lunedì 19 marzo 2012
Festa del papà.
Oggi ricorre un'altra festa; per una volta non vede il festeggiato donna ma si rivolge ad omaggiare il papà ... l'uomo no ... mica vale qualcosa, ma al papà ... un non nulla bisognava pur riconoscerglielo.
Sa' tanto di contentino, come a dire: "Beh ... visto che gli altri 364 giorni dell'anno li ho presi tutti io per innalzare la mia ineffabile essenza di donna ... questo prenditelo tu, ma fai attenzione e sii discreto ... visto mai mi rubi la scena!"
Ma cosa significa essere padri oggi?
Nient'altro che dividere a metà un compito che una volta era, a buon ragione, esclusivo della donna.
Mi spiego meglio.
Un tempo il papà usciva di buon ora per recarsi al lavoro e rincasava tardi per ovvie ragioni. Al suo rientro, tra le altre cose, lo attendeva un impegno: "fare i conti" con i figli un po' biricchini.
Lui lavorava molto per garantire una vita dignitosa alla sua famiglia e per proteggerla. In lui c'era personalità, autorità e forza, coraggio e decisione, c'era risolutezza e responsabilità ... insomma, tutte caratteristiche assenti nella donna.
Le mogli e le madri, sentendolo rincasare si sentivano rasserenate, più protette ... la famiglia si stringeva assieme e c'era l'equilibrio giusto.
I bimbi gli correvano incontro abbracciandolo, chi dritto tra le braccia e chi si aggrappava ad una gamba pur di stringerlo.
Le mogli invece facevano il resoconto della loro "durissima" giornata (eh ... voi ci scherzate, ma rifare quattro letti e mescolare una zuppa, più 8 ore di pettegolezzi con amiche, vicine etc. è un bello sforzo ... mica da niente! (???)) ...
Questo per il papà aveva un sapore dolce-amaro, rivedere i suoi figli una vera gioia e risentire le prediche della babbiona un'allappamento agghiacciante!
La figura del papà veniva compresa dai figli solo quando anch'essi diventavano, a loro volta, dei padri.
La figura della mamma invece veniva compresa immediatamente ... rompiscatole, opprimente, pettegola, IMPICCIONA, spendacciona, lagnosa, fastidiosa e maldestra ... bastava conoscere una donna qualsiasi per rendersene penosamente conto.
Così ... si delineavano sin da subito le figure paterna e materna ... quella giusta e quella idiota ... nell'ordine.
Era più facile crescere e diventare adulti con un padre accanto pronto ad insegnarci un mestiere, a come comportarsi ed alle responsabilità della vita ... così come era più facile rimanere dementi se cresciuti accanto solo alla madre ... iper-protetiva, sconclusionata, che non riusciva a gestire la sua vita ma aveva la presunzione di gestire quella dei suoi figli etc. etc. etc.!
Oggi la figura paterna è mutata, non è più la stessa; il papà odierno stira, lava, cucina, rassetta etc. e la mamma invece fa la star in giro per il mondo a gambe larghe per accaparrarsi ciò che desidera senza troppe fatiche!
Ed ecco crescere i nostri figli senza una giusta dimensione, senza parametri ben funzionali e senza figure essenziali.
Il tutto naturalmente, voluto, frignato e preteso dalla donna.
In mezzo a questo insipido calderone di nefandezze femminili abbiamo l'ingrediente "madre" di una ricetta raccapricciante che inorridisce i palati di molti: il ricatto!
Già, proprio così, i padri separati sono costantemente messi sotto squallidi ricatti e l'"oggetto" di scambio sono i figli.
In questi giorni, in vista di questo nuovo post, mi sono documentato un po' sull'argomento.
Devo rilevare che il "fenomeno" è in crescita e che la malvagità delle donne è quanto più smisurata e Satanina!
Così, nella nostra "bella" società comandata dalle donne, vediamo ogni giorno trasformare padri coscienziosi in umili servi della loro ex consorte con la mano sempre aperta come una lurida mendicante a pretendere l'assegno di mantenimento e pronte a strappare innocenti creature dalle mani del loro papà!!!
Gli avvocati divorzisti sembra conoscono una sola via ... che percorrono tutti insieme come mandrie di stronzi senza cuore ... ma ricchi!
La cecità istituzionale a tal riguardo è quanto di più offensivo ci sia.
