sabato 2 luglio 2011

La disciplina ... oggi ... 2

… che notte insonne e fastidiosa!

Miei cari, perché non ci soffermiamo sugli effetti, sui derivati e sui risultati che questo nuovo e moderno modo di “educare” sta portando?

Omettendo (forse) di specificare che qui si parla in generale e che in casi estremi bisogna essere più severi, più autoritari e più decisi e quindi tacciare la larga bocca della donna che continua a insistere di parlare senza agire, sono venuti fuori dolori e ricordi capaci si scurirci il volto e piegarci la schiena, alcuni addirittura ci hanno soffocato.
Molti commenti, per rispetto non li ho pubblicati ma eliminati, come vorrei fare con certi rimpianti ma …

“AGIRE” care signore, non significa picchiare selvaggiamente un piccolo, COME DIAVOLO AVETE SOLO POTUTO PENSARE CHE IO APPOGGIASSI LA VIOLENZA SUI BAMBINI???
LA COSA E’ MOLTO SIMILE AD UNA OFFESA!!!

Agire è un atto di negazione imperativo, dove NO non scema via via il suo significato. Privare un bimbo del suo gioco preferito può insegnare moltissime cose al piccolo.

Da un commento ricevuto ieri da un caro lettore estrapolo questo racconto per darvi il senso di ciò di cui si stava parlando.
A proposito, anche lui conosce il detto “usare la cinta” inteso come polso duro o irremovibile!

Ieri mattina, nel suo secondo giorno di ferie, ha accompagnato il suo piccolo al parco. Luca (nome di fantasia del bambino) ha appena tolto le rotelle alla sua nuova e fiammante bici. Il suo papà Gianni (idem) gli ha insegnato a guidarla bene e Luca sembra essere molto bravo e responsabile. Insieme si dirigono al parco e usciti dall’auto, scaricando la piccola bici, Luca incomincia a strillare come un ossesso perché il papà gli ha ordinato di indossare il casco. Luca sembrava impazzito dalla rabbia. Gianni gli ha chiesto di calmarsi e di dirgli perché non voleva assolutamente indossarlo! Luca risponde che se ne vergognava e che nessun’altro lo aveva!
Gianni ci parlò con calma, ma Luca non voleva sentire ragioni e tra crisi di pianto e nevrastenie tipiche dei bimbi di oggi la voce autoritaria del padre disse: scegli, o con il casco o immediatamente a casa e non usi più la bici se non con il casco!
Luca a malincuore accettò ed iniziò a scorrazzare tra i viali. Gianni lo seguiva a vista e si accorse che il suo Luca stava conoscendo un nuovo amichetto … che in realtà lo stava schernendo proprio per il casco.
Così Luca cambia strada e torna lacrimante dal papà deciso più che mai a levarsi l’odiato casco.
Senza pensarci più su, Gianni si prepara per tornare a casa cercando di coprire i lamentosi pianti del bimbo!
Ma d’un tratto delle grida di donna sferzano l’aria e Gianni voltandosi vede che il bambino che il suo Luca aveva appena conosciuto era caduto sullo spigolo di una panchina sbattendo la testa e perdendo addirittura i sensi! Gianni, insieme ad altri, vanno per prestare soccorso e malauguratamente Luca vede il sangue e “tocca con mano” il pericolo a cui suo padre, tanto tenacemente, voleva tenerlo lontano.
Gianni è stato risoluto, fermo, deciso e NO era NO, negazione, “puoi piangere quanto vuoi!”

Ma dov’era la madre del piccolo infortunato e che, per la cronaca, ora sta bene? Seduta al tavolino del bar/chiosco a fumare e chiacchierare con le amiche, ecco dov’era!

Qui abbiamo due figure: la prima molto cocciutamente e severamente ha fatto tutto ciò che era in suo potere per proteggere suo figlio; l’altra pur di non sentirlo piangere ha sottovalutato il pericolo.

