
... Menelik non la vuole più!"
Così recitava un adagio popolare abruzzese quando indicava in una donna, la tendenza a non accontentarsi mai e ad essere sempre alla rincorsa di beni più pregiati ma che una volta ottenuti non riescono a donarle la soddisfazione tanto attesa.
Tale Taytu Betul, scopro con meraviglia, era niente di meno che un Imperatrice Etiope, che dopo ben 4 matrimoni sposò l’Imperatore Menelik II.
Di lei si narra che fosse una donna altezzosa e tremendamente pretenziosa. Inseguì, leggenda narra, l’amore perfetto della sua vita che trovò proprio in Menelik II … senza però rendersene conto; fino a quando lo perse per sempre.
Premetto che questa dovrebbe essere una lezione di vita un po’ per tutti, ci mancherebbe, ma vista la quantità di bile che sgorga incessantemente dal mio dotto, quando vedo la vanità e le superficialità femminili, e visto che sono un bastardo, voglio lumeggiare su questa inclinazione delle donne che sebbene evidente è sovente oscurata da alcuni comportamenti direi … impulsivi.
Avevo un amico con il quale condividevo la mia passione per il buon cibo, pesce nello specifico. Così decidemmo che ogni qualvolta io fossi tornato in città, insieme avremmo fatto visita culinaria ad un ristorante diverso. Era come crearsi una sorta di vera e propria guida personale al miglior ristorante della città (città di mare naturalmente!)
La cadenza di queste “missioni” era quasi sempre mensile.
Così, giunti sul posto, dopo aver dato una rapida ma attenta valutazione del locale, ci si accomodava al tavolo. Lui era solito poggiare accanto a se, sul tavolo, telefonino, portafogli, chiavi e (per chi se le ricorda ancora) l’autoradio “estraibile” … oggi vero pezzo da museo, ieri oggetto di tendenza!
OGNI volta notavo che possedeva un nuovo telefonino! Glielo facevo notare e lui incominciava a descrivere minuziosamente le rare, innovative, nonché inedite virtù, del suo nuovo apparecchio! Ma non solo, si impegnava anche a screditare, senza mezzi termini, il modello precedente quasi a volersi giustificare del nuovo acquisto. Come dire: “… il vecchio non andava più ed allora…!”
Ogni mese la stessa solfa! Fino a quando io gli dissi: “Guarda che se ogni mese cambi telefonino ritenendo che il vecchio non valeva niente … o sei un pallonaro, oppure non sai fare bene i tuoi acquisti!”
Per lui era così ogni cosa, dalla ragazza all’auto, dal lavoro agli interessi, dalle amicizie alle conoscenze e via di questo passo.
Oggi è un uomo piegato su se stesso, stanco d’aver perso i suoi migliori anni alla rincorsa di un bene migliore, confuso per aver abbandonato cose e situazioni che oggi, paradossalmente, avrebbero potuto renderlo appagato.
Peccato.
Questo era un esempio, un caso. Ma nel mondo femminile, anche se ovviamente non è un discorso assolutista, questa attitudine è innegabilmente preponderante.
Lo possiamo notare da cosa mette nel carrello della spesa la donna di oggi!
Oggi le donne non spolverano casa se non hanno il prodotto antistatico; il panno inumidito usato per secoli non va’ più bene!
Oggi le donne non cucinano ma si nutrono con surrogati di cibo che fanno tanto moda.
Oggi le donne vivono vite parallele incollate a serie televisive di successo e rimangono deluse dopo aver pigiato “power off” sul telecomando.
Se a una donna moderna suggerisci di fare il punto & croce, lei pensa che tu stia delirando. Non esiste più l’arte del ricamo, del rammendare, del tessere. Si è perso il senso del riciclo, cioè di quella incredibile inventiva che le donne possedevano, che le vedeva trasformare cose destinate al disuso o addirittura alla pattumiera, in nuovi e diversi oggetti!
Oggi si butta via di tutto, le cose non hanno più alcun valore, il sistema viaggia alla velocità della luce e se oggi acquisti una borsa, domani indossandola sarai etichettata come una “vecchia”!
Tutti, la donna in primis, è costantemente tentata da cosa superflue e proprio non riesce a resistere.
Nella vita invece, ci sono cose che riescono, senza troppa fatica, a farci sorridere l’anima.