Nemmeno la Chiesa si schiera a favore del padre ... manco Cristo un padre non cel'avesse!
L'opinione pubblica non si esprime e si incolonna dietro alle grandi folle di pensiero fuorviante che vedono la mamma come l'unica, dei due genitori, in grado di crescere un figlio.
Uomini ridotti sul lastrico, la cui vita è poco dignitosa, che hanno subìto sequestri di beni ed a cui è stato tolto il diritto alla paternità.
Le leggi tutte a dar voce alle nuove riforme del lavoro che vedono la donna avvantaggiata sotto ogni aspetto ... ma che ad un uomo negano il diritto di assistere perfino al primo giorno del suo cucciolo.
Un'ecatombe infame e vergognosa, l'uomo è vessato, discriminato ed indifeso ... e ... nulla può confortare un padre a cui è stata tolta la gioia d'esser tale.
Tutto coperto dalla cenere dei luoghi comuni e del femminismo più becero e dalla donna in generale.
Parlare con un padre separato è un'esperienza truce, difficile da mandar giù, difficile da comprendere e difficile da giustificare.
Che ormai il mondo è donna e da essa è comandato è un fatto ineluttabile ma ... questa lotta tra sessi, doveva per forza sfociare con la sofferenza dei figli?
Conosco personalmente ed aspramente l'argomento, quello che vedo, ascolto e "sento" pone certe madri/donne sotto una luce sinistra ... ricattano gli ex mariti ogni volta che possono, ogni pretesto è buono per mortificare, per ridicolizzare e per offendere a morte l'uomo che hanno "detto" d'amare.
Spezza famiglie! Egoiste in caccia di propri tornaconti, donne disposte a tutto pur di appagare i loro istinti malvagi e di vendetta, tirano in ballo gli averi, il denaro, i sentimenti, l'amore, i figli, l'auto, i possedimenti, le amicizie e quant'altro ... tutto allo stesso piano ... frivola merce di scambio o atta al ricatto più meschino.
Le ho viste fare inique preferenze tra figli e se qualcun d'essi sta dalla parte del padre "merita" indifferenza, rancore e stupidità.
Ma queste sono solo le mie esperienze di vita, indirette ma che comunque vivo, e per questo non farebbero testo ... peccato che a sentire gli altri, nelle medesime condizioni, l'argomento rimane sempre lo stesso!!!!!!!!!!
Ma tanto a noi che ce ne frega ... oggi ci hanno dedicato un giorno tutto per noi!
Fare i miei auguri ai papà?
No, noi uomini badiamo poco a queste sciocchezze tanto desiderate e pretese dalle donne, a noi basterebbe essere considerati capaci di amare un figlio, capaci di prendercene cura, capaci di essere attenti e capaci anche di imparare dai nostri errori.
Negare che le donne siano generalmente più portate al crescere ed educare i figli? E perchè dovrei negare l'evidenza ... è così, lo è anche nel mondo animale.
Attestare che l'uomo ha una parte vitale, essenziale, necessaria, indispensabile, doverosa, primario e insopprimibile nel crescere un figlio? E' quanto di meno io possa fare.
Come la donna festeggia la festa della mamma lo so bene ... (ridicolo) ... ma mi chiedo se anzichè in questo giorno organizzare frivole attività e falsi riconoscimenti, padri e madri ... insieme, si mettessero seduti ad analizzare come essere genitori migliori non sia un'idea costruttiva ... ahhh già! Ma noi dobbiamo correre al lavoro senno' chi celo paga il SUV, noi dobbiamo fare shopping perchè sennò come facciamo ad essere stupende ... intanto i figli crescono ed i problemi pure.
Mah.
Sam.
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Non ti smentisci mai Sam,dici le cose come dovrebbero essere dette, senza alcuna ipocrisia,complimenti.Franca
RispondiEliminaSam tu parli di una realtà che oggi non esiste,padri come una volta non ce ne sono più xchè la nostra società non è quella di una volta.Anna
RispondiEliminaAnna,
RispondiEliminaadesso non iniziamo a fare "scaricabarile" ... se sbaglia la donna è colpa dell'uomo, se sbaglia l'uomo è colpa della donna, se sbagliano entrambi è colpa della società che è cambiata ... Anna NOI siamo la società e se essa s'è disgregata trasformando i veri valori, i rispettivi ruoli e lr nostre responsabilità in "sogni d'altri tempi", la colpa è solo nostra!!!
