutte le parti!" A parte la parolaccia che ci indica la misura morale di quella donna, ma loro in totale di occhi ne avevano ben otto, e mi chiedo come sia possibile che ben quattro donne abbiano trascurato un piccolo per così tanto tempo! Poi piangono se vengono rapiti, scompaiono o peggio!
Tra le donne io vedo un'infinità di contraddizzioni. Un amico mi ha raccontato che ieri era in fila al supermercato e due donne gli si avvicinano, una dice: "Signore, la mia amica è in attesa, ci fa passare?" Lui essendo un mio fan le ha risposto: "In attesa di che???" Perchè a vederla non sembrava proprio essere incinta. Forse era al terzo giorno. Ma in realtà c'era una cassa dedicata specificamente proprio alle donne in dolce attesa, ma loro distratte e presuntuose volevano passare avanti nonostante tutto. Potete solo immaginare come lui sia stato sommerso da ingiurie d'ogni tipo. AAaaah, se ci fossi stato io!!!
Un'immane quantità di pretese, di richieste e fastidiose rivendicazioni ci vengono rivolte ogni istante. Auto al femminile, parcheggi riservati (quelli per gli handicappati ... ops, anche per le donne in dolce attesa), prodotti per facilitare ogni operazione delle donne, dal cucinare, al lavoro, alla pulizia, all'organizzazione, alla gestione del tempo libero etc, casse dedicate, conti bancari dedicati, pensioni anticipate, assunzioni vantaggiose, tv rosa, giornali e libri rosa e tutto deve gravitare intorno al pianeta donna! Sempre accontentate, puntualmente da noi uomini, così tanto bistrattati e schifati.
Ormai non possiamo più nulla, dobbiamo rassegnarci ad essere al servizio di sua maestà in silenzio e con lo sguardo basso.
Mi chiedevo inoltre, come mai le donne amano così tanto avere dei cani e non dei gatti? Perchè i gatti non si sottomettono, invece i cani gli ubbidiscono e si mettono a cuccia al loro ordine. Forse è proprio a questo che arriveremo, oppure ci siamo già arrivati.

martedì 10 agosto 2010

"Se bella vuoi apparire ...