Questa mattina, di buon ora, sono uscito di casa e sono andato nel mio fioritissimo giardino (attenzione … non ho il pollice verde, io una pianta la incenerisco solo con lo sguardo … non so’ perché!) … il sole era basso, c’era una considerevole brina, un leggero tepore sul viso fresco di rasatura con lamette dell’800, un inconfondibile profumo d’inizio primavera e … così … ho sorriso.
Non ho pensato che se fossi stato sulla terrazza di un Hotel a 5 stelle a Taormina sarebbe stato meglio … me lo sono goduto ed è questo ciò che molte donne dovrebbero fare … cercare di accontentarsi di quel che si possiede, la salute prima fra tutte!
Poi ho la malaugurata idea di sfogliare un settimanale che compro per avere la guida dei programmi in tv e leggo: “gli uomini guadagnano ben 10 punti in più, rispetto a 20 anni fa’, nelle collaborazioni domestiche”. Leggo meglio e trovo le statistiche che evidenziano che la donna oggi non fa’ più una beata favazza in casa! Poi: “Rallenta il tempo e i segni dell’invecchiamento” … con una pillola che racchiude in sé ben 45kg di uva! Mangiarla no??? Io le manderei tutte a pestarla l’uva, come si faceva una volta! Ancora: “Scuola di look!”, “Io donna … buccia di banana” … programma che insegna alle donne a vestire sempre all’altezza in ogni occasione … peccato che a condurlo ci sia Giusi Ferré che si è appena pettinata con un raudo! Continuo: vedo una vecchia che si arrampica su un alto mobile stile ragno dell’Arizona per pulire con l’obsoleto straccio per la polvere e, dall’altra metà della pagina, una snobbona che pulisce dal basso la polvere depositatasi negli angoli più alti del mobile stesso con un futuristico aggeggio.
Volto pagina e: “SPECIALE STIPSI!!!” Come se fosse l’annuncio di un nuovo grandissimo film Hollywoodiano! Vado avanti e mi imbatto ne: “Combattere la nausea oggi si può!” Certo, basta non soffermarsi troppo sulle donne moderne ed il gioco è fatto! Imperterrito proseguo e leggo: “Lo specialista dell’adipe che ti aiuta con la tua cellulite”, per poi imbattermi in: “Vampate? Insonnia? E’ la menopausa!”, “Piadina già pronta!”, “Beauty Collection! … il primo fascicolo!!!”, “Anticipa il futuro, combatti la cellulite con questa crema da 6mil. di dollari!”, “Dimagrisci con queste 14 pillole da prendere in momenti diversi della tua giornata … dai energia alla tua dieta!” … e mi fermo qui perché sennò!
Non posso fare a meno di chiedermi: “davvero oggi non si può fare a meno di tante stupidaggini???”
Dove sono finiti i rimedi antichi e naturali, dov’è finita la forza di sopportare qualche normalissimo dolorino senza ricorrere a milioni di medicinali, perché non riusciamo più a dire alle nostre mogli che certi prodotti sono delle vere e proprie fregature???
Non lo so’ ma cotanta frivolezza è proprio tutta rosa, anche se …!
Sono assolutamente certo che se la donna, in quanto solita fare la spesa, le provviste ed a curare la casa e la famiglia, “rispolverasse” usi, maniere e mestieri di una volta, si vivrebbe agiatamente con un solo stipendio.
Non si può delegare la propria vita a un prodotto, ad uno stile etc.
Fatevi un rapido conto su quanto costa un cibo precotto ed un sano piatto di pasta asciutta e vedrete!
Ora, tanto per restare in tema, vado in cucina a preparare la mia mitica carbonara, con le uova fresche dal pollaio del vicino, il guanciale fatto in casa dallo stesso e del buon pecorino umbro di quelli che ti spalancano la ghiandole salivari stile Wyoming! Poi seguirà una freschissima insalata appena raccolta dal mio orto, mista, con riccia, rucola, canasta e lattuga (chissà quante di queste varietà le donne di oggi conoscono … mah!) con ravanelli rossi come il culo di un babbuino, due o tre bicchieri di rosso fatto da Norm (‘sto alcolizzato!) e pane fatto in casa, anch’esso proveniente dalle sapienti mani di Norm (con gli impasti è un dio!). Alla fine, a suggellare cotanta genuinità, limoncello con ingrediente segreto, sempre del buon vecchio caro Normi!
Buon appetito a tutti!
Ikkia … ciò l’acquolina che esce a fiotti!