Non so voi, ma io avrei voluto essere figlio di Gianni.

Il messaggio è che non c’è negoziazione per certe cose, il mondo dei nostri figli è pieno zeppo di pericoli e noi abbiamo l’obbligo di fare qualunque cosa pur di proteggerli.

E’ vero che ci sono genitori che non usano altro che le mani e a volte gli effetti sono opposti se non drammatici, ma qui si è passati da un estremo all’altro, s’è varcata la soglia del buon senso e i nostri figli vivono in un mondo ovattato, pieno di risorse, dove ogni conquista non è seguita da un sacrificio ma da una semplice lamentela ed i frutti sono catastrofici!

Una volta a scuola TUTTI mettevamo il grembiulino e il fiocchettino, ora ci sono orde di mammine tutto pepe che ritengono poco salutare essere vestiti tutti allo stesso modo perché ricorda l’uso delle divise … e ditelo che non piace a voi perché volete fare dei vostri figli dei manichini ambulanti per sfoggiare abiti costosi e di marca come ad attestare uno status, brutte egoiste senza cuore!!! Una volta a scuola ci si alzava tutti in piedi all’ingresso in aula della maestra, ora le maestre vengono ricoperte di insulti di ogni genere! Una volta a scuola si insegnava il rispetto e c’era sempre il maestro/a che ci incuteva un sano timore di fare bene e anche meglio.
E non incominciate a parlare dell’atroce conseguenza che poteva portare una bacchettata sulle mani! Non parlo di questo, anche se quando si usava non è che abbia generato ragazzotti nazifascisti o orde di moderni Hitler, anzi!
Una volta il ruolo dell’insegnante (L.T. lo confermi per me la prego!) aveva tacitamente anche una sorte di delega all’educazione.
Oggi se un insegnante mette una nota al ragazzetto che ha toccato le poppe della compagna, si ritrova madre e padre dell’irrispettoso bimbo a chiedere urlanti delle spiegazioni!!!

Qualcuno di voi mi ha chiesto che diavolo c’entrano esempi di violenza di adulti con il nostro argomento … beh, c’entrano e ci escono pure!
Quello che volevo dire è che la stessa giustizia non disciplina gli orribili atti commessi da molti e che siamo tutti contro la linea dura ma se il male viene commesso a noi ci trasformiamo in implacabili giustizieri … ecco cosa volevo dire?

I fatti lo dimostrano senza alcun dubbio, essere accondiscendenti e permissivi come le mamme moderne usano E’ DELETERIO per i figli, per le famiglie, per gli altri e per la società in cui viviamo.

Quando vostro figlio fa una marachella, chiedetevi: di cosa in questo momento non può fare a meno? Dell’amica del cuore? Una settimana senza uscire! Del cellulare? Via il cellulare dalle mani! Della Play Station? Giù in cantina e sottochiave! Questa NON è mera violenza … ma disciplina!

Invece queste dementi e sceme di guerra delle mamme moderne pensano che anche privare qualcosa può essere un atto violento!

OOOOOooooooooooooooooooh ma tutti noi come minchia siamo cresciuti fino adesso?

Tra sberle e mattarellate, tra frustate e cinghiate, tra rimproveri e severe misure ed anche se (in casi estremi) è deleterio anche questo, non è che siamo cresciuti tutti con la fissa della violenza o la paura di vivere … mio dio, io non mi considero che uno sputo d’uomo ma non sono mica venuto su' poi così male e ringrazio le sberle di mia madre e le ciabattate di mia nonna perché anche sulla Bibbia c’è scritto: “Dio disciplina colui che ama!” Ficcatevelo in testa, la disciplina fa male sennò non è disciplina e il male di cui parlo NON E’ FISICO!!! Non sempre almeno, ad esempio una sana sculacciata sui glutei attesta fermamente qualcosa, fa un certo dolore fisico ma non può essere paragonato ad una cinghiata!