... un pochino devi soffrire!"
E’ sabato pomeriggio, mi trovo ospite di amici con figlie tra i 25 ed i 27anni. Sono le 14,30, abbiamo appena terminato il pranzo, quando le due “cocchine”, come vengono simpaticamente chiamate, si alzano da tavola (senza neppure accennare a presentare le loro scuse) e si recano nelle loro camere. Tra tazzine di caffè, bicchierini di “ammazza caffè”, tovagliolini torturati da dita nevrotiche e la signora di casa che si appresta a riordinare, aiutata (goffamente) dal marito, … capisco che le due lady si preparano per una serata speciale. Prima hanno una “passe” con i “raga”, poi hanno appuntamento al bar “la fuga” per un “pre-dinner”, poi si va’ tutti a cena dalla “piadineria la sfiziosa”, poi “troppo ci si rilassa” con un “after dinner” e poi si giunge in “disco” per il resto della nottata. Questi i piani! Abbiate indulgenza, ma se una mia ipotetica figlia mi parlasse in quel modo, io la porterei da uno bravo a fargli dare una bella “resettata”!
Si incomincia a sentire il sibilo dei phon e chiedere di usare il bagno in quel momento equivale ad una bestemmia in chiesa! Ma dopo un penoso periodo d’attesa ed una vescica urlante, svuotata stile manichetta dei pompieri, ed orbite degli occhi come se sotto anestesia, loro compaiono con tutto il loro splendore (?). La più grande, quella che va all’università e prepara una tesi sulle relazioni interpersonali ma che per farla parlare la devi percuotere, è “svestita” senza alcun pudore … (almeno una volta le ragazze si svestivano una volta fuori di casa per non subire un bel calcio d’effetto interno o collo pieno dal loro papà!); scollatura … ma che dico scollatura, aveva una striscia di tessuto che le cingeva il torace e rimarcava in modo insolente le forme del seno. Pantaloncini semi invisibili che costringono chi li indossa ad una radicale depilazione delle parti intime e, udite udite, tacchi da 12cm!!! Borsetta iperfirmata, accessori vari, tipo 11 milioni di braccialetti … irrinunciabile quello “dell’equilibrio”, dote che francamente …! Avreste dovuto vedere i capelli; avete mai osservato i pupazzetti della “Playmobil”, ricordate i loro capelli? Erano così perfetti che trovare una doppia punta era utopia!
L’altra, la più piccola, aveva un’aria più … come dire … sbarazzina. Se non fosse che i suoi abiti sembravano disegnati da Tinto Brass!
Si accingono ad uscire … ma devono ancora passare al “Bancomat”. Improvvisamente colui che per tutto il pranzo avevano indicato a mezza bocca, con strani mugugni, del quale non mostravano il benché minimo rispetto ed a cui si rivolgevano con strani suoni mimando di “passare l’acqua”, viene chiamato “papi”. Gli si strusciano addosso come gatte in calore e gli sfilano un bel 50€.
Lui mi guarda compiaciuto e dice: “… le mie bambine!”
Bambine???????????????
A me non sembravano molto innocenti, anzi ho avuto l’idea che si preparassero per un festino a base di coca e sesso!
Uscendo, la più grande, ha un problemino: le si spacca il tacco sull’uscio di casa! E quella “bambina” inizia ad imprecare come un’alienata squilibrata! La madre prontamente lascia i piatti nel lavello e di corsa la “soccorre” aiutandola a risollevarsi (scena patetica davvero) ed aiutandola a scegliere un altro paio di “12” da inserire in quel già triste panorama di colori male assortiti. “Ora devo rifarmi il trucco!!!” grida lei con voce da insana! “Il trucco?” E lo chiami trucco??? Io ho avuto l’impressione di conoscere due persone, non la riconoscevo, era un’altra. Era così truccata che per ripulirla altro che i dischetti di cotone … bisognava bonificarla con l’idropulitrice!!!
Poi il pomeriggio, un po’ movimentato a causa dell’incidente occorso alla bellona, va’ avanti ed i genitori … chissà perché … si sentono in dovere di “giustificare” atteggiamenti e manie non proprio appartenenti a chi è sàvio! “Sono altri tempi” mi dicono, “l’odierna società impone loro queste regole” aggiungono, “se andassero vestite come noi negli anni 70/80 sarebbero derise” … (già, invece oggi vengono stuprate!).
Ma che eresie devo sentire! Davvero volete credere che oggigiorno NON E’ POSSIBILE vestirsi in modo decoroso? Ma andiamo!
Apparire sembra essere l’unica vera condizione necessaria per vivere. Seni e sederi rifatti a tenera età, piccoli difetti fisici “cancellati” dal chirurgo plastico, abiti scomodissimi ma puntualmente indossati ad ogni occasione e poi, cosa da veri ed autentici dementi, il continuo privarsi del cibo! Fino a sfociare in serie patologie che mettono a rischio la vita. Ogni centimetro della donna di oggi è sottoposto a manipolazioni o camuffamenti per apparire al meglio! Qualunque sia il prezzo!!!
Ma poi è arrivata la fatidica domanda che pregavo il buon Dio non mi venisse rivolta dai miei “amici”: “tu cosa ne pensi?” Io mi sono limitato a suggerire loro di cambiar discorso, sarebbe stato inevitabile per me esternare il mio dissenso!
Io la penso così: voler apparire può anche essere considerato un diritto e va bene! Ma come altri diritti ha con sé dei rischi. Parlare è un diritto, ma esagerare nel farlo e farlo in modo inadeguato può portarci a serie “controindicazioni”. Capito il senso?
Oggi apparire significa esagerare! Una volta apparire faceva scuola! C’era una vera liturgia che si susseguiva da generazione in generazione, dove madri e nonne, con buon senso insegnavano alle giovani donne l’arte di esaltare le proprie doti in modo impercettibile ma efficace! Personalmente ritengo una donna bella solo se, un giorno (e non questa sera), magari dopo un lungo corteggiamento ed un onorevole matrimonio sia io a scoprirla! Sia io con il mio amore e la mia assetata curiosità a svelare le doti di una donna che amo in tutta la sua genuina bellezza. Ma prima di tutto deve essere lei a considerarsi bella per qualcuno, senza ricorrere a bassi sotterfugi, senza ritagliarsi il corpo come una figurina, senza imbrattarsi di prodotti inverosimili!
Andiamo!!! Io non voglio addormentarmi con la Schiffer e svegliarmi con la Mussolini!
E ne ho anche per questa bella compagine di bamboline raffiguranti androidi senza vita di maschi che si depilano, si rifanno le sopracciglia e si fanno le lampade. Siete ridicoli!!!
Fate i maschi, siate quello che siete ed accettatevi anche per i vostri difetti fisici. Si, insomma, io avevo un amico da ragazzino con un naso così grande che se al mare faceva “il morto” sembrava uno squalo, ma poi s’è sposato una ragazza bella come il sole, e non nel senso che ti inaridisce dentro, bella proprio!
Un altro mio amico era così peloso che per farsi la doccia aveva bisogno delle spazzole areate per pulire i cerchioni delle auto, ma ora è sposato con la 50enne più bella del paese. Oggi! A vent’anni era una cozza … ma adesso!
Insomma la diversità è una prerogativa alla bellezza, al fascino, al sano apparire. E non è necessario “soffrire”, ma è necessario apprezzarsi con sportività ed imparare a convivere con i nostri difetti.
Ok, se poi vi capita d’essere brutti e repellenti alla vista come me, fatevene una triste ragione e andate avanti percorrendo le vostre strade … ma di notte però.

