martedì 13 settembre 2011

Donna, sinonimo di devastazione


Leggo ... su Panorama del 7 Settembre un significativo articolo a firma di Annalena Benini dal titolo: "L'uragano è femmina, maschi attenti".

Lo apre, convinta, a modo suo, di non "voler fare alcuna rivendicazione femminista" ma che proseguendone la lettura se ne scorgono in modo evidente tutti i desolanti tratti!

Delinea una somiglianza tra l'uragano ed una donna infuriata (specificando, "di solito non a torto") per poi sforare sulla solita lamentela femminile che ci sta facendo davvero impazzire dalla noia: "forse le donne non hanno ancora abbastanza potere nel mondo, di certo ci vuole ancora tempo e fatica, ma l'apocalisse è roba nostra!"

Insomma, "sua maestà" la donna in carriera, giornalista o cos'altro, s'è sentita offesa e compunta nell'orgoglio perchè spesso i nomi che vengono dati ai vari uragani sono nomi di donna.

Pare, lo dice lei, che in passato nell'esercito Americano i metereologi dessero agli uragani i nomi delle loro mogli ... (se così fosse, è stata una trovata davvero simpatica, nonchè azzeccatissima) ... sbugiardandosi poco prima ammettendo che "i nomi vengono scelti a rotazione da liste ufficiali che rispettano le pari opportunità tra i sessi"!

Il che mi fa pensare che il femminismo abbia considerato la cosa seriamente visto che sono state create delle liste "che rispettano le pari opportunità tra i sessi" per farle stare un po' zitte!

Chiude il suo articolo con il solito sarcasmo femminile.

Ma c'è una cosa che ho notato, una cosa che mi porta a fare una riflessione sul pensiero delle donne che oggi vogliono comandare il mondo, su quella categoria di femmine che ha quell'insopportabile puzza sotto il naso, quell'atteggiamento da essere divini e superiori, quella effimera convinzione di essere speciali solo perchè donne, quella prepotenza nel costringere governi a stabilire leggi assurde a tutela di diritti che già possiedono ... e che mi rende penosamente consapevole che al peggio non c'è fine, ed è questo: in tutto l'articolo NON vengono MAI mensionate le 46 vittime e la devastazione che Irene ha portato negli U.S.A.!

Tutto questo traccia una chiara ed innegabile figura della donna moderna che è apparenza, stupidità mascherata da titoli pomposi, poco cuore e una spiccata tendenza a vedere le cose sempre dal punto di vista sbagliato, quello che non conta.

Chissà, se l'uragano si fosse chiamato George (come dice lei) avrebbe trovato qualche altro spunto, magari frignando che "anche i nomi di donna dovrebbero essere utilizzati, questa è discriminazione sessuale!!!"

Care donne, è vero, l'apocalisse è roba vostra ... ditemi voi se questo può farvi onore?!

Così come è vero che gli uomini costruiscono e le donne distruggono!

Sam.

7 commenti:

  1. Titolo giusto Sam,
    proprio ieri sera la Vera ha cercata di fare la cena con una "ricetta nuova" ahime! Il mac donald's sarebbe stato una cena tipo Mamma Mia's di New york al confronto!

    Il lavandino pieno di piatti e pentolamme, la cucina tutto sporco, il pavimento pieno di gocce di...??? Per mangiar siamo dovuto stare d'avanti al TV in salotto. Per fortuna al mio fianco c'er il cestino, ho sciolto la plastica Sam! Era una cosa.... Perciò ieri ho bevuto tanto Sam, ti giuro!
    Noormy

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  2. Certamente è stata poco delicata,ci sono stati dei morti e che ee?
    Giusto sam.Alba

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  3. Alba, non poco delicata ma semplicemente "donna".
    Sam.

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  4. "Il punto di vista sbagliato, quello che non conta..." dici bene, l'inacapacità di guardare la stessa cosa da vari punti di vista non abbatte i nostri limiti, ancor peggiore è rendersene conto e non far nulla per cambiare, per cambiarsi e migliorare. Focalizzarsi su un'unica idea, un unico punto di osservazione ti fà perdere tutto il resto, perchè la stessa strada se la percorri prima in una direzione, poi nell'altra opposta, se la percorri in macchina o in moto, oppure se ti cali con un paracadute...beh, il medesimo posto ti offrirà sempre qualcosa di nuovo da guardare, l'angolazione diversa sarà una novità o un arricchimento di ciò che hai già visto, così ti stupisci, cambi opinione, ti emozioni per la scoperta e pensi frà te "che sciocca fino ad oggi non avevo visto quell'albero...quella chiesa...da quì è più bella o più austera..." è solo un esempio per dire che non si più restare in superficie, o seguire solo l'unica direzione che per natura o conformismo si è portati a percorrere, senza mai girare la testa di un solo grado... Ciao Sam. Raffaella

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  5. Ciao Raffaella,
    vedi ... il fatto è che, almeno per quanto riguarda me, ogni volta che percorro la "strada donna" vedo un percorso disastrato, buche dappertutto, l'illuminazione insufficiente e non funzionante, prostitute ai bordi della strada, cassonetti stracolmi di immondizia, pensiline deturpate e molto altro ... insomma, anche se alzo lo sguardo al cielo mi sembra di vedere dei gran nuvoloni minacciosi!
    La nostra strada invece, quella degli uomini ... non sta molto meglio devo ammettere, ma almeno in tempo di elezioni cerchiano di rattoppare quel che possiamo!
    Ciao Raffaella!
    Sam.

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  6. Molto divertente Sam, mi è piaciuto...io però non parlavo della "strada donna"...o uomo, parlavo strada in quanto idee, valutazioni, opinioni, comportamenti, chi predica bene e razzola male, sguardi, gesti, articoli come nel caso citato da te...si parla di ciò che vede l'occhio all'istante, che coglie al momento e si ferma lì come sull'immagine di una cartolina...senza andar oltre il primo sguardo, oltre la superficie, quindi senza guardare all'essenziale, a ciò che conta davvero...Insisto forse perchè negli ultimi 2 giorni, senza andar lontano su riviste di vario genere, sento tutto questo descritto da te sulla mia pelle...come persona o come donna, proprio colpita da altre donne, guarda caso...quanto mai più azzeccato il tuo post di oggi, uragani che non si placano, non si fermano, non perdono corpo, poi all'improvviso per una causa x, ti piombano addosso senza aver fatto nulla, solo perchè ci sei tu in quel momento lungo la loro strada, nel loro spicchio di vita...e mentre viene verso di te sai già che o ti sposti subito o ti ucciderà! Purtroppo però mentre viene verso di te ha quell'idiota presunzione, la SUPERDONNA, di essere l'unica al mondo...l'unica che conta!!! Questo è il danno peggiore, sà di passare, sà che ci sei tu lì davanti a lei, ma non sà cosa lascerà dopo il suo passaggio, che nel caso della SUPERDONNA il passaggio si traduce in sguardi e parole, ma il segno ed il risultato finale è lo stesso identico di un uragano con nome di donna in natura...morti e distruzione, contano di più i morti o la devastazione? Ciao. Raf

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  7. Ciao Raffaella,
    perchè non le suggerisci di visitare il mio blog???
    Così magari gli si inacidisce un po' il fegato!
    Con simpatia,
    Sam.

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