E chiaro adesso?

Non c’è giorno che passa che non si sentano certe storie: il papà mette in punizione sua figlia 14enne perché, sebbene lui le avesse vietato di andare in giro come una puttana, lei ha disobbedito più e più volte! Così le vieta di uscire per una settimana. Bene, ma poi al suo rientro inatteso il papà vede che sua figlia è in camera sua con le sue amichette a smessaggiare: “odio mio padre” a tutti gli amici di Facebook. Così, urtato chiede alla moglie che diavolo succede e lei: “tu le hai vietato di uscire mica di ricevere gli amici a casa!”

Ecco, questo sono le donne, lo sono sempre state e sempre lo saranno!

E questa è per gentile concessione di Sam, dritta dritta dal suo atroce album dei ricordi!

Da piccolo mi ero impuntato a non mangiare i fagioli. Non li avevo manco assaggiati e così, per stupido capriccio, incominciai a battere i pugnetti sul tavolo pretendendo di mangiare qualcos’altro. Con calma mia nonna mi disse: “Sam, almeno assaggiali, ci ho lavorato tutto il pomeriggio, fanno bene e sono buonissimi, guarda c’è anche il pane abbrustolito come piace a te …” Ma io, stronzetto, continuavo a PRETENDERE altro. Così mia nonna, stufa di certe cose, mi prese per la manina, mi accompagnò al letto, mi mise il pigiamino, mi rimboccò le coperte e … NON mi diede il solito bacio! Io ci rimasi così male che mi resi subito conto d’essermi comportato male! Ma poi, alla chetichella ecco la dolce mammina che mi viene a dare una fettina di pane con burro e marmellata!

QUESTO SECONDO VOI E’ EDUCATIVO???

NO!!! Perché l’ho spuntata io e alla fine ho avuto quel che volevo!

E credetemi, ve lo dico dal profondo del cuore, se mia nonna non mi avesse negato quel consueto bacino io non avrei capito nulla di quell’insegnamento!

Ma oggi, alla faccia delle donne moderne (e non mi riferisco assolutamente a chi su questo blog mi ha contrastato stile Gattuso sugli stinchi, ma a quella categoria di donne che vizia a sproposito i propri figli ghettizzando e boicottando il NO) mi faccio una bella pasta fatta in casa (da me), le “sagne”, così si chiamano e le cuocio a fuoco lento in una casseruola di coccio con un deliziosissimo sugo con fagioli borlotti e di quelli “con l’occhio”, due belle cotiche e un bel grazie alla nonna, che con la sua disciplina mi ha anche insegnato a mangiare tutto senza fare troppo lo schizzinoso.

Oggi invece voi donne moderne ai vostri figli gli date i “teneroni” con la faccia dell’orsetto raffigurata sopra … mah!

10 commenti:

  1. .......dici bene monica...che senso ha prendersela tanto??Sam, continua come sempre, non necessiti della comprensione di nessuno.
    Baci....Ilary

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  2. La disciplina (tanto per rientrare in tema ....ci avete quasi annoiato) è necessaria per la crescita di un figlio.Anni fa si era molto più maneschi e non mi sembra che ci siano stati grossi problemi.Oggi, come sostieni tu sam,sembra che crescere un bambino richieda una laurea a parte.Non si tramanda più nulla e come dice chiara, bisogna iniziare da subito, altrimenti è tutto sprecarto.
    Un abbraccio di sostegno sam!
    Maria

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  3. Sam, io sono madre di due figli stupendi, né io né mio marito li abbiamo mai picchiati, qualche scappellotto ma niente di più. Io ho potuto contare sulla complicità di mio marito e sulla sua incredibile calma.Ma è come dici tu, le punizioni vanno date e rispettate perchè altrimenti non c'è insegnamento.
    Con stima Claudia e Mauro

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  4. E' bello che sia successo, scusa Sam, ma mette in luce quanto le donne provano piacere nell'essere supplicate di perdono....non ti abbassare a tanto Sam. (siamo diaboliche e spietate)Sei e rimani speciale.
    Peggio per loro.