mercoledì 4 agosto 2010

Le donne e lo shopping.



Care signore, qui c’è da sbizzarrirsi! Le donne e la spesa, le donne ed il risparmio, le donne e le carte fedeltà, le donne ed i carrelli, le donne ed i buoni sconto, le donne e le loro borse, le donne ed i centri commerciali, le donne e la cassa, le donne e le carte di credito, le donne e lo shopping!

Iniziamo per ordine: le donne e la spesa, andare a far spesa per le donne non è un semplice atto al fine di rifornirsi del necessario. In questa azione, che noi maschi definiamo un’immensa scocciatura, loro vedono un’irrinunciabile occasione per uscire e per guardare le 34mila vetrine tra l’uscio di casa vostra ed il supermercato. Fare la spesa per la donna è come “essere” qualcuno. Perché altrimenti, conservano “solo” le buste con su’ stampate le griffe più di voga?
Un po’ come dire: “sono troppo avanti, ho fatto la spesa da “Prada” invece tu, te ne vai in giro con la bustina del “Globo”!” Anche la scelta dei prodotti è il risultato di decine di minuti spesi a leggere etichette, a valutare pesi e misure e, soprattutto, a considerare l’impatto ambientale di ciascun prodotto; solo che poi, uscendo dal supermercato ed aspirando asmaticamente una bella Marlboro, la gettano via strafregandosene dell’impatto ambientale. E avete mai visto quelle che, alla domanda della cassiera: “ha bisogno delle buste?”, rispondono sdegnate, come Mozart innanzi ad Enrico Ruggeri: “le ho già, (pausa) grazie!” E poi tirano fuori dalle borsette buste invisibili, piegate 8mila volte, nascoste come acari e che necessitano di un ingegnere aerospaziale per “deconfezionarle”, innanzi al più profondo imbarazzo dell’immancabile marito appoggiato al carrello stracolmo, come un soprammobile!
Le donne ed il risparmio, esse comprano le fettine di carne … taglio, come dire, “base”. Non le sceltissime, costano troppo. Comprano l’insalata in busta perché così risparmiano l’acqua (per carità, non la scocciatura per servirla), acquistano “4salti in padella” per risparmiare il gas e dare una mano all’ambiente, e … per carità … mica perché oggi non si dedica “mai” il necessario tempo per cucinare pasti genuini e ben fatti. La donna si sente una risparmiatrice se risponde positivamente alle promozioni, a pubblicità ingannevoli, a sconti incredibili ed a prodotti di super marca … ma che, per carità, … "oggi stanno a 1cent in meno del solito!!!". Poi, come la superstar Madonna, se vedono prodotti di bellezza venduti a 16mila€ al grammo, non possono fare a meno di acquistarli. Il pesce? Surgelato! La verdura? Surgelata! La carne? Preparata e surgelata! Il pane? Confezionato e già affettato! Le bevande? Quelle già fresche! La frutta? Meglio gli sciroppi o i budini o i frullati o le creme o i succhi! Questo me lo chiamate risparmio? Mia madre con un piede di lattuga tirava fuori delle fantastiche insalate saporite, fresche e dall’alto potere nutrizionale ed oggi, se non compri le insalate già pronte all’odore di piede amorfo ed affaticato, non capisci niente!
La carta fedeltà! Forse per talune il concetto di “fedeltà” è un tantino offuscato. Essere fedeli ad un negozio, significa fare spesa “solo” in quel negozio, ma guarda caso le donne hanno nel loro mega portafoglio 11 milioni di carte fedeltà. Ma così rendete “ogni” negozio cornuto ed anche mazziato! Perché le donne accettano la carta fedeltà se non vanno “fedelmente” a far spessa nel medesimo negozio? Perché più carte ostenta dal portafoglio e più è una “tipa”? Perché??? Per non parlare poi dell’imbarazzo, ormai passato inosservato, nel presentare alla “Conad” la carta fedeltà della “Coop”.
Le donne ed i carrelli. Io mi chiedo: già faticano a dare una direzione ai loro veicoli a motore, forniti di indicatori di direzione ("frecce" per le donne che leggono), freni, servosterzo etc. figuriamoci come essere cosi folli da mettere in mano ad una donna un carrello guidato a mano! Mannaggia! Li lasciano SEMPRE in mezzo alle corsie e, se ti permetti di spostarli perché devi passare, ti guardano stile “Carrie, lo sguardo di Satana”! Schiaffano i loro piagnucolosi mocciosi sul seggiolino del carrello e poi li abbandonano letteralmente per decine di minuti, fino a che un altoparlante le annuncia che loro figlio, disidratato ed umiliato già in tenera età, le aspetta al “punto d’ascolto”!