Era implicita anche una critica verso gli uomini in questo post ... ma figurati se l'avete colta!
Poi mi scrive perfino una delle tante dementi che dice che gli uomini oggi si ripuliscono la coscienza per tutto il resto dell'anno che non hanno fatto bene i papà! Ma fatevi un esame di coscienza ... in casa mia non comanda la società ma IO!
Ed esigo rispetto, ruoli ben precisi, compiti ben definiti e che ognuno faccia il suo dovere e stia al suo posto, come vedi dunque la società siamo noi e nessun altro!
Oggi i figli trattano le mamme come schiave, le chiamano per nome ... beh, certe cose a casa mia non accadono e se mio figlio di 14 anni dice: "mamma prendimi l'acqua dal frigo!" io gli giro una cinquina da record perchè DEVE rispettare il duro lavoro di sua madre e non trattarla come una pezza da piedi, ma siccome oggi è così che funziona allora ... chissene!!!
Come ari-vedi ... NOI siamo la società!!!
Non scarichiamo ad enti inesistenti le nostre responsabilità!
Ciao,
Sam.
Sam io la penso come te ma mi piacerebbe leggere anche i commenti che si differenziano, peccato che non li pubblichi.Gloria
RispondiEliminaallora sei sposato sam!ed hai un figlio di 14 anni!
RispondiEliminama quanti anni hai?80?ma forse in campagna è tutto diverso nn riesco a seguirti ragioni come mio nonno.
RispondiElimina"Anonimo" ...
RispondiEliminanon ho 80 anni; il fatto di vivere in campagna non fa di me un eretico o fuori dalla realtà e se tu non riesci a seguirmi potresti fare uno sforzo ... in merito al tuo "ragioni come mio nonno" ... beh ti giuro su Dio che ne sono onorato, qualunque sia il motivo per cui me lo hai scritto.
Sam.
Gloria,
RispondiEliminaè curioso e significativo il fatto che tu "sappia" che non pubblico alcuni commenti ... che fai scrivi sotto falso nome?
Sam.
Altro "Anonimo" ... non ho detto di essere padre, né marito, né convivente ... non l'ho detto ... ma se pensarlo ti fa credere di essere tra i primi a vincere il mongolino d'oro ... beh ... allora mettiti in fila.
RispondiEliminaSam.
Ma a nessuno di voi è venuto in mente di spendere una sola sillaba in favore dei papà che sono degni d'esser ritenuti tali?
RispondiEliminaMacché, non sia mai che vi rubiamo la scena vero?
Siete patetiche, ridicole ed in una sola parola ... donne!!!
Sam.
PS. Se non regali loro la mimostra s'infuriano come spettri infernali, ma nel giorno dedicato ai papà non scuciono un complimento manco a pagarlo ... altra, ennesima, dimostrazione dell'essere pateticamente donne!
Sam.
guarda che tu stesso hai appena scritto che una demnte dice che molti uomini si ripuliscono la coscienza perchè durante l'anno non fanno abbastanza i papà mi riferivo a quel commento che non avevi pubblicato non penso di scritto qualcosa d'innaturale.Gloria
RispondiEliminaTouche' Gloria,
RispondiEliminama non sentirti depredata dall'opinione altri, i commenti che non pubblico sono generalmente estremi, fuori luogo e volutamente provocatori e con scopi lontani dalle più nobili intenzioni.
Ma forse io già ho capito chi si cela dietro il tuo nome ... sarò anche maschio ... ma meglio non scherzare!
Inoltre ... cosa ci trovi d'interessante in una tale eresia???
Sam.
Un'altra cosa,
RispondiEliminamai che io possa constatare da parte di voi donne un intelligenza tale da permettervi di guardare oltre il vostro naso rifatto!
Mai un'ammissione, mai un "mea culpa", mai un semplice atto d'umiltà e la vostra pratica preferita è "scartare come Zola" gli argomenti che poco vi piacciono, smezzate i miei post come quarti di bue e non fate altro che ciarlare pur di non fermare l'attenzione sul tema del post ... ah certo ... basta che la donna non ne esca troppo vittima ... siete abili (devo riconoscerlo), siete astute come serpi ... talvolta vi sentite appagate anche se l'attenzione viene meno rispetto al tema e così edulcorate la pillola ... ma certo ... per voi donne la strada è sempre quella più comoda ... peccato che poi ci sbattete i denti!