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  5. PAROLE SANTE SAM!!!!QUASI NON TI RICONOSCEVO!!PAOLO

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  6. Mammamia quanto le donne sono DONNE!!!!!!!!
    Questo è il blog del secolo.
    E' una trasposizione della mia vita matrimoniale. Se mercoledì sera le dico che vado a calcetto s'incazza, se le dico che vado a una riunione s'incazza, insomma ........essere autentici con una donna è solo essere autolesionisti!
    Hai proprio beccato il centro Sam, è impossibile farsi accettare da una donna, specialmente se si è sinceri come te, anche se io avrei taciuto, sarebbe stato meglio vero??
    Ciao Bruno

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  7. Buongiorno SAM, posso darti del tu? Anch'io, come dice la signora Angela "ho una veneranda età" ....per cui.
    Questo è il tanto atteso anno della pensione! Non immagini quanto io ne sia felice!
    Sono insegnante a Pisa e raggiungevo il mio posto di lavoro in pulman ogni santo dì. Il bus è un ottimo posto dove poter osservare le persone e tornando all'argomento principale vorrei tanto poter dire che i risultati di cui parli sono "veramente" catastrofici.
    Una volta i primi a saltare in piedi all'arrivo di una persona anziana erano i giovani, maschi per giunta, oggi invece sono assenti, imbottigliati nelle loro cuffiette e con lo sguardo di un ebete. Non c'è più il rispetto! Mi ha fatto piacere che tu abbia preso ad esempio l'ambiente scolastico, mi ci sono ritrovata. Io ho quasi odiato mia madre per i suoi mezzi spicci e per le sue gran sberle è ovvio quindi che non credo sia un buon metodo formativo, ma come tu stesso sostieni, s'è passati da un estremo all'altro e questo non va affatto bene.
    Complimenti Sam.
    Ora potrò godermi la mia splendida casa in campagna e ogni tanto venirti a trovare qui, sono benvenuta?
    Un caro saluto a tutti , Gigliola

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  8. Buongiorno Signora Gigliola!!!
    Ma certo che è la benvenuta, ci mancherebbe altro!
    Pisa - campagna .... saremo mica vicini di casa?
    No semmai lo siamo di regione!
    A presto.

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  9. Avete notato com'è bella la foto nel post precedente di quella mamma che bacia il figlio chissà se è un maschietto o una femminuccia.Sempre LO.

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  10. Beh ... diciamo così, anche 'stavolta sono riuscito a togliere il culo dalla siringa!
    Ma ... ragazzi ... la gente 'sta fuori proprio come un geranio ad agosto!
    Per farla breve, una buontempona s'è presa la briga di spaventarmi ... e c'è riuscita bene devo dire!
    Ma grazie a qualche stratagemma tecnico e l'aiuto degli "addetti ai lavori", come dicevo, posso dormire il sonno del giusto!
    Ma se ritrovano il mio corpo orrendamente sfigurato, non credete al suicidio!
    Un amico, all'inizio di questa mia internettiana esperienza mi disse: "Sam, dai retta a me, le donne non scherzano e prima o poi qualcuna ti fa la pelle!" Behh ... diciamo che qualcuna il pensierino cel'aveva fatto!
    Io ho la faccia come un punto interrogativo ... un brutto punto interrogativo!
    Non riesco a spiegarmi come si possa dare tanta importanza a quattro scemate, soprattutto se impersonali!
    E' "letteralmente" incredibile cari miei!
    Ora ... visto che su questo maledetto post s'è parlato di tutto tranne (quasi) del tema, possiamo, se vi va', tornare al tema principale???
    Grazie a tutti, soprattutto per l'affetto mostratomi, sono lusingato.
    Ora però vorrei cercare di dormire almeno un'oretta!
    Grazie.

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