I buoni sconto, sono la più grossa stupidaggine dell’universo. Loro, le donne, non lo hanno ancora capito. Perché? Perché se hanno il buono per il detersivo per i panni, si illudono d’aver “risparmiato”, ma in realtà poi spendono 78€ per una crema idratante, antiage ed antirughe supersofisticata!
Le borse delle donne! E’ come un calderone di oggetti, munito di una spire frantumatrice occulta che sframmenta e disintegra le cose! Questi i tempi: per tirare fuori il portafogli … 3 minuti e 56 sec., le chiavi della macchina 12 min. netti. Le chiavi di casa, 7 lunghissimi minuti! Il rossetto? 1 secondo (compreso l’applicazione nevrotica davanti allo specchietto retrovisore centrale interno, mentre ignorano che un 747 le stà atterrando dietro!!!!!) E poi, fateci caso, lo stato della borsa di una donna è costantemente nel disordine più disumano. Se non fosse mai toccato potrebbe generare vita come la teoria del Big Bang; ma quando si ricorda una donna di dare una parvenza al proprio “accessorio”, la borsetta, di normalità? Dopo aver pagato il conto! Nel momento in cui il cliente successivo si vede “trainata” la sua spesa in mezzo, sconsolatamente, ai prodotti della donna prima di lui, intenta a riordinare la sua maledetta borsa! Tempismo perfetto!
Le donne ed i centri commerciali. Per la donna, il centro commerciale è come “l’area 51”, ricca di misteri! Quando vi giungono, parcheggiano occupando 12 posti e con fretta, tipo dovessero partorire, vi si recano con sprezzante e disillusa “corsa”. Per le donne, passare una giornata intera in un centro commerciale, equivale ad una fantastica giornata. Per un uomo invece, è come portarlo in un negozio di carte da parati e costringerlo a dire la sua sugli stili esposti, o portarlo di peso a scegliere il vestito per lei, oppure portarlo ad un museo d’arte moderna, oppure ad un salone di bellezza per sole donne! Io preferirei camminare sui carboni ardenti con le gengive e la lingua! Sarebbe meno noioso e doloroso!!! Ne conoscono ogni dettaglio, guardano OGNI articolo prodotto sulla faccia della terra e ne decantano, stizzose, le peculiarità! Insomma uno strazio senza fine!
Le donne e la cassa, un’accoppiata irrispettosa del genere umano! Non possono fare a meno di descrivere i loro acquisti alla cassiera e di fornirle delle “motivazioni” del perché dell’acquisto. Parlano, parlano, parlano ed … oh mio Dio!!!!, parlano in continuazione, e se tu sei dietro con una bottiglia di acqua minerale mentre speri di berla prima di disidratarti, beh … facci la croce, sei già morto!
E le loro carte di credito? Come fanno ad averne così tante? Guardate bene e capirete. 5/6 mila sono carte fedeltà, ma somiglianti a vere carte di credito … vuoi mettere ad aprire un portafogli davanti alla gente in coda con miliardi di carte da mostrare? Quelle che davvero pagano sono due, una senza soldi, una con. Ed anche se le probabilità sono 50 e 50%, indovinate quale carta daranno per prima? Ovvio! Quella vuota come la loro bionda testa! E poi si comportano come se non sapessero del vuoto amplificato dei loro conti correnti. Le avete mai viste al bancomat? L’uomo vi giunge, lo infila, digita quanto richiesto e preleva! Via!!! La donna invece, prima di prelevare, chiede sei volte, la lista dei movimenti! Anche quelli dell’anno scorso! Ed è lì che consuma ben 7 tronchi pino di carta!!! Ma poi risparmia con la busta ecologica!!!
La donna e la spesa, detta in parole povere, è una commistione sui generis che può creare un buco nero nello spazio temporale. E’ incredibile … ma una donna intenta a spendere è come Hannibal Lecter che ha “ospiti per cena”. E’ come Fantozzi davanti ad una bella donna, è come Kate Moss davanti alle strisce … dell’autostrada, è come Alessia Marcuzzi davanti al suo wurstel, è come “la Signora in giallo” con un omicidio … si, insomma non possono fare a meno l’uno dell’altra!