Sam.
Buongiorno Sam...OK!
RispondiEliminaAuguri a quei papà che la mattina prima di andare a lavoro danno un bacio ai propri figli.
Auguri a quei papà che quando si trovano a parlare dei figli,calcano su quelle due bellissime ed emozionanti parole che sono "MIO FIGLIO".
Auguri a quei papà che quando comprano il giornale comprano le figurine ai figli,x poi incollarle insieme sull'album.
Auguri a quei papà che fanno a braccio di ferro con un figlio,facendo finta di perdere.
Auguri a quei papà che da lavoro mettono da parte zappa,gru o pc x telefonare e chiedere se il bambino ha smesso di vomitare.
Auguri a quei papà che dopo aver dato una sberla(meritata)ad un figlio,deve essere così forte da non lasciarsi andare alla vista di quella lacrimuccia,anche se vorrebbe abbracciarlo.
Auguri a quei papà che anche se un figlio non parla sa che sta male e gli sta a fianco,non lo sbatte fuori di casa,xchè sa che lo perderebbe.
Auguri a quei papà che x essere papà sanno forse che x esserlo,hanno dei figli.
AUGURONI a tutti quei papà che si rendono conto di che grande dono è stato loro dato!
Ma soprattutto auguri a tutti quei figli che hanno la fortuna di avere un tale papà.
Buon pomeriggio
LO
Ciao Sammy.....io sono d'accordo con te perchè penso che siamo noi la società e che quindi basta scuse!Non ce n'è né per le donne né per gli uomini perchè essere genitori è una enorme responsabilità.Chi ti accusa di essere datato in realtà sta offendendo se stesso perchè è guardandosi indietro che riroviamo qualche valore perchè oggi proprio non ce ne sono mica più!Roberta
RispondiEliminail commento di Lò mi ha fatto venire un tale magone.. mio papà è morto due anni fà e leggere i pensieri di Sam mi fa tanto sentire vicino a lui che la pensava proprio così.ma che belli gli uomini di una volta! cosi naturali cosi forti e sicuri ....ciao papà!!Barbara
RispondiEliminaa paolo. mio papà si chiama paolo. l'ho sempre chiamato paolo e nella mia testa il nome "paolo" è sinonimo di papà, tanto che se conosco una persona, un amico, che si chiama Paolo, stai sicuro che NON lo chiamerò mai per nome. come se tu avessi un'amica che come nome di battesimo facesse Mamma. a paolo che mi ha insegnato a risolvere i rebus. mi ha fatto fare mille disegni. mi ha insegnato a stirare e ad usare la macchina da cucine e a fare il sugo per la pasta. a paolo con cui piegavo le lenzuola. che mi ha insegnato a guidare la macchina. che mi ha fatto morire dalle risate. con cui dormivo abbracciata quando la mamma era in ospedale, grave. che mi assisteva quando avevo il ginocchio rotto e mi aiutava ad avvitarmi il tutore. che mi ha comprato il disco dei death ss che desideravo tanto quando ho fatto la santa cresima (i death ss per la cresima. favoloso) e con cui mi sono scontrata mille volte sulla religione. per poi capire dolorosamente che aveva ragione lui. a paolo che oggi ho sentito per telefono. a paolo, cui ogni 19 marzo quando ero piccolina cercavo sotto le siepi le violette e gli regalavo un mazzolino di violette messo in un bicchierino da grappa pieno d'acqua e un pezzo di cioccolata fondente. mi pareva un regalo virile, da papà. violette e cioccolato fondente. a paolo di cui ero follemente, pazzamente innamorata. e lo sono ancora. chi se ne frega se sa stirare, cucinare, cucire a macchina? a me basta che sia lui, con la sua ironia che riesce a capovolgerti il mondo da sotto i piedi. mascio? femmina? ancora una volta ci tengo a ribadire questo concetto: ma è davvero così importante ciò che conseviamo nelle mutande? non mi frega che paolo sia maschio, mi frega però che paolo sia LUI. e nessun altro è come lui. su mia mamma, ah bé, quello poi, un altro discorso ancora. io ho i capelli biondi di paolo. gli occhi a mandorla di paolo, vagamente dell'est dell'europa. la carnagione chiara di paolo. e oggi li porto altissimi come una bandiera.
RispondiEliminaBetta,
RispondiEliminaBarbara, Roberta e LO ... finalmente su 'sto blog un barlume di intelligenza ... grazie!
Sam.
Buona giornata a tutti.
Ma tu pensa un po' che demente che sono!
RispondiEliminaMica fare il buon papà è un'impresa ciclopica come erroneamente pensavo, oggi c'è perfino il "manuale del buon papà"!
Questo non è altro che il risultato ovvio di ciò che accade se non si hanno più riferimenti da seguire, o meglio, forse qualcuno ancora li ha ma deve disfarsene in fretta perchè bisogna adattarsi ai tempi!
Mah!!!
Sam.
ormai c'è il manuale per tutto forse siamo diventati troppo scemi per ragionare con la nostra testa si diventa genitori a tarda età e pur non essendo giovanissimi i genitori di oggi assomigliano a degli eterni ragazzini insicuri.assurdo.angela
RispondiEliminaSam credo che i punti di riferimento per un figlio siano essenziali per ciò che diventerà domani sia come uomo o donna o genitore,i figli alla fine si rivelano per quello che hanno imparato dai genitori diventandone una copia sia nel bene che nel male.Carmen
RispondiEliminasarà anche giusto ciò ke tu sostieni ma è anni luce dalla realtà. ti leggo volentieri.guendy
RispondiEliminaBuongiorno Sam e a tutti
RispondiEliminadici il"il manuale del buon papa"? Forte...ma davvero ci sono dei papà che lo leggerebbero??A me fa tenerezza però sapere che ci sono dei papà che si preoccupano al punto di documentarsi, anche se penso che non occorra,in fin dei conti è come fare la mamma,molto avviene in maniera naturale e soprattutto semplice,anzi meno si da retta a certe cavolate,meglio è.
Cmq non sono d'accordo come dice Carmen, che i figli sono la copia dei genitori,io ad es.+ che con mio padre,mi sento molto + vicina caratterialmente a com'erano i miei nonni paterni,mentre x quanto riguarda mia madre,se non fosse che le assomiglio come una fotocopia,non sembriamo madre e figlia,completamente,totalmente,assolutamente diverse,il nostro modo di vedere le cose,non ha nulla in comune.
Ciao Sam
LO
Ma che fine ha fatto Stella stellina?
RispondiEliminaNon mi starà mica aggiustando ancora la presa di corrente?
LO
Lò ne parli in una maniera molto distaccata, scusa se mi permetto come se ti facesse quasi piacere non avere punti in comune,a me quando durante un conversazione mi dicono ,sembri tuo padre mi commuove e lo stesso se il paragone lo fanno con mia madre ne sono onorata.Sandra
RispondiEliminaMa no...xchè non avere punti in comune dovrebbe farmi piacere,magari mio padre è una persona straordinaria ed io non sono come lui,mica dovrebbe farmi piacere non esserlo e lo stesso vale x mia madre,è solo che ognuno da adulto diventa ciò che è e non necessariamente una copia,tutto qui.
RispondiEliminaCmq non so xchè lo dico,visto che non c'entra ma...x un figlio la figura del padre è assolutamente indispensabile,se da piccolo ha bisogno + della tenerezza,dolcezza e affetto materno,man mano che cresce ha + bisogno della figura paterna,xchè è questa figura che lo aiuterà pian pianino a camminare da solo,cominciando dai piccoli passi,in una famiglia un bambino ha necessariamente bisogno di confrontarsi,imitare una figura maschile e quale se non quella di un padre,questo non significa che diverrà una sua copia,ma che affronterà la vita + sicuro,avrà coraggio x difendere le sue idee,avrà + autostima,diventerà un uomo.Visto "cari papà" che compito enorme avete?
SIETE INDISPENSABILI!!
Ciao
LO
Buon pomeriggio LO,
RispondiEliminadicci la verità, non hai preso le pillole stamane, non hai messo il casco prima di uscire a piedi e l'elettroshok a 3000 volt non funzionava!
Vero?
Sei così d'accordo con me ... per una volta ... che quasi quasi penso che tu ti stia prendendo gioco di me con sarcasmo.
In ogni caso ... concordo!
Buon pomeriggio.
Sam.
PS. che ti cucini stasera?
Io un'intera costata di maiale al forno con le patate, cavolfiori saltati e l'immancabile insalata ... ah ... dimenticavo, anche le pennette all'arrabbiata di oggi a pranzo, che scalderò in padella con un filo d'olio EVO fino a farle bruciacchiare ... poi posso morire felice!
SAMMMM mamma santa pensavo di essere rimasta sola soletta e mi stavo già facendo prendere dal panico,ma dove sono finiti gli altri????
RispondiEliminaNon sfottermi se la penso come te,tanto lo sai che durerà poco e ritorneremo a suonarcele è solo che questo è un argomento come dire,che si parla con il cuore,cmq Sam,fa molto male vedere i figli che man mano che crescono sentono sempre di + la mancanza del padre e non so + che parole usare,va beh!
Oggi patate col pollo,quelle che sono avanzate dal pranzo e come le faccio io Sam.....NON LE FAI TU!
Ciao Sam
LO
Si ...
RispondiEliminainfatti io non uso il saccoccio!
Ahhhhhhh!
Sam.
PS. Dove sono finiti? Boooh ... e chissene!
Forse l'aria di primavera mette alle donne il malumore, ma per adesso non ne parlo più ... domani ... nuova stagione, nuovo post!
Scusa ma non ti sarebbe bastata solo la costate con le patate e basta?
RispondiEliminaNNNOOOOOOOOO x carità,scherziamo?Io avrei mangiato solo le patate!
Ciao Sam
LO
Lavora la terra pure tu come me ... poi vediamo se mangi solo le patate!!!
RispondiEliminaMa per oggi ... credo d'aver finito!
Ora doccia e poi ai fornelli!!!
Ciao,
Sam.
Nella confusione totale che avevo nella mia mente, con gli occhi che mi bruciavano e che si erano fatti infinitamente piccoli per le notti insonni e le lacrime versate, dalle parole del prete che rimbombavano nella chiesa gremita sentii la peggiore di tutte le frasi: "non chiediamo a Dio perchè ce l'ha tolto, ma ringraziamolo per avercelo dato". Sono passati tantissimi anni da allora, troppi, una quantità di tempo paragonabile all'eternità che ne offusca il ricordo, ne sbiadisce il volto nella mia memoria e sulle foto e mi rende quasi impossibile ricordarne la voce calma con cui soleva parlarmi. In tutti questi anni, mesi, giorni, ore, minuti non ho smesso mai di chiedermi perchè questo: perchè privarmi del padre più dolce, affettuoso, attento, lavoratore, giusto, onesto, semplice che avessi mai potuto chiedere? Perchè impedirgli di vedermi crescere, riuscire nello studio, prendere la patente, affermarmi nel lavoro? Perchè togliergli l'orgoglio di accompagnarmi all'altare, di "donarmi" al mio futuro sposo facendogli tutte le raccomandazioni di rito? Perchè quel padre, mio padre, non è potuto diventare nonno e avere il gusto viziare i suoi stupendi nipotini?
RispondiEliminaNon ho mai avuto nessuna risposta a questo. So solo che mi manca, sempre e comunque. Quel senso di vuoto arriva all'improvviso, quando meno me l'aspetto, evocato da una canzone, da un sapore, da un passante con il suo stesso odore di tabacco. Non meritava quella malattia che l'ha consumato, sfinito, preso in giro, abbattuto ma per la quale ha sempre mantenuto un contegno ed una dignità impareggiabili.
Non lo nomino mai. Odio chi lo fa perchè mi riapre ferite ancora aperte. Non si parla di lui. Non quando ci sono io. Punto. Non riesco a guardare videocassette in cui ci sia lui. Mi manca. Sospiro. Mi manca come se fosse il primo giorno che l'ho perso.
Nel mio cuore sono e sempre sarò la sua "piccola aiutante" nei sabato di bricolage, l'addetta alle esche quando andavamo a pesca, quella bambina che camminava mano nella mano con lui e che si sentiva amata e protetta e, ingenua della precarietà dell'essere, credeva sarebbe durato per sempre.
Quello che mi rende una mamma felice è vedere mia figlia rivivere quelle scene dorate con il suo papà ed in cuor mio le auguro che durino per sempre.
Perdere qualcuno è diverso da non averlo avuto, ma altrettanto difficile da affrontare perchè tutto è amaramente condito da rimpianto.
Buona festa al mio papà.
Buona festa al papà della mia bimba. Un bravo papà.
Tiffany
Mi dispiace.
RispondiEliminaSam.