Ma, per i maschietti che se la ridono, ho qualche domanda pruriginosa da fare: Quand’è l’ultima volta che vostra moglie, compagna o fidanzata che sia, vi ha chiesto di prenderle il balsamo per capelli, mostrandovi perfino l’etichetta, e voi … quasi offesi … le avete detto: “ho capito!!!!!!!” Ma poi siete tornati con l’olio rigenerante alla malva? Quand’è l’ultima volta che la vostra donna vi ha chiesto di comprarle gli assorbenti con le ali e siete tornati a casa con un pipistrello? Quand’è l’ultima volta che alla richiesta di un anticalcare le avete riportato a casa il VIM? Insomma, diamo onore al merito, le donne tra gli scaffali ci sanno davvero fare e, noi invece, siamo intellettualmente dementi ed “impossibilitati” a saper acquistare cose al di fuori di auto, moto, e cose simili. Loro invece, sebbene per scegliere un bagnoschiuma ci mettono più dell’evoluzione della specie, almeno ci permettono, al mattino, di non usiare la pasta lavamani. Loro, le donne, hanno quel qualcosa in più … che noi detestiamo, ci annoia, non ci appartiene, ci irrita ed a volte proprio non comprendiamo, ma pensate per un solo attimo a come avremmo vissuto per tutti questi anni senza una donna che ci facesse la spesa. Felicemente credo, ma al di là di questo, avremmo fatto del riso un patè disgustoso e viscido, avremmo trasformato l’olio in un becero liquido per friggere, avremmo cotto la paste per 12 ore e poi, per fermarne la cottura, l’avremmo passata sotto l’acqua fredda. E' vero! Oggi in casa gli uomini, su cucina, pulizia ed ordine, alle donne moderne gli danno un punto e una scopa ... si, dritta sulla nuca, quando ci lasciano gli assorbenti sporchi nel bidet!!! Si, per noi questo è un limite. Ma consentitemi di dire che il meglio delle cose si trova sempre nel mezzo. Oggi, paradossalmente, l’uomo ha imparato a fare la spesa … ed anche bene devo dire. La donna invece delega questa operazione a suocere, mamme o badanti.
Io creerei delle casse solo per uomini, gestite da operatori uomini. Non esisterebbe la fila, non si sentirebbe volare una mosca, non si vedrebbero mai uomini disperati alla ricerca dei 2cent. Etc. etc.

Ricordo che da bambino, in una particolare occasione in cui un parente venne a trovarci, io ed una mia cuginetta ricevemmo in dono ben … e dico “ben” 5.000£!!! Le reazioni furono queste! Lei afferrò la banconota come “Freddy Krueger” con il suo “guanto speciale”, corse con pupille dilatate dalla mamma e le disse che avrebbe voluto il rossetto di Barbie! Io cercai di trattenere lo stupore e l’euforia … che se non fosse stato per quel filo di bava che mi scendeva dalla bocca, sarei anche riuscito a fare una degna figura … ma con la testa ed il palato, ero già nel negozietto sotto casa a comprare quelle fantastiche gomme da masticare al gusto e dalla forma di limone! Me le sarei fatte dare con la pala!

Come dire, ad ognuno la sua … per quel che vale oggi.

lunedì 2 agosto 2010

Uomini soli ....


... carissimi ed amatissimi lettori, come molti di voi hanno potuto vedere, "qualcuno" ha ben pensato di entrare fraudolentemente nel mio blog, modificando ed eliminando post da me scritti. E' evidente che la "verità" fa male e che riconoscersi in una categoria di persone svantaggiate e macchiate da estremismi più o meno sciatti, causa certamente un disagio ... specie per menti deboli come quegli esperti di computer che hanno creato non solo un disservizio per gli utenti, cosa da sola già seria, ma anche un lasciare in sospeso quastioni riflessive utili, composte e di buoni propositi.
Per chi di voi ha avuto il tempo di leggere e/o commentare il post, devo dirvi che la persona di cui ho scritto ed onorato le opere, è stato profondamente colpito dalla vostra vicinanza e dal vostro utilissimo appoggio morale.
Vi ringrazia tutti, uno per uno, e per questo vi giro la sua risposta a tutti voi:

"Cari amici di Sam e degli uomini soli,

Quanto sono grato a tutti voi per il vostro incorragiamento. Mi da forza per andare avanti.
Ancora é presto per me per dire che non soffro più. Ogni giorno per me é ancora una sfida dopo un anno di seperazione e la mancanza dei miei figli. Si, ho perso tutto, ho perso amici cari, ma la cosa più dolorosa per me é la mancanza dei miei figli per i quali io esisto. Io ringrazio Dio per il Suo aiuto e voi per il vostro sostegno. Se ho una speranza, ed è quella di rimanere in contatto e vedere regolarmente i miei figli. Come ho detto a mia figlia, la vita é costruita attraverso le scelte che facciamo, alcuni scelgono bene e altri no. Spero di continuare a scegliere bene e che i miei figli facciano ugualmente. Grazie con tutto il cuore tutti a voi, amici di Sam, per le vostre parole meravigliose per me, "mi danno forza" Per tutti gli uomini soli, feriti e deboli, alzate la testa con il sole del mattino e dite, "oggi é un giorno nuovo" la vita, se non viene ricostruita, rimane in rovine. Costruiamo insieme una nuova vita e andiamo ad aiutare ancora gli altri che ci aspettano.

Il vostro Uomo non più solo"


Vi porgo le mie scuse più sincere per il disguido.
